NFL Week #4: Tampa Bay Buccaneers @ Pittsburgh Steelers preview

Se si dovesse guardare semplicemente alle gare di domenica scorsa, su all’Heinz Field si potrebbe anche evitare di andare in campo, e darla vinta direttamente agli Steelers, concentrandosi già su week 5.

I touchdown per i Pittsburgh Steelers sono piovuti tutti improvvisamente nell’impressionante vittoria contro la quotata Carolina, la settimana scorsa. Anche Tampa ha assistito a una grandinata, quella di punti che ha subito al Georgia Dome contro i Falcons nel TNF di due giovedì fa, una delle loro peggiori sconfitte di sempre.

Pronostico scontato?

Ovviamente, per dirla breve, agli Steelers è filato tutto assolutamente liscio la settimana scorsa. Ben Roethlisberger, 16-2 in casa contro squadre NFC, continua a far vedere eccellente chimica con Antonio Brown, tra i migliori WR finora in lega, tendenza che continua dal 2013.

Tuttavia Pittsburgh ha una infermeria piena di giocatori della difesa, dopo aver perso i linebacker Jarvis Jones e Ryan Shazier. Jones salterà almeno otto settimane dopo un intervento chirurgico per un polso rotto. Shazier dovrebbe averne per molto meno, anche se non sarà in campo domenica per una distorsione al ginocchio destro. Il cornerback Ike Taylor ha una prognosi ancora incerta per l’infortunio all’avambraccio destro.

Gli Steelers sono corsi al riparo convincendo il linebacker James Harrison a lasciare il divano della pensione, e rimettersi casco e paraspalle, allungando così la risicata depth chart nel ruolo. Harrison, che ha registrato 456 tackle con gli Steelers 2002-12 prima di chiudere l’anno scorso a Cincinnati, è ancora per molti una bandiera di Pittsburgh, sebbene la forma potrebbe latitare, non è da sottovalutare un effetto psicologico. Nel frattempo gli starter di domenica dovrebbero essere Sean Spence e Arthur Moats.

I Buccaneers sono partiti in maniera orribile, e dopo la sfortunatissima sconfitta con i Rams, sono in uno stato di caos a causa della disfatta 54-16 di Atlanta, e la partenza dell’OC Jeff Tedford che ha chiesto un congedo a tempo indeterminato probabilmente a causa di seri problemi di salute. Inutile ricordare i numeri della scorsa settimana, sarebbe come rigirare il coltello nella piaga. Coach Lovie Smith ha avuto parole non tenere per tutti:

“Quando vieni battuto così malamente, è necessario apportare modifiche. Forse sono i giocatori, forse no. Stiamo cercando in tutti i settori di lavorare come se ci sentissimo di dover prendere un’altra direzione”

Smith è stato evasivo quando gli è stato chiesto chi sarà lo starter a QB domenica: Mike Glennon o Josh McCown? Smith non ha discusso la gravità della lesione, semplicemente dicendo McCown va “sempre meglio”. Tuttavia è notizia di poche ore fa che c’è un legamento danneggiato nel pollice di McCown e di conseguenza è chiaro che Glennon verrà lanciato a starter.

I Buccaneers hanno messo assieme un mediocre 4-9 con Glennon come starter dello scorso anno e il rookie ha lanciato per 19 touchdown con nove intercetti. I Bucs però recupereranno due pedine fondamentali come il defensive lineman Gerald McCoy ed il running back Doug Martin, assenti contro Atlanta. Il primo sarà vitale per affiancare il buon Lavonte David, finora l’unico bucks accettabile contro le corse, il secondo sarà importante come valvola di sfogo per Glennon, evitando all’attacco di Tampa di essere unidimensionale

Occorrerà sicuramente fermare l’attacco aereo di Pittsburgh ed in questo servirà continuare il momento positivo di Alterraun Verner, ma soprattutto, porre rimedio all’orribile inizio di stagione di Johnathan Banks.

Come detto sopra, l’infermeria questa settimana pare abbia proprio rimescolato le carte di una gara che ora non sembra così scontata come poteva sembrare lunedì scorso.