Jungle Zone Week 9 preview; Jacksonville Jaguars @ Cincinnati Bengals.

Scontro tra felini al Paul Brown Stadium di Cincinnati per questa nona settimana di football, la franchigia di Jacksonville è infatti chiamata alla difficile impresa di battere le tigri in uno stadio dove Dalton è imbattuto da oltre un anno e mezzo, una striscia d’imbattibilità che la squadra dell’Ohio vuole portare a 14 gare consecutive. Le due squadre hanno decisamente ambizioni diverse, se infatti per i Bengals l’imperativo è raggiungere la post season, vincendo possibilmente la propria division, per i Jaguars il progetto di ricostruzione è partito solo l’anno scorso e anche se le aspettative erano certamente maggiori, il record attuale di 1-7 permette di decifrare la squadra come un “work in progress”.

Cominciando ad analizzare il reparto offensivo ospite, non possiamo non notare come Blake Bortles, giovane rookie da UCF, abbia la propensione a lanciare troppi intercetti, 12 infatti in sole 6 gare (5 da starter); turnover che hanno macchiato le sue altrimenti buone statistiche, come ad esempio le yard lanciate (quasi 1700) e soprattutto l’alta percentuale di completi (63.5%). Bortles è infatti un giocatore di talento, ma la sua breve esperienza NCAA non ha permesso lo sviluppo di tutte le sue capacità e oggi deve fare i conti con una “maturazione” che potrebbe richiedere maggior tempo rispetto ad altri colleghi del ruolo. Il reparto offensivo si completa con una classe ricevitori che proprio come il suo qb è caratterizzata dall’inesperienza, tre infatti delle principali quattro bocche da fuoco (Lee,Robinson e Hurns) sono atleti al primo anno, mentre tra i rbs i giocatori da segnalare sono Denard Robinson, ex funambolico qb dei Michigan Wolverines, e il rookie da Central Florida Storm Johnson, un atleta che a differenza del compagno di squadra predilige maggiormente la fisicità; questo dinamico duo ha raccolto in poche partite quasi 400 yard e 3 tds, riuscendo a cancellare dal campo le prove opache di Gerhart. Concludiamo citando la linea d’attacco, probabilmente il reparto dal quale nascono le maggiori problematiche offensive per coach Bradley, sono infatti 33 i sack concessi agli avversari in 8 partite, un numero veramente negativo e sul quale probabilmente Cincinnati costruirà la sua intera partita difensiva.

La difesa dei Jaguars è certamente un reparto intrigante, nonostante infatti le statistiche non proprio positive, questo settore dispone di una alcune individualità che potrebbero crescere sensibilmente nelle prossime stagioni e andare a formare una solida base per il futuro. Cominciando dalla safety Johnathan Cyprien, atleta di alto livello e autentica macchina da placcaggi della secondaria; non possiamo non citare il dt Sen’Derrick Marks, autore di 3 sack in stagione e ben 10 pdef negli ultimi 2 anni, un dato che mostra la sua propensione ad arrivare molto vicino al qb avversario; in definitiva potremmo proprio identificare la forza di questa difesa nella sua linea difensiva, dove oltre al citato Marks, i Jaguars dispongono  del campione del mondo con Seattle Chris Clemons, oltre ai giovanissimi Andre Branch e Ryan Davis, che insieme hanno totalizzato qualcosa come  11 sack  e 3 fumble forzati. Non giocherà contro i Bengals il leader di questa difesa, il lb ex Penn State, Paul Posluzny, giocatore spesso sottovalutato nel panorama nfl e da anni ai vertici della categoria per placcaggi.

Potrebbero proprio essere gli infortuni ad aiutare i Jaguars in questa impresa, dato che nelle ultime ore i Bengals hanno fatto sapere che il rb Giovani Bernard non giocherà i prossimi 2 match, un infortunio importante se andiamo a considerare che sono ormai diversi i playmaker offensivi e difensivi che Cincinnati è costretta a tenere a riposo. Rimane infatti in forte dubbio la presenza per domenica del pro bowler Aj Green, mentre il problema al ginocchio di Burfict lo terrà fuori dal campo almeno fino alla partita vs i Saints.

Il pronostico è ovviamente dalla parte dei Bengals e alcuni numeri offensivi mostrano una netta differenza tra le due squadre, pensate che Cincinnati viaggia a quasi 24 punti a partita, nonostante l’assenza di alcuni suoi migliori atleti, mentre Jacksonville non supera i 15. Un dato che va in controtendenza rispetto alle yards a partita che sono molto simili, ed è appunto in questo frangente che la partita potrebbe avere la propria svolta; i Jaguars infatti producono molto ma segnano poco a causa della tendenza nel concedere turnovers agli avversari. Se quindi riusciranno a non subire int o perdere palloni preziosi, potrebbero anche sorprendere gli avversari.