NFL Week #5: Chicago Bears @ Carolina Panthers

Ha perso chi ha sbagliato di più: così si può riassumere la sfida di week #5 che ha visto i Chicago Bears abbattuti in casa dei Carolina Panthers.
Il 24-31 finale è, a tutti gli effetti, più figlio di errori reciproci che di effettivi meriti o valori assoluti: ad aprire le danze è il primo TD della giornata, dopo pochi minuti di gioco, con Brown che ritorna per 79 yard un 3rd&out dei Bears; di contro i Panthers che subiscono 2 sack, 1 intercetto e 2 fumble forzati.
In sostanza, non si è vista una bella partita, con i Bears che hanno pensato bene di vanificare un vantaggio di 14 punti maturato nel primo quarto, riducendolo a soli 7 punti prima di rientrare negli spogliatoi e portando a segno un solo calcio in tutta la seconda parte della gara, mentre la difesa di Carolina ha ripreso le redini della gara, abbandonate senza troppe resistenze nei primi due quarti di gioco.
Oltre a definire un possibile spartiacque tra una buona partenza ed invece un eventuale affossamento di una delle due squadre, questa partita vedeva due ex d’eccezione tra le fila dei Panthers: il coach Ron Rivera ha infatti vestito la maglia dei Bears per ben 16 anni, passando da giocatore (LB, con all’attivo la vittoria nel SuperBowl XX) ad allenatore, e Greg Olsen: Thor è stato infatti il 31° pick assoluto nel draft 2007, prima scelta di Chicago, che ha poi deciso di scambiarlo per il pick nel terzo round del draft 2012 di Carolina; proprio la TE ex Miami Hurricanes ha segnato ben 2 TD in questa partita, rivelandosi una minaccia sempre concreta nell’offense della squadra di Charlotte.

LA SQUADRA

Il problema RB, già analizzato in QUESTO ARTICOLO, ha costituito il maggior campanello d’allarme per Carolina in questa settimana, seguito dalla preoccupazione di un eventuale tracollo di Newton, troppo esposto a traumi in questa sua perpetua convalescenza.
La difesa si è presentata rinfrancata dal rientro di Davis (LB) in questa week #5, ma allo stesso tempo ha perso definitivamente il DE Frank Alexander, trovato nuovamente positivo a soli due giorni dal termine della squalifica precedente (arrivata per lo stesso motivo).
Tolto questo e la nomina di Benjamin come offensive rookie del mese, le novità in casa Panthers si esauriscono qui.

LA PARTITA

Come anticipato in apertura, la partita è stata un collage di prestazioni altalenanti, tratto distintivo delle prime quattro partite di questa stagione delle due squadre.
1st Quarter: partono bene i Panthers, difatti Cutler risponde alla pari al 3rd&out di Newton, con l’unica differenza che il punt viene ritornato in TD; convertito anche l’EPA, il risultato è di 0-7 dopo appena 4′ di gioco. Da quel momento la pressione inizia ad umentare: Cutler subisce un intercetto dopo un lungo drive in cui Forte ha fatto il bello ed il cattivo tempo, ma in tutta risposta arriva un fumble su Benjamin coperto proprio dai Bears sulle 28yard di Carolina. Il TD di Chicago arriverà dopo soli 3 down, realizzato proprio da Forte: EPA buono e squadre nuovamente in parità. Al terzo down dopo il TD subito, Carolina subisce nuovamente un fumble che, puntualmente, viene coperto dalla difesa di Chicago; sempre da lì arriverà il secondo TD per gli ospiti, questa volta ad opera dello stesso Cutler, che riesce a penetrare nelle maglie un po’ troppo gentili del front seven dei Panthers. La risposta di Newton e compagni è uno sterile 3rd&out e questo primo quarto si chiude così sul 14-7.
2nd Quarter: Chicago in attacco fa faville, complice una difesa dei Panthers che ha ripreso ad essere quella molle e svogliata vista nelle ultime due uscite stagionali; a confermare la tesi quest’ennesimo drive che Cutler converte in TD, questa volta con un passaggio a Jeffery, lungo ben nove snap. Come se non bastasse, dei Panthers apparentemente destinati a soccombere per la terza settimana di fila, concludono un drive ancor più lungo con un intercetto che, però, Chicago spreca sbagliando il field goal che avrebbe mandato le squadre negli spogliatoi con un risultato blindato. Al contrario, questo errore (evitabilissimo, ci trovavamo sulle 35 yard) da nuovo vigore alla squadra di casa che fa partire un drive magistrale (7 passaggi completati su 8) che Olsen concretizza in TD quando mancano solo 17″ all’intervallo. EPA realizzato e 21-14 il parziale a questo punto della gara.
3rd quarter: le parole di coach Rivera devono aver sortito effetto ed una volta scampato lo spauracchio del fumble sulla ricezione di un punt (fatale nella gara contro Pittsburgh), abbiamo i Panthers che fanno partire un bel drive, alternando bene lanci (col rookie Bersin sempre bravo quando chiamato in causa) e giochi di corsa (Reaves si è rivelato un ottimo ripiego, forte, agile e veloce); arriva così il TD che riporta le squadre in parità, con Ogbonnaya che spinge il pallone fino in endzone e Gano che trasforma l’EPA che ne consegue. La reazione degli ospiti sarà solamente un field goal dalle 45yard, lasciando il risultato al termine di questo quarto sul 24-21.
4th Quarter: nonostante l’ultimo down del 3rd quarter si sia concluso con un sack su Newton, Chicago non sembra voler rientrare in partita e deve arrendersi ad un 3rd&out con 12′ ancora da giocare. Come già successo, Newton ricambia la cortesia e l’attacco di Cutler e compagni torna in campo, questa volta andando incontro ad un incompleto ed un sack di troppo e dovendo ricorrere nuovamente ad un punt per allontanare il pallone dalle proprie 29yard. Carolina manca di precisione in fase offensiva, finendo così col concedere nuovamente l’iniziativa a Cutler che, suo malgrado, subisce un altro intercetto che verrà, di lì a poco, trasformato poi in calcio dalle 44yard da Gano. Sul 24-24 è Chicago a regalare definitivamente la partita agli avversari, commettendo un fumble nel primo down conseguente al field goal: Cason placca proprio Forte, mattatore dei Panthers nella prima metà della gara, il quale perde una palla coperta da una valanga bianca ed azzurra; Newton torna in campo e può guidare i Panthers alla terza vittoria stagionale a 23yard dalla endzone. Il drive che vedrà poi Olsen ricevere in TD è una buona amalgama di corse di Reaves, che ha risposto molto bene in campo in questa partita, e passaggi verso un Benjamin non propriamente in giornata. A 13″ dal Two-Minute-Warning Cutler si trova a dover rimontare un risultato che non lo ha mai visto in svantaggio se non nei primi minuti, ma la reazione non è stata delle migliori: dopo tre passaggi riusciti, il QB dei Bears effettua, nell’ordine, un incompleto, subisce un sack, effettua un secondo incompleto e subisce un secondo sack, che porterà al fumble coperto dalla difesa di Carolina e, quindi, alla messa in cassaforte del risultato per i padroni di casa che bruceranno il rimanente minuto di gioco.

CONCLUSIONI

Non abbiamo assistito ad una bella partita, nonostante l’ottima prestazione della difesa nell’ultima parte della gara: le sbandate si sono viste ancora e sono risultate troppo preoccupanti. La schedule inizia ad entrare nel vivo e nelle prossime settimane Bengal, Packers e Seahawks non dovrebbero concedere un così ampio margine per rimettere la gara in carreggiata come invece è capitato coi Bears; serve maggiore solidità e sicurezza, perché inanellare altri due risultati negativi taglierebbe definitivamente le gambe ai Panthers in ottica play-off.
Va sicuramente registrata la nota positiva di Newton, capace di guidare i suoi alla vittoria in una partita che già dopo poco pareva essere indirizzata su una brutta strada; e non solo, l’ex Auburn è riuscito a terminare la gara, per la prima volta in questa stagione, dimostrando dei progressi in termini di recupero fisico ed una maggiore mobilità nella tasca (nonostante siamo lontani dal Newton visto lo scorso anno).
Molto bene anche Reaves ed Ogbonnaya, grazie a loro s’è visto un discreto gioco di corsa che nelle ultime gare era mancato quasi totalmente nelle manovre offensive dei Panthers. Come detto sopra, invece, è parso sotto tono Kelvin Benjamin e l’impressione è che non fosse tutto imputabile alla marcatura dell’altro rookie Fuller, ma ricordiamoci che siamo comunque difronte ad uno dei rookie che stanno avendo il maggiore impatto un questo inizio di stagione.
Per un rookie che non entusiasma, abbiamo un veterano che ci esalta per costanza ed incisività: parliamo proprio di Greg Olsen, senza dubbio l’uomo partita di questo match dall’esito per niente scontato, con le sue 72yard e 2TD su 6 ricezioni.
A questo punto della stagione, un 3-2 in NFL South non è definibile un brutto record, nonostante realisticamente lo si vedrà peggiorare nelle prossime tre uscite della squadra: starà ai giocatori ritrovare la forma delle prime giornate e sperare in qualche passo falso delle rivali, che non è propriamente il massimo né quello che ci si aspettava dai Panthers visti nelle prime due giornate.
Ci troviamo, comunque, davanti ad una squadra cui non è ancora ben chiaro cosa potersi aspettare ed è proprio sulla costanza in alcuni ruoli chiave come DL e LB che si hanno dei dubbi, ma come per sapere se da questa crisi se ne è effettivamente usciti, tocca di dare tempo al tempo ed aspettare il verdetto del campo.
Keep pounding,
T.T.