NFL Week #7: Miami Dolphins @ Chicago Bears recap

Trasferta ostica per i Dolphins di Coach Philbin. In pochi pensavano che Miami potesse andare al Soldier Field e dominare la squadra di casa da entrambi i lati del football. Forse nessuno e sicuramente non chi scrive.

I dubbi su una possibile vittoria della franchigia del sud della Florida spaziavano dalla mancanza di continuità del QB Tannehill, agli errori di gestione dell’HC JoePhilbin, dalla piccola stazza della secondaria rispetto alla fisicità dei WRs dei Bears alla difficoltà dei LBs di coprire i TEs avversari (soprattutto il fortissimo M. Bennett che è uno spauracchio per qualsiasi difesa) per finire con la paura del possibile contraccolpo psicologico che una vittoria gettata al vento come quella di settimana scorsa contro i Green BayPackers poteva avere per dei giocatori giovani come quelli che compongono il roster dei ‘Fins.

Invece eccoci a commentare una vittoria che non è stata più rotonda solo per gli errori del K Sturgis e per dei peccati di gioventù del bravissimo OC Lazor (alcune chiamate discutibili in red zone) e di Ryan Tannehill che è sembrato prendere un paio di sack per aver tenuto troppo il pallone in mano, commettendo anche in un’occasione IntentionalGrounding e perdendo alcune yards decisive per uno dei FG sbagliati dal sempre più discontinuo Kicker di cui sopra.

Il primo tempo, che si chiude 14-0, è uno show sia dell’attacco che della difesa di Miami.
L’attacco, magistralmente orchestrato da T-hill (25/32, 277 yards e 2 TDs per lui alla fine)che oltre a lanciare con una precisione assoluta riesce anche a correre bene (6 x 48), chiudendo anche un 4 e 1 vitale con una run di 30 yards. Ottimi anche i ricevitori e in particolare il TE Clay (4 x 58, 1 TD) che sta ritrovando la forma dopo essere tornato da un infortunio, Wallace (5 x 46, 1 TD) e Landry (4 x 46) sempre più miglior rookie della squadra (assieme al bravissimo RT James).
Bravissimi i 5 di linea offensiva (Albert, Colledge, Satele, Pouncey, James) che proteggono Tannehill e aprono varchi per il sempre più bravo RB Miller (18 x 61, 1 TD e 2 rec. X 22).

La difesa non lascia respiro a Cutler (21/34 190 1 TD, 1 INT 1 FL) che subisce la pressione e lancia un INT nelle mani di FS Jones (il suo rientro si è fatto sentire sia contro GB che contro CHI) e perde un F su sack del sempre ottimo Wake, che strappa la palla e la conquista).

Menzione d’onore a Finnegan che toglie letteralmente dal campo il fortissimo B.Marshallal quale concede la miseria di 48 yards difendendo benissimo sulle tracce profonde.
Il secondo tempo inizia con un bel drive dei Bears che accorciano con un TD di Cutler per M.Forte (l’unico a salvarsi per la squadra dell’Illinois con 12 corse x 49 e 1 TD, 6 rec x 60 1 TD), ma è un illusione che finisce subito quando i Dolphins vanno a segnare per il +14 alla fine del 3° quarto.

La partita si chiude con un perentorio 27-14 e la forbice avrebbe potuto essere anche più aperta se i Dolphins avessero sfruttato meglio le altre occasioni di segnare che hanno avuto.
Miami con questa vittoria tiene aperta la possibilità di giocarsi la division coi Patriots (5-2 dopo la sofferta vittoria su Jets), che ora hanno una serie di partite durissime (Bears, Broncos, bye, Colts, Lions).