Ma nel sesto tempo…
A Cincinnati, Mike Nugent calcia dalle 36 yard, fallisce l’obbiettivo e partono i mugugni sulle gradinate del Paul Brown, Bengals e Panthers terminano 37-37, il primo pareggio nella storia di Carolina, tutti si dirigono al centro del campo per le strette di mano, tranne uno che si aggira un po’ spaesato per il rettangolo di gioco, domandandosi come funziona per il sesto quarto.
Di quale sesto quarto si tratti, non si sa bene, bisognerebbe chiederlo direttamente all’interessato, il wide receiver di Carolina Kelvin Benjamin, rookie selezionato al primo turno del recente draft 2014, rimasto poi sconcertato dalla scoperta: si può pareggiare, in NFL.
“Non sapevo che si potesse pareggiare nella NFL” ha detto al “Charlotte Observer” successivamente alla gara “Mi sentivo tipo ‘dici davvero??’… confuso. Mi hanno dovuto spiegare cosa stava succedendo. In un certo senso, mi sento ancora come se avessi perso la partita”
Non si sa bene perchè si sentisse come uno che ha perso: Benjamin, rookie da Florida State, autore di un touchdown contro i Bengals, dovrebbe invece essere grato per il pareggio, perché se Mike Nugent avesse segnato, Carolina si che sarebbe andata a casa con una vera e propria sconfitta. Ad ogni modo, non vale la pena sputare troppo sui pareggi: l’anno scorso Green Bay giunse ai playoff su Chicago proprio in virtù del rocambolesco pareggio contro Minnesota.
Benjamin, che sta avendo un buon impatto con già 31 ricezioni per 416 yard e 4 TD, non sembra però proprio un fulmine di guerra riguardo a quello che non attiene strettamente al football. Durante la high school, ha molto approfondito la parte scolastica, tanto da essere stato costretto a saltare le ultime due gare più playoff della stagione da senior in quanto oltre l’età massima per un senior, 19 anni e 9 mesi. Nell’aprile scorso, ha abbandonato un clinic con i coach della NFL, ovvero i suoi auspicati “datori di lavoro”, perchè “troppo stanco”.
Ok, sappiamo a chi non assegneranno i prossimi premi Nobel…