NFL Week #11: Buffalo Bills @ Miami Dolphins preview

“La appoggio piano” deve aver pensato Leodis McKelvin, domenica, parlando della gara di domani sera contro i Miami Dolphins giù in Florida. Oltre a dirsi coloritamente dispiaciuto per la sconfitta con KC, ha aggiunto riguardo alla gara con i Dolphins:

“[Buffalo] andrà in campo e li piglierà a calci nel culo. Punto e accapo”

Ovviamente, la frase è stata subito girata ai giocatori dei Dolphins, reduci da una traumatica sconfitta contro Detroit al Ford Field, maturata nell’ultimo giro di lancetta. La safety Jimmy Wilson, aproposito del trash talk di Leodis McKelvin, ha più posatamente dichiarato:

“Se qualcuno salta fuori dicendo cose del genere prima che la gara sia stata giocata, non so se stia cercando di compattare la sua squadra o chissà che cos’altro. Mi sembrano dichiarazioni gratuite. Non siamo preoccupati. Vogliamo cercare di gestire al meglio l’incontro. Sappiamo quanto sia importante vincere queste gare AFC”

Cameron Wake, una delle minacce più grosse al gioco offensivo di Buffalo, è stato anche meno tenero.

“Non me ne importa niente. Quando il football inizia a diventare dibattito, allora smetto di avere interesse nelle parole. Fino a quel giorno, i paraspalle perdono o vincono le partite, ed è quello che mi interessa.”

Pur avendo perso con KC, ci sono ragioni che nutrono la fiducia di McKelvin. I Bills hanno vinto tre partite di fila contro i Dolphins con un punteggio combinato di 71-31. La vittoria più recente è arrivata in Week 2 quest’anno, 29-10. Chiaramente la statistica lascia il tempo che trova, ma la gara di week due è un precedente a da tenere ben a memoria per due squadre che si apprestanoal TNF con identici 5-4 ed hanno bisogno di vincere per rimanere in corsa per i playoff.

Si scontrano due difese puttosto toste: i padroni di casa sono la seconda miglior squadra contro i passaggi, lasciando solo 210 YPG, e questo si aggiunge ad una difesa contro le corse in cui sono decimi con meno di 100 YPG e sono una squadra diversa da quella che pigliò 29 punti a Buffalo e 34 in casa da KC la settimana dopo. Anzi, proprio la gara con i Chiefs segna un record di punti subiti mai più nemmeno avvicinato: nelle ultime cinque gare, ivi comprese due sconfitte, Miami ha subito 67 punti, ovvero 13,4 a gara pur affrontando temibili attacchi come Green Bay, San Diego.

I Bills non sono molto da meno, lasciando un total offense da 320 YPG, e risultando tra le prime 10 squadre sia contro le corse che contro i passaggi. Di contro l’attacco dei Bills fa grandissima fatica, trovandosi nella metà bassa sia come passaggi che come corse. Il cambio in posizione di QB che ha messo Kyle Orton in campo per EJ Manuel non ha sensibilmente migliorato le prestazioni, ma ha dato più tranquillità ai giocatori, ivi compresa quella forza della natura di nome Sammy Watkins, che se la dovrà vedere con la secondaria di Miami in cui gioca Brent Grimes, secondo quest’anno per intercetti, e che in generale sta dimostrando un valore elite, con già dieci intercetti ed il record della lega finora per yard ritornate su intercetto (301). tuttavia Watkins in week 2 fu protagonista di una prestazione maiuscola con 8 ricezioni su 11 target, 117 yard e una segnatura.

Ma non basterà a Buffalo, perchè il gioco di passaggio contro Miami deve tenere conto anche del maiuscolo fattore Cameron Wake, macchina da sack che quest’anno ha già raggiunto gli 8,5. Buffalo è riuscita a tenere abbastanza a bada settimana scorsa Justin Houston, leader in lega per sack, e sarà fondamentale replicare domani con Wake.

Dall’altra parte si pone il problema delle corse: Miami, squadra che ha fatto del rushing game una delle sue migliori armi, ha giocato la peggior prestazione contro Detroit rimanendo per la prima volta sotto le 50 yard in questa stagione. E proprio contro Buffalo avevano ottenuto una prestazione magra sulle rush, con Lamar Miller e Damien Williams a dividersi gran parte delle sole 80 yard corse. Sarà vitale evitare di essere annullati sulle corse per i Dolphins, per non lasciare troppo Ryan Tannehill in bocca a tre mostri come Marcel Dareus, Mario Williams e Jerry Hughes. Se la linea di Miami riuscirà a tenere, Mike Wallace (519 yard 6 TD) e l’astro nascente rookie Jarvis Landry (già oltre le 350 con due segnature) ne beneficeranno.