Jungle Zone week 5 preview; Cincinnati Bengals @ New England Patriots.

Avevamo lasciato le tigri al successo casalingo ottenuto nel week 3  contro i Titans e le ritroviamo dopo il bye della scorsa settimana in questa trasferta a Foxborough, dove affronteranno i Patriots, reduci dalla brutta sconfitta nel monday night a Kansas City. Due squadre decisamente in stati di forma differenti, mentre infatti la squadra dell’Ohio marcia a vele spiegate con un bottino di 3-0, la franchigia di Kraft ha ottenuto fino ad oggi un 2-2, nonostante una schedule non troppo impegnativa per questa prima parte di stagione. Molti analisti sono dalla parte dei Bengals, soprattutto dopo la disfatta di lunedì, dato che il sistema offensivo dei Chiefs che tanto ha fatto male alla difesa dei Patriots è in qualche modo somigliante all’attacco di Hue Jackson.

I Bengals sfruttano bene la pausa e recuperano dall’infermeria il forte ricevitore Marvin Jones (10 td lo scorso anno) e nonostante l’assenza dagli allenamenti settimanali anche Vontaze Burfict è considerato pienamente recuperato dalla duplice concussion rimediata nelle settimane precedenti; Lewis ha infatti detto ai giornali che conta di averlo in campo stabilmente nella notte di domenica. Per Cincinnati dunque i sicuri assenti tra i titolari rimangono la guardia Zeitler e  il tight end Eifert.

Cominciamo quindi l’analisi pre-gara con i rispettivi attacchi e credo che proprio in questo ambito la differenza tra le due squadre si possa considerare piuttosto marcata, da una parte infatti abbiamo una squadra, quella di Lewis, che a conti fatti risulta il sesto attacco della lega per punti effettuati, ben 26.7; dall’altra parte invece il bottino dei Patriots si ferma a soli 20, un dato allarmante che molti analisti hanno cercato di analizzare in questi giorni e non risulta difficile da comprendere, è infatti la fragilità della linea d’attacco il principale problema per Belichick, una linea che fino ad oggi ha concesso ben 10 sack, aperto pochissimi varchi per il gioco di corse e messo spesso Brady in condizioni precarie, con una pressione costante che impedisce lo svolgimento del gioco aereo. La linea dei Bengals è di ben altra caratura, coach Alexander ha infatti costruito un muro davanti a Dalton, una tasca che fino ad oggi non ha concesso alcun sack ed ha dimostrato una notevole forza nel running game in situazioni di terzo e corto.

I reparti rbs sono lo specchio di quanto detto in precedenza, mentre infatti New England ha segnato solo 1 td con Veeren e 1 con Ridley, i Bengals possono vantare ben 3 segnature con Bernard e 2 con Hill. Nel gioco aereo invece i numeri sono ancor più netti, pensate che Brady per raggiungere le 800 yard, ha lanciato ben 137 volte con un modesto 59% di completi, mentre Dalton con una gara in meno ha totalizzato 722 yard con soli 84 lanci ed una percentuale di completi pari al 65.5%. Green giocando solo 2 gare (è uscito quasi subito contro Atlanta) è arrivato a 233 yard con un mostruoso 19.4 di media, mentre il top receiver dei Patriots (Edelman) giocando quasi il doppio delle partite ha raccolto 283 yard con un onesto 10.9 di media, praticamente la metà del pro bowler ex Georgia Bulldogs. Ancora una volta il pericolo numero uno per Cincinnati risulterà Gronkowski, che nonostante la forma non certo al top, con 3 td è il target preferito da Brady quando raggiunge la redzone.

Le difese possono sembrare simili dal punto di vista statistico, ma per quanto riguarda il rendimento effettivo ci sono 2 dati decisamente pesanti che possono far comprendere una netta differenza; New England infatti ha concesso 22.5 punti a partita e non sono tanti, è una media onesta, ma se andiamo a confrontare con Cincinnati ed i suoi 11 punti netti a gara, ci accorgiamo che praticamente sono il doppio. Il secondo dato è forse ancor più importante ed in parte spiega la differenza tanto grande del primo dato, pensate infatti che la squadra di Lewis concede solo il 31,7% nelle conversioni sui terzi down, praticamente due volte su 3 vince la difesa, ecco perché i punti subiti sono veramente pochi. Dalla parte dei Patriots abbiamo invece un normale 47%, New England è infatti una difesa che possiede la forza di non subire big play sanguinosi, ma non è nemmeno in grado di fermare efficacemente un attacco in un drive lungo, ecco perché Kansas City senza forzare troppo è riuscita a macinare tante yard contro di loro.

Pensare che i Patriots possano sistemare magicamente la linea d’attacco è un discorso da dilettanti, qualsiasi infatti conoscitore di questo sport è consapevole che la linea è il cuore della squadra offensiva e spesso ci vogliono anni per raggiungere il giusto mix che poi permetta il funzionamento del tutto; non basta una settimana per cambiare magicamente il rendimento di questo complicato reparto. Se New England vuole vincere questa gara deve giocare difensivamente la partita perfetta, non concedere alcun segnatura ai Bengals, vincere la gara dei turnover, tenere il punteggio basso e bloccare il running game ospite. Dall’altra parte, beh, se Jackson riuscirà a trovare i giusti buchi per il suo efficace running game e Dalton non avrà problemi a lanciare sul corto ai suoi molteplici target, diventerà molto difficile per Brady tenere il passo contro la fortissima difesa avversaria.

Le due squadre hanno giocato nella passata stagione al Paul Brown Stadium, una gara dove i Bengals uscirono vincitori con un punteggio molto basso; i progressi da allora ci sono stati in casa delle tigri ed i risultati parlano chiaro; mentre nel caso di New England sembra che alcune lacune sono rimaste e altri reparti che mostravano i primi cedimenti sono adesso diventati “handicap” importanti. Queste sono tutte considerazioni che devono lasciare ai fatti del campo il giusto epilogo per questa gara, ma risulta veramente difficile pensare che un team talentuoso, entusiasta e funzionante come quello di Cincinnati possa cadere in Massachusetts, contro una squadra locale che ormai possiede solo un grande orgoglio dovuto ai successi del passato, una qualità caratteriale importante ma che da sola non può superare il puro talento che prima o poi vince sempre, specialmente nelle partite della stagione regolare.