NFL Week #11: Oakland Raiders @ San Diego Chargers recap
Premesso il massimo rispetto per una squadra come i Raiders che ha segnato la storia del football in almeno due decadi e dei cui giocatori o meglio di alcuni di essi sono stato un fan assoluto, la partita di ieri lascia un unico dubbio e cioè: siamo scesi al livello di Oakland che non ha vinto ancora una partita ed è ultima in molte classifiche e statistiche o anche ieri la prestazione dobbiamo considerarla un caso in attesa di tempi migliori ?
Io non so dare una risposta definitiva. So solo che ieri è stata una partita noiosa, sonnecchiosa, con un attacco senza ritmo, con errori in ogni fase e con pochi sprazzi che quel minimo di talento che ci ritroviamo comunque ci consentiranno sempre di vedere. Peraltro, tutto ciò è accaduto in una partita in cui salutavamo il ritorno di giocatori importanti, ritorno che nella breve prospettiva dovrebbe rinfrancarci. Mathews, Ingram, Attaouchu, Te’o, insomma 4 titolari o quasi che tutti ci auguriamo ci aiuteranno ad invertire questo trend negativo che ci ha coinvolto in un mese di novembre disastroso con una striscia di sconfitte pericolosa considerati i risultati provenienti dagli altri campi.
La partita inizia come meglio non potrebbe con un fumble sullo snap alla prima azione per una incomprensione tra Wisniewsky e l’ottimo Carr che ci consegna palla sulle 22 yds avversarie. Al secondo gioco offensivo andiamo a segno su un audible di Rivers che viste le coperture cambia la formazione, porta Floyd all’interno e gli chiama una fade che risulta vincente nell’angolo end zone per il 7-0. Mathews parte titolare mentre in difesa si registra il ritorno all’esterno di Ingram, Flowers è di nuovo ai nastri di partenza e Conner e Te’o si dividono i down di corse e passaggi con quest’ultimo che viene a mio avviso finalmente usato al posto di Butler nella Nickel formation. Attaochu entra sui terzi down. Ad un successivo ottimo drive difensivo risoltosi con un three and out non riusciamo a far seguir continuità offensiva tanto da inanellare 4 punt consecutivi. Concediamo una ricezione da 33 yds al Tight end Rivera libero come spesso accade di insinuarsi nelle nostre zone coverage così misteriosamente soft ed il field goal del 7-3. Intanto, in difesa sin dalla fine del primo quarto sono utilizzatissimi Carrethers e Palepoi ed in assenza di Addae, Stuckey viene usato nella sua naturale posizione di safety oltre che Phillips in qualche sporadica occasione. In attacco, finalmente si vede una buona play action da una formazione conservativa col FB Johnson e dal secondo quarto Oliver inizia ad essere coinvolto in alternativa con Mathews mentre Brown viene usato più che altro sui terzi down. Addirittura in un drive conclusosi con il field goal del record di Novak corriamo ben sei volte di fila. Sembra invece ripetitivo, noioso e affatto produttivo lo shift con il quale portiamo il rb da posizione di SE iniziale di nuovo nel backfield per poi mandarlo a ricevere nel flat.
Nel secondo periodo si registra oltre ad un holding di Gates e all’ennesimo punt, anche due bellissime chiusure profonde di down nel mezzo con lo stesso Gates e Royal ben imbeccati da Rivers. Ma quando arriviamo a 18 secondi dalla fine del tempo con un solo time out ed un primo down da giocare, inspiegabilmente McCoy commette un errore gravissimo di gestione del tempo pensando non di far lanciare uno spike per fermarlo e provare un altro paio di giochi prima del calcio ma di lasciarlo scorrere ricorrendo a tempo scaduto al calcio dalle 48 che Novak sbaglia interrompendo così la sua lunghissima striscia vincente.
Il secondo tempo si apre col sack subito da Rivers da parte di Smith che sfugge a Rinehart mentre in attacco Mathews mette insieme un paio di corse nel mezzo di ottima fattura nelle quali Troutman realizza un combo block da antologia con Ohrnberger quando pur avendo il DT in posizione shade riesce a girarlo con un ottimo reach block e a lasciarlo al Centro in posizione perfetta per lasciarglielo gestire e poi sale sul LB per completare un’azione davvero degna di nota. Dopo che Dunlap vanifica una grande combinazione Rivers – Floyd mettendo a repentaglio la stagione di Rivers che subisce un brutto colpo al ginocchio destro, Novak ne mette dentro uno dalle 52 yds e il punteggio si fissa sul 13-3.
All’ennesimo punt cui è costretto il nostro attacco non tanto per meriti difensivi ma proprio per nostra insolenza, Scifres calcia un capolavoro che atterra sulla 1 yard avversaria. In effetti tra la prestazione del punter e quella della difesa piuttosto attenta, le posizioni di campo cui costringiamo i Raiders a dare inizio alle propri azioni sono davvero terribili e questo almeno va a nostro merito.
Alla fine del terzo quarto però c’è una sorta di amnesia difensiva e concediamo prima una bella ricezione a Jones e poi due primi down di fila che Murray conquista proprio al centro per 15 yds ognuno.
Nell’ultimo periodo dopo un bellissimo punt di King che atterra sulla 1 yard, Fluker commette false start ma Oliver ci toglie da una scomoda posizione di campo per consentirci almeno un punt adeguato. Intanto i Raiders mettono a segno un altro field goal con janikowsky per il 13-6 dopodichè nell’ultimo drive offensivo chiudiamo un bel primo down con una slant in di Allen che si sviluppa su una play action pass ben strutturata con una g pull e Gates riceve una splendida palla dopo un doppio rimbalzo da navigato cestista sotto le plance. Sul terzo e 5 però si corre e non chiudiamo, dando così l’ultima chance per il pareggio ai Raiders che hanno palla sulle loro 12 yds con 1.05 sul cronometro e zero time out.
Il sack di Attaochu però mette subito le cose in chiaro e la successiva Dime non consente il come back disperato ad Oakland e la partita si chiude su un misero 13-6 per i Chargers che molte ombre lascia sulla nostra prestazione.
Domenica la partita coi Rams è davvero pericolosa e costituisce una insidia grandissima rispetto ai vari risultati che si sono verificati nel weekend (ai quali non si può fare cenno). Bisogna contare sul recupero pieno dei nostri infortunati ed un recupero mentale delle nostre energie. Intanto la notizia che Verrett è stato inserito nella Injured list non è affatto confortante.
Chissà cosa accadrà a dicembre, mese storicamente a noi molto favorevole ma che quest’anno si presenterà con una schedule da far tremare. Staremo a vedere.
GO BOLTS !