NFL Week #3: San Francisco 49ers @ Arizona Cardinals recap
Dopo la Week 3, non si può certo dire che la NFC West sia già decisa, tutt’altro, ma sicuramente sono emersi dei segnali importanti, soprattutto per quanto riguarda i San Francisco 49ers. Nella partita contro i Cardinals al University of Phoenix Stadium, i 49ers si presentano ai nastri di partenza senza Vernon Davis, ma con la necessità di dimostrare che la squadra gira, che i problemi di spogliatoio sono cosa da poco e che la sconfitta con i Bears in rimonta è stata solo uno svarione.
Come poter reagire meglio se non con una vittoria contro gli avversari di division che si trovano sul 2-0, e con i Seahawks che devono affrontare una dura gara contro Denver?
Quindi via, partenza Cardinals che si affidano ancora al quarterback Drew Stanton, data l’assenza di Carson Palmer anche in questa week. Il primo drive di Arizona porta a un field goal da 51 yards del rookie kicker Catanzaro che mette a segno il suo NFL High e regala i primi 3 punti della partita alla sua squadra.
Entra in campo l’attacco dei Niners, con Colin Kaepernick che arriva da un career high poco piacevole nella scorsa partita contro Chicago: ben 4 turnover. Tuttavia, l’attacco gira bene e dopo un lancio Kaepernick-Boldin che pare essere Touchdown, ma che viene dichiarato “1st and goal” dall’arbitro, nell’azione successiva Colin trova Crabtree in end zone e San Francisco si porta sul 7-3.
Nel terzo drive, emergono problemi sia per San Francisco che per Arizona: i primi che, dopo la partita contro Chicago con ben 16 flag a sfavore, continuano a regalare tante yards per penalità anche in questa partita, e i secondi che confermano le solite difficoltà a concretizzare in end zone, dovendosi accontentare di un altro field goal che porta le squadre sul 7-6. Il drive successivo di San Francisco è efficace e divertente da vedere: Kaepernick esce continuamente dai tentativi di sack avversari mostrando le sue doti da scrambler qb, Jim Harbaugh si inventa chiamate niente male su diversi “3rd and short” e la varietà del playbook del coach dei 49ers crea non pochi grattacapi ai Cardinals, costretti a concedere un altro TD alla squadra ospite, quando il rookie RB Carlos Hyde, decide di trasformarsi in un ariete e con un’azione spettacolare si butta di potenza in end zone: TD San Francisco e 14-6.
Il first half si conclude dopo i punt di entrambe le parti nei successivi drive.
Al ritorno dagli spogliatoi tuttavia, i 49ers della prima metà di gara sembrano essere spariti e l’incubo della rimonta subita dai Bears si rifà vivo.
San Francisco, infatti, subisce per l’intero terzo quarto: l’attacco non va oltre al punt per due volte, mentre il Qb di Arizona trova libero il rookie John Brown e lo lancia a Touchdown per 2 drive consecutivi in due azioni fotocopia, prima per 24 yards e poi per 21, che ribaltano in un solo quarto la partita da 14-6 a 14-20.
Nel 3° e 4° quarto, il disastro dei 49ers si conclude. Dopo l’enorme quantità di yards concesse per penalità dalla defense, ci pensa l’attacco a finire l’opera quando arrivati al 1st and goal a 5 yards dalla end zone, Boldin commette fallo per Unnecessary roughness, costringendo la sua squadra ad indietreggiare; subito dopo un’altra penalty per Clipping porta i 49ers ancora più indietro, costringendo la squadra di San Francisco ad un field goal che viene addirittura bloccato dal DT di Arizona Tommy Kelly, che mette a segno così il suo 17° field goal block in carriera! (most in NFL).
Nei drive successivi arriva la prima(!) ricezione della serata di Larry Fitzgerald, che si sfoga urlando al cielo, ma il suo momento di gloria dura ben poco: nell’azione successiva, lo stesso WR commette fumble proprio a poche yards dal touchdown e regala la palla a San Francisco a 7 minuti dalla fine. Tuttavia l’attacco rosso-oro conferma la statistica di 0 touchdown nel 4° quarto delle partite precedenti e il drive si conclude con un nulla di fatto.
A questo punto i 49ers dimostrano di non averne più, né mentalmente né fisicamente, e la partita si chiude con i Cardinals che mettono a segno un altro field goal, chiudendo la partita con un risultato di 14-23.
Questa week 3 porta quindi i Cardinals sul 3-0, guidando la NFC West, seguiti dai Seahawks che battono Denver in OT.
Nonostante l’assenza di Palmer, la squadra continua a vincere e Drew Stanton regala delle belle giocate, quasi si sentisse “quell’altro Drew”! Michael Floyd e il rookie John Brown risultano essere delle belle alternative a Fitzgerald nel parco ricevitori, soprattutto quando quest’ultimo non è in partita. Ora la squadra deve dimostrare di poter reggere questi ritmi e non deludere le aspettative di questo inizio stagione.
San Francisco esce male da questa sconfitta e con tanti segnali negativi: la seconda partita con più di 100 yards concesse per penalità indica che c’è davvero qualche problema di nervosismo nello spogliatoio e ciò viene confermato dalle immagini di Boldin che, dopo la penalty commessa, discute in panchina con Harbaugh prima e con il compagno Crabtree poi. L’altro problema, non di poco conto, è il preoccupante rendimento dell’attacco di San Francisco che per le prime 3 partite è sembrato dinamico ed efficace nella prima parte di gara, per poi spegnersi inesorabilmente in ogni partita. Una brutta sconfitta per i 49ers, già costretti ad inseguire gli avversasi di division.
Nonostante l’assenza di nomi importanti come Smith e Bowman, il roster c’è e si vede, ma la NFC è ardua e se San Francisco vuole tornare ad essere competitiva deve risolvere questi problemi il prima possibile.
-Davide Divi Pari-