NFL Week #4: Jacksonville Jaguars @ San Diego Chargers recap

Questo tipo di partita lo scorso anno ci avrebbe portato non poche difficoltà ed il fatto di averla vinta da il senso della profondità del roster e di una certa consapevolezza nei nostri mezzi che trova le sue fondamenta nel raggiungimento dei playoffs dello scorso anno e nella vittoria alla seconda giornata contro Seattle.

I Jaguars non sono la migliore squadra della Nfl e come noi patiscono una serie di infortuni in ruoli chiave. Sono l’ultima squadra della lega nella red zone e sui terzi down e non segnano un td su corsa dal novembre 2013. Al riguardo provvederemo noi a lasciare invertire la tendenza concedendo un td su una corsa centrale di Gerhart. Schierano per la prima volta dal primo minuto Blake Bortles, terza scelta assoluta, considerato un prospetto di assoluto rilievo ma peccato non vederlo all’opera con talenti come Blackmon o Marquis Lee che tanto avevamo sperato arrivasse ad aprile nella baia. Ma per un Lee sulla sideline e Hurns che ci finisce per un problema muscolare nella ripresa, esplode un Keenan Allen piuttosto sonnecchioso in questo inizio di campionato che mette a segno una prestazione da incorniciare alla quale manca solo la gioia supplementare di un touchdown. Ripeterò alla noia che la pulizia delle sue tracce non ha eguali nella lega e la sua produttività sui terzi down ieri è stata decisiva per lo sviluppo del gioco offensivo. Poi quella ricezione in volo col corpo che esce dalla sideline e con i piedi che misteriosamente restano in campo (e a nulla valga la topica presa dagli arbitri nell’annullarla), attiene all’elite di questo meraviglioso gioco.

Nel primo tempo, però, l’attacco non mostra affatto fluidità soprattutto perché non riusciamo a stabilire un vero gioco di corsa. I motivi sono da ricercare sia in una prestazione in chiaroscuro della linea di attacco e sia nella partita di Donald Brown non certo da incorniciare. In linea esordisce Legursky nella delicata posizione di centro e si vede che nulla si improvvisa se è vero che l’ex Steelers si rende colpevole di una false start in cui dimentica il segnale di partenza e in un illegal snap in cui alza la palla, la trattiene, la rimette a terra e poi la gioca … A questo aggiungiamo un fumble sullo snap forse però più addebitabile a Rivers. Se aggiungiamo che una delle penalità avviene su un delicato quarto e uno, il quadro è completo. D’altronde 3 centri in 4 partite sono davvero tanti e ieri per lunghi tratti si è visto in campo anche Watt nel ruolo di guardia quasi in una spola con Troutman. Insomma, a queste condizioni diventa difficile correre. Legursky però si rende protagonista anche di un paio di sganciamenti sugli screen pass di ottima fattura conclusi con dei cut block.

La partita di Brown invece non mi ha convinto: finisce con sole 19 yds in 10 portate e con un solo sprazzo di classe e se sui giochi di corsa non è stato molto aiutato, sui giochi di lancio non mi è piaciuto il modo di coinvolgerlo. Troppo spesso usato in swing peraltro molto arretrato e telefonato e soprattutto partendo da una posizione a mio parere inconcepibile. Difatti, soprattutto nel secondo tempo, quando Reich si è reso conto che la partita poteva essere decisa tenendosi lontano dal running game, in shotgun Brown ha giocato una yard avanti a Rivers portando quindi la sua posizione almeno 2 yds avanti a quella abituale ma annullando in questo modo del tutto le ipotesi di draw. Questo tipo di formazioni così marcatamente dichiarate non mi piacciono affatto sui primi down ma manco sui terzi down proprio perché sono monodimensionali. Oliver mostra invece una certa vivacità ma non va oltre le 23 yds in 9 corse. La linea invece, al di là dei sack concessi che alla fine saranno due, ha dato tempo sufficiente a Rivers per portare a casa un’altra magnifica prestazione concretatasi con un 29 su 39 per 377 yds e 3 td pass. Solo un paio saranno gli errori di lettura del nostro Qb e di rilascio frettoloso della palla non preciso solo in due occasioni. Beneficiario principe delle giocate di Rivers è stato Allen che ha chiuso la partita con 10 ricezioni per 135 yds con tanti terzi down chiusi ed un fantastico Eddie Royal autore di 2 lunghissimi touchdown oltre le 40 yds e di 5 ricezioni per 105 yds. Nel primo td Royal corre una sorta di corner contro una cover 1 in cui viene seguito dal Lb Hayes ed in cui la safety si sposta per raddoppiare Gates. Sulla seconda segnatura invece mette a segno un out and fly che unitamente alla post di Floyd fa si che si liberi sulla sideline. Pregevole poi è il guadagno dopo la ricezione. Su Gates gioca una buona partita la safety Cyprien mentre Rinehart gioca una brutta partita concedendo un sack a Mars ed uno a Miller e rendendosi autore di un holding. Philips invece viene utilizzato spesso nel ruolo di Fb in assenza di Johnson.

In difesa Pagano sembra davvero arrivato al punto di non ritorno cioè al momento della rivoluzione copernicana della sua tanto amata 34 che in questa partita forse si è vista per non più di qualche snap. Su questo punto, devo complimentarmi con il nostro coach per aver dimostrato flessibilità ed intelligenza nell’operare questo cambiamento. La sua colpa maggiore resta però nell’averlo adottato con sensibile ritardo rispetto alle risultanze del campo. Sin dal primo snap ci schieriamo in 43 over o under e molto spesso in nickel col fronte 42. Gioca una bella partita soprattutto nel primo tempo Jarret Johnson autore anche di un placcaggio con fumble non recuperato. Difatti, l’Olb è molto partecipe nel chiudere le azioni dal backside, lettura però che paga in alcune occasioni lasciando colpevolmente Bortles solo in azioni di play action o di read option. Questa è una atavica mancanza dei nostri giocatori esterni siano essi De’s o Olb’s sulla quale bisogna lavorare e tanto perché questi overpursuit possono creare danni irreparabili soprattutto giocando quasi sempre una man to man coverage.

Te’o viene sostituito a seconda della situazione di gioco da Conner e da Gachkar che non si mettono particolarmente in luce accanto a Butler che finirà con 7 solo tackle e 3 assist, mentre in linea è discreta la pressione di Liuget, di Reyes in qualche frangente e di Freeney. Una buona partita gioca il nuovo Ricardo Mathews che a dispetto della imponente stazza mette in mostra una inaspettata velocità di esecuzione che lo porterà a mettere a segno anche un sack. Gli altri placcaggi al qb di giornata sono invece realizzati da Addae e da Law all’esordio. E dopo averli chiamati in settimana, ecco anche gli intercetti realizzati da un ottimo Flowers e da Weddle grazie a due pregevoli azioni. La nostra safety gioca un’ottima partita con una sola svista colossale quando reagisce male alla double move del ricevitore avversario e lascia scoperta tutta la zona centrale del campo per una facile ricezione. Steve Williams invece ancora non sembra a suo agio nel ruolo di nickel back tanto che Pagano nella ripresa dirotta Gilchrist sul ricevitore supplementare facendo entrare a turno Addae e Marshall nel ruolo di safety. Wright e Flowers giocano una partita molto consistente anche sui giochi di corsa. Esemplari sono le letture e i due conseguenti tackle di Wright nel primo tempo nel corso del secondo drive difensivo su una option e su uno screen.

Soffriamo centralmente come sempre le chiusure di terzo e uno mentre riusciamo a fermare due volte l’attacco avversario in situazione di quarto e uno nell’ultima delle quali Weddle e Johnson intervengono splendidamente dai due lati opposti.

Novak, resta un cecchino infallibile e porta a casa ben 4 field goals mentre Scifres costituisce una garanzia infallibile. Ritorni, come sempre, non pervenuti. Spaventa l’utilizzo di Royal nel ruolo di punt returner mentre sono Oliver e Draughn a interessarsi dei kick off returns. Da sottolineare uno splendido placcaggio di Tourek Williams in un kick off team.

Insomma, terza vittoria consecutiva e preventivata. Qualche riflessione da fare sul total offense per le sole 42 yds corse e le 366 lanciate e pensiero rivolto alle partite che ci attendono che saranno nell’ordine Jets, Raiders, Chiefs, Broncos e Dolphins prima della pausa. Stanno per arrivare le tanto attese sfide di division che conteranno molto.

Bisognerà capire in quale stato di salute ci arriveremo e chi riusciremo a recuperare per quelle partite in particolare per la classica contro i fortissimi Broncos.

Consapevoli che si può fare meglio, un solo grido: GO BOLTS !!!