Considerazioni di un tifoso Redskins

Ci sono solo due parole che danno l’esatta condizione dei Redskins e che possono spiegare la ragione delle sconfitte a raffica che rimediamo nel 2014. Giochiamo male. Tutto qui. E dentro c’è un coacervo di ragioni che rendono il futuro realmente grigio, se non si opererà con decisione e velocità. Naturalmente una ragione sta in RG3. Ma viene da dire che sarebbe un bene se la causa fosse lui o se fosse ascrivibile soprattutto a lui. Purtroppo non è così. Certamente non è più il giocatore di due anni fa ed è il momento di chiedersi se questo è il quarterback che vogliamo per la squadra del futuro, ma nelle ragioni delle sconfitte (3) in è stato protagonista, gli si può ascrivere soprattutto, e forse solamente, la mancanza di personalità. Sembra che quando esce dalla tasca non veda il gioco, limitandosi ad una visione verticale, spesso ignorando giocatori che si liberano, non corre con la fluidità a cui eravamo abituati  e non riesce ad essere preciso, spesso, nel pass. Certo, la squadra potrebbe migliorare, se lui migliorasse, ma non sarebbe una buona squadra. Troppo poco talento in giro per il roster, troppi buchi in giro per i reparti. La verità che tra i giocatori ci sono ben pochi Pro Bowler o potenziali tali. Inoltre sembra realmente mal gestita e mal preparata questa squadra,  da uno staff che velocemente deve essere giudicato e, se condannato, liquidato, perché questo può, alla fine, essere il male peggiore di cui sono malati i Reskins. Gli schemi d’attacco sono di una povertà impressionante, non riescono mai a liberare i ricevitori con route credibili e spesso i pass devono essere rischiosi. La difesa annaspa contro qualunque OL non riuscendo a dare alcuna incisività  alla pass rush. La OL non protegge il QB, il tempo con cui si deve liberare della palla diventa minimo ed è una bomba, con gli schemi  offensivi che la squadra mette insieme. Anche i completi sembrano sempre troppo rischiosi o troppo fortunati, mai un ricevitore smarcato. Ripeto manca talento, la OL ha il solo Williams, non ferma le pass rush di squadre che non si possono definire arrembanti e non blocca per le corse centrali, la difesa sembra essere in palla solo contro le corse, a parte alcune pause e non effettua una pass rush che metta in difficolta qualsiasi tipo di quarterback. La secondaria è un buco continuo con due giovani sempre sulle montagne russe e i safety palesemente insufficienti;  gli hanno passeggiato sopra tutti i wideout della NFL, ad esclusione dei Jacs e di Dallas.  Persino il kicker c’ha messo del suo, nell’ultima sconfitta. Una ragione ci sarà perché  si è vista una squadra svuotata, senza voglia di lottare e di vincere. Il problema è il roster? Migliorarlo, con una buona FA e un buon Draft, lo spazio cap, c’è.  Il problema è il coaching? Risolverlo. Il problema è RG3? Risolverlo. Dice il detto “ Medico pietoso fa la piaga cancrenosa”, e nessun tifoso  vuole che questa cancrena distrugga il tessuto vitale della squadra. Il team ha raccolto fischi fin dall’inizio del gioco, qualche grido di “Vogliamo Colt!” . E più andava avanti la partita più cresceva il malumore, per tutti i fans, e la speranza che in un tempo ragionevolmente breve, si potesse vedere una squadra vincente, è ridotta al lumicino. Ci sono stati i fischi mentre lasciavano il campo e in altri momenti durante il gioco. Non è stato particolarmente clamoroso;  ma si sono sentiti. Uno sviluppo impossibile  da prevedere durante la luna di miele del 2012. E non è legato solo alla sconfitta per 27-7 da Tampa Bay,  ma c’è dietro un 3-7 con un sacco di domande – e dubbi – per il futuro. Si tratta di passare attraverso un’altra stagione che potrebbe finire con un ultimo posto. La squadra è sul passo per vincere sei partite o meno per l’ottava volta in 16 stagioni  da quando è proprietario Dan Snyder. I fischi erano dentro i fans probabilmente da lungo tempo. Non si tratta di uno sforzo in più; i giocatori si sforzano. Si tratta di risultati. ” Sono  frustrato” Ha detto Ryan Kerrigan. “Non ho mai giustificato i fischi. Perché disprezzare il tuo team? Ma non possiamo discutere. Stiamo giocando terribilmente male e  i tifosi pagano un sacco di soldi per i loro biglietti. Vogliono vedere la loro squadra a vincere e quando non succede, protestano “.  Le speranze in offseason  sono finite nell’ennesima stagione deludente. E ‘una tradizione per i  Redskins che si avvicina inesorabilmente ai 20 anni. La grande speranza era riposta su Griffin, adesso c’è da chiedersi se sarà ancora alla guida del team tra un paio d’anni. Perché è evidente che bisogna chiedersi che quarterback sarà Griffin nel futuro. La settimana scorsa ha giocato abbastanza bene da fare pensare che potesse avere un ritorno a qualcosa che assomigliasse al RG3 di due anni fa. Questa settimana non  s’è visto. Forse i fans di Washington inseguono un sogno irrealizzabile: rivedere il RG3 rookie. Ma il passato è passato, ora ci sono solo domande su di lui. Se arriviamo a fine stagione senza avere una chiara risposta, che ne sarà del ruolo del quarterback? E di quello dell’head coach? Ma a parte Griffin , che ha giocato solo tre partite intere (perdendole) che squadra si è vista in campo in queste 10 gare? L’unica buona partita è stata giocata contro Dallas, dato che Jacsonville non era un test probante, soprattutto ad inizio stagione. Tutte le altre partite con un punteggio in bilico sono state perse, e questo non può essere un caso, piuttosto è qualcosa di collegato ad una mentalità ed ad una voglia di lottare fino in fondo per la vittoria. C’è bisogno di motivazioni e di voglia di lottare che sembra sempre più spegnersi nel team, e questo non piò essere solo colpa di Griffin.  La storia della NFL è carica di squadre che hanno trovato nella stagione le motivazioni per mettere insieme strisce vincenti esaltanti.  Abbiamo un coaching che può farlo? Se, come da tante parti dicono, c’è  tutto questo talento nel roster, forse  ci sono altre cose  più importanti e che non conosciamo.

Ancora una volta abbiamo avuto la conferma, in questa squadra, che quando  il blitz non funziona, sono veri dolori. Sul pass da  51 yarde a Mike Evans , i Redskins avevano inviato sette rushers. Il linebacker Trent Murphy  era sul fondo e sembrava  che la safety Brandon Meriweather  facesse un blitz all’interno,  da libero. Ma Jason Hatcher  è entrato in quel gap ed ha bloccato il percorso di Meriweather. Gli altri sei sono stati bloccati  dai rushers e Josh McCown avuto il tempo lanciare al talento di Evans  coperto da Tracy Porter .

Breeland è stato nei  problemi. Come previsto del resto, a volte,  è stato incapace di lavorare fisicamente nella maniera che lui cerca, contro Evans. I Bucs hanno fatto un buon lavoro mantenendolo sulla linea di scrimmage, quindi, anche quando era in marcamento  diretto ed in questo modo è stata dura per Bashaud Breeland mettere le mani su di lui. Breeland provato una sola volta, su un terzo e 13 alla fine del terzo quarto, quando Evans ha cominciato dietro. Breeland aveva  una mano su di lui, dopo poche yarde, ma Evans ha avuto un ottimo movimento all’ indietro e all’interno per un pass da 34-yard. “Non riuscivo a mettere le mani su di lui come volevo e così ho dovuto aspettare e subire la sua finta”, ha detto Breeland. “Quando ad un giocatore de genere si lascia fare una mossa, ha già la palla che arriva e lui ha il talento per usare bene il suo fisico”. Anche più tardi, l’incapacità di fare pressione ha  portato ad un altro big play. Nel pass da  56-yard  a touchdown  per Evans nell’ultimo quarto, i Redskins avevano inviato inviato solo quattro difensori. Meriweather blitzava verso l’esterno e Ryan Kerrigan al centro, dove è stato raddoppiato. Così i Bucs usando sei blocker per fermarne quattro hanno costretto ancora il linebacker Perry Riley  a finire uno contro uno con Evans, dov’è stato facilmente battuto.  Il safety Ryan Clark è stato  onesto su una gioco da un 36-yard da  touchdown  per Evans. I Redskins erano in Cover-2 e Evans ha passato Breeland, con Clark che doveva andare ad aiutare. E ‘ il suo lavoro, che conosce bene. “Devi metterti su quelle tracce”, ha detto Clark. “quando non fai il tuo lavoro nella NFL,  vieni punito. Quando le cose non vanno bene,  spetta alla free safety arrivare in copertura ed impedire il touchdown “. Certo, è stata una splendida azione  ed ha dato ai Bucs un vantaggio di 20-7.  Ma non si capisce perché Clark non era lì prima, forse perché  la velocità non è una grande interante del suo gioco.  Gruden ha detto nella sua conferenza stampa che ci sono stati un sacco di errori mentali. Non c’è dubbio. Metterei nel mucchio anche i suoi. E quelli di Snyder.

E poi ci sono i problemi delle conferenze stampa.  Gran brutto atteggiamento quello di Robert Griffin III, che ha dichiarato chiaramente che non può portare la squadra alla vittoria da solo. E’ chiaro e lo sanno tutti. Ma può sembrare un atteggiamento negativo scaricare colpe ai compagni di squadra, anche se si è assunto tutte le sue responsabilità.  Sa che deve giocare ad un livello molto più alto se vuole dare alla sua squadra qualche possibilità di vittoria. Ha detto  “Se si vuole guardare le buone squadre di questo campionato e il grandi quarterback, ( Aaron Rodgers o Peyton Manning s) quei ragazzi non giocano bene se i loro ragazzi non  giocano bene “. I sack sono certo colpa della Offensive Line ma anche delle sue esitazioni. I ricevitori liberi ignorati non sono certo da ascrivere a nessuno se non a lui. Allo stesso modo è sconcertante ascoltare le dichiarazioni di Gruden che elenca le colpe del quarteback nella partita di Domenica. Chiaro che ci sono. Come quelle di Breeland e Clark, della OL tutta e della Pass rush, come le sue e quelle dell OC Sean McVay e del DC Jim Haslett, ma Gruden non si è sentito in dovere di elencarle. Se ha messo in piazza discorsi che generalmente si fanno nello spogliatoio o in privato ( forse che Marvin Lewis ha diffuso i discorsi tra lui e Andy Dalton dopo la penultima giornata?) le ragioni possono essere due, o vuole mandare un messaggio  a Snyder sulla finita intoccabilità del suo pupillo, e quindi sulla sua potenziale commerciabilità, o vuole salvarsi dal giudizio sul suo coaching, scaricando colpe sul soggetto più in evidenza. In fondo deve ancora dimostrare di essere una buona soluzione a lungo termine come capo allenatore. Ha cambiato l’atmosfera intorno alla squadra, ma non la cultura – che cambia solo quando si vince. E ‘un allenatore che mette un sacco di fiducia nei suoi allenatori e nei  giocatori.  Ma non sembra che né gli uni e né gli altri stanno premiandolo minimamente.  Qualunque sia la ragione che spinge Gruden a questo atteggiamento, sembra totalmente errato soprattutto con ancora sei partite da giocare.

Due parole sui Tampa Bay Buccaneers. Per la prima volta da Settembre, i Bucs ha vinto una partita. Naturalmente ci volevano i Redskins di quest’anno, per rivitalizzare una franchigia in grossa crisi, soprattutto di risultati. Hanno giocato, finalmente, nel modo in cui una squadra allenata da Lovie Smith dovrebbe giocare: hanno  spesso ottenuto pressione su  Robert Griffin III , hanno costretto a palle perse e l’attacco è stato produttivo nel gioco di pass. Nonostante siano 2-8  i Bucs sono ancora in lizza nella NFC South. Possono mettere insieme un buon running game con Charles Sims e con il rientro di Doug Martin, ma soprattutto, per la terza settimana di fila,  il rookie WR  Mike Evans ha  fatto la differenza in campo. Ha chiuso con sette catture per 209 yards e due touchdown. Evans ha anche preso il suo posto nella storia, diventando il primo ricevitore rookie, da Randy Moss nel 1998,   ad aver ricevuto per tre partite consecutive 100 yarde con almeno un touchdown. Vedremo nel resto della stagione quanto c’è di merito Bucs e quanto di demerito Skins, come per i Vikings, che hanno subito avuto un brusco risveglio incontrando i Bears, o ancora prima per i Giants.

Per la franchigia della capitale ora ci sono due trasferte consecutive: con i 49ers e con i Colts. Almeno si risparmieranno i fischi dei propri tifosi. E noi fans prepariamo i fazzoletti.