Jungle Zone Week 10 Preview; Cleveland Browns @ Cincinnati Bengals.

Secondo appuntamento serale per i Bengals in questa stagione, questa volta impegnati in casa per la Battle of Ohio in un match che si preannuncia molto caldo in questo Thursday Night football; gli avversari sono appunto la compagine rivale dello stesso stato, i Cleveland Browns, una franchigia che non vedeva un record positivo (5-3) da diverso tempo e che nonostante l’assenza della sua principale stella, il pro bowler Josh Gordon, si presenterà al Paul Brown Stadium più agguerrita che mai e pronta ad interrompere la striscia record casalinga d’imbattibilità delle tigri. Un match con diverse assenze da entrambe le parti, se infatti Cleveland non potrà schierare Josh Gordon, Jordan Cameron e Alex Mack, 3 pilastri assoluti del team e tra i migliori del ruolo in tutta la lega, Cincinnati dovrà invece fare a meno di Andre Smith,Giovani Bernard,Rey Maualuga,Tyler Eifert,Leon Hall e Vontaze Burfict.

Cominciando ad analizzare il reparto offensivo ospite, è abbastanza curioso notare come il qb Brian Hoyer non abbia sofferto tanto la pressione del primo round 2014 Manziel, che a detta di molti doveva prendere il posto del veterano dopo il bye week alla quarta settimana stagionale; anzi, il ventinovenne ha saputo sfruttare lo scetticismo generale e fino ad oggi ha giocato una regular season di buon livello, superano le 2000 yard lanciate, con un rating di tutto rispetto (90.3) e 10 td pass lanciati a discapito di soli 4 int. Il suo reparto aereo si completa con una batteria di giocatori piuttosto singolare, tranne infatti Cameron e Austin, i restanti ricevitori sono tutti molto “piccoli” ma dannatamente veloci, sicuramente i tifosi di Cincinnati ricorderanno lo slot receiver Hawkins, finito ai Browns nella scorsa free agency e leader oggi per yard guadagnate; accanto a lui troviamo il rookie Gabriel di soli 171 cm e l’atleta al terzo anno Travis Benjamin, giocatore molto pericoloso sul profondo e che fisicamente ricorda Hilton dei Colts. Il reparto rbs non presenta una stella assoluta, ma l’unione del veterano Ben Tate con i giovanissimi Terrance West e Isaiah Crowell, garantisce un mix di fisicità ed esplosività da non sottovalutare, anche se analizzando le medie a portata non possiamo certo dire che Cleveland faccia del suo running game un punto di forza. La linea d’attacco completa questo reparto, una linea abbastanza solida quando difende il proprio qb che fino ad oggi ha subito solo 13 sack e nella quale è inutile sottolineare la presenza del grandissimo Joe Thomas.

Cincinnati risponde con un Dalton che ha visto tempi migliori, dopo infatti uno scoppiettante inizio di stagione con percentuali altissime e rating da pro bowl, il rosso da TCU ha cominciato una parabola discendente e nelle ultime 3 partite ha lanciato ben 4 dei suoi 6 int stagionali; dobbiamo sottolineare che non tutti questi sono arrivati per colpa sua, ma resta il fatto che anche la presenza di Aj Green la scorsa settimana, non è servita per rivedere in campo il qb delle prime settimane di campionato. Il ritorno appunto del fenomeno da Georgia rende l’attacco locale decisamente più forte, Aj infatti a causa di un problema al piede non ha potuto giocare con continuità ma il 17.8 di media a rec lo rende un pericolo costante per tutta la gara; accanto a lui abbiamo forse la rivelazione offensiva della stagione, quel Mohamed Sanu, che superati i problemi fisici del 2013, è diventato il target numero uno della squadra, con 628 yard in 8 partite e 4 td. Completano il reparto Gresham,Tate e l’ex Browns Greg Little, che fino ad oggi non hanno giocato in modo significativo se non in sporadiche situazioni; Dietro la possente linea d’attacco che ad oggi ha concesso solo 9 sack, abbiamo un running game piuttosto elettrico, 12 sono infatti i tds arrivati da questo reparto in 8 gare, e nonostante l’assenza di Bernard per un problema alla spalla, il rookie Jeremy Hill si presenta ai nastri di partenza con grande ottimismo generale; il ragazzo infatti da LSU ha corso con una media di 6.2 nella scorsa settimana, arrivando a 349 yard stagionali con 5 td e un notevole 4.7 di media generale; non male per un giocatore impiegato titolare in una sola occasione.

La difesa dei Browns è l’ottava nella lega per punti concessi, ma come nel caso dei Bengals soffre terribilmente la mancanza di una passrush costante, basti pensare che un terzo dei sack totali (18) sono arrivati dal solo Paul Kruger; il reparto lb non è da sottovalutare, dove il migliore risulta il veterano ex Cardinals e Dolphins Karlos Dansby, atleta tra l’altro molto vicino ai Bengals nella stagione 2013. Le secondarie sono certamente il punto di forza, tra gli atleti infatti impegnati in questo reparto abbiamo il “picchiatore” Donte Whitner, il pro bowler cb Joe Haden, ma soprattutto la safety al terzo anno Tashaun Gibson, che fino ad oggi ha totalizzato ben 6 int, 11 solo negli ultimi 2 anni, parliamo quindi di un giocatore decisamente poco pubblicizzato se pensiamo alle statistiche che ha saputo costruire.

I Bengals non sono certamente migliori degli avversari nel reparto difensivo, come infatti abbiamo citato precedentemente  la fortissima passrush che ha caratterizzato l’epoca Zimmer è scomparsa con il passaggio del compianto coordinatore a Minneapolis, pensate che la metà dei sack stagionali provengono dal solo Carlos Dunlap, unico atleta in squadra capace di portare pressione con efficacia per lunghi tratti di gara. I lbs sono il tallone d’Achille e il principale problema della franchigia, troppi sono infatti i big play su corsa concessi agli avversari che trovano spesso delle voragini enormi tra la linea difensiva e le secondarie, praterie vere e proprie dove qualsiasi runningback affrontato fino ad oggi ha costruito medie abbastanza importanti. Nelle secondarie fortunatamente, a differenza della precedente stagione, i pochi infortuni hanno garantito un rendimento decisamente superiore alla media difensiva della squadra, non a caso i 10 int in mezza stagione sono numeri che non si vedevano da tempo.

I pronostici finali non possono non essere dalla parte dei Bengals, anche se non in maniera schiacciante, Cincinnati non perde in casa da 14 gare, e 16 degli ultimi 21 incontri tra queste due squadre al Paul Brown ha visto i Bengals uscire vincitori. Personalmente penso che la bilancia della partita dipenderà dal running game; si affrontano infatti la 31esima e la 30esima peggior difesa su corse della lega, la franchigia che riuscirà a prendere il sopravvento su questo aspetto del gioco controllerà il possesso del pallone e vincerà il match. Ai tifosi di Cincinnati non resta che sperare in un Jeremy Hill ancora in versione top e soprattutto in un Marvin Lewis competente, visto che il suo rullino di marcia nelle gare in notturna è da licenziamento immediato.