Q&A con l’esperto sulla stagione dei New England Patriots: Coach Giuseppe Pulpito
Per questo articolo, dove faccio un punto della situazione sulla stagione di New England mi sono avvalso di uno dei più grandi conoscitori in Italia della franchigia di Boston, Coach Giuseppe Pulpito, facendogli cinque domande che vanno a coprire la crescita della squadra fino ad oggi, le nuove trade a fronte degli infortuni che hanno colpito la squadra una piccola preview della partita di questa Domenica contro i Lions e quello che rimane di questa Regular season in previsione dei Playoff.
Giuseppe Pulpito nato a Taranto, il 24 Maggio 1964, coach di basket e di football americano, allena gli Alligators Rovigo in qualità di Head coach. Ha giocato a football come punter dentro la Caserma Ederle di Vicenza, per poi andare a giocare a basket in campionati di serie C e D. È uno degli amministratori della pagina Facebook New England Patriots Italia assieme ad Enrico Fraviga e Francesco Matteo Bertoli ed il presidente dell’Italian Official New England Patriots fans-club, unico fans club uffcialmente riconosciuto da un team NFL.
Dopo le dovute presentazioni, ora possiamo passare a quello che più ci interessa, quindi lascio la parola a Coach Pulpito.
Q: Con all’attivo otto vittorie e due sconfitte, ora che siamo arrivati alla Week 11, per lei Coach Pulpito cosa ha permesso questo risultato; ripercorrendo velocemente le tappe di questa regular season, passando dalla disastrosa perdita con i KC Chiefs in Week 4 dove la difesa non riusciva a fermare il running game di Jaamal Charles, alla bella vittoria contro i Denver Broncos in gran parte dominata, invece, dal feeling perfetto tra Brady ed il suo pacchetto ricevitori , in Week 9?
A: È stato fatto un errore di valutazione generale e analizzato in maniera superficiale, è stato detto “la dinastia è finita”, “Belichick ha perso il tocco magico” “Tom Brady è bollito”, ma ci si è dimenticati della loro capacità di reazione e che la vera forza dei Patriots, sono la “DISCIPLINA,l’ ORGANIZZAZIONE e la PAZIENZA” . So che Belichick, dopo aver rivisto ed analizzato la partita, ha apportato delle modifiche nel playbook offensivo ripristinando il Doppio Tight End, rivisto le rotazioni dei ricevitori, semplificato il passing game. Ci sono stati problemi di adattamento, da parte della offense, ma questo è dovuto al sistema offensivo dei Patriots, ovvero il “ERHARDT-PERKINS OFFENSE”, un sistema che deriva dalla West Coast offense, e che prende il nome dei 2 creatori, ossia Ron Erhardt e Ray Perkins, (ex Head Coach e Offense Coordinator dei Patriots degli anni 70-80). Il sistema si basa su complessi sistemi offensivi, basati su letture dei movimenti della difesa, dove i ricevitori e gli altri reparti dell’offense si muovono in base ai movimenti difensivi. Poi so che BB ha tirato le orecchie, per modo di dire a Tom Brady, a essere più leader e a prendere in mano da autentico Comandante l’offense e cosi è stato fatto. Come tutti abbiamo potuto vedere.
Q: Con gli infortuni di Jerod Mayo (LB)e Chandler Jones (DE), uomini chiave per la difesa coordinata da Matt Patricia, per lei le trade fatte per Jonathan Casillas (Tampa Bay Buccaneers) e Akeem Ayers (Tennesse Titans) che benefit potranno apportare nell’immediato al gioco dei Patriots?
A: Gli infortuni di Mayo e di Chandler Jones sono molto gravi, Mayo sia come linebacker che come leader della difesa si fa sentire e tanto, e la mancanza di un pass rusher della forza di Chandler Jones lo e ancora di più. Ci consoliamo con l’ottimo reparto dei Defensive Backs, essendo uno fra i migliori con Revis che sta mantenendo fede alla sua reputazione. Sono soddisfatto dei Defensive line, ma il reparto dei linebacker mi preoccupa tantissimo. Casillas e Ayers sono dei buoni mestieranti, ma con noi potranno migliorare.
Q: Mentre per quanto riguarda la tegola Stevan Ridley, a suo parere, Jonas Gray, data la sua storia un po’ travagliata che l’ha visto passare dalla practice squad di Miami a quella di Baltimore per poi ritornare con i Patriots con i quali ha debuttato in Nfl contro i Broncos, sarà una rivelazione o il premio di Player of the week contro gli Indianapolis Colts è stato un caso? Infine, cosa ne pensa del ritorno di LeGarrett Blount ai Patriots, dopo aver giocato già nel 2013 per Belichick?
A: Non credo sia stato un caso isolato, e penso che sia Gray che Blount rientrano in un disegno di sviluppo del Running game dei nostri Patriots. Abbiamo fuori Stevan Ridley, out per tutta la stagione, Bolden fuori per scelta tecnica, Jeremy White bè… lui e un rookie, ed è difficile che possa essere utile se non in certe situazioni. Avevamo bisogno di un RB di peso potente, e il rilascio di Blount diciamo che e stato un colpo di fortuna. Blount fu allontanato non per scelta tecnica (lui voleva rimanere un Patriots), ma per motivi caratteriali, dopo i casi che abbiamo avuto e che tutti sappiamo si è voluto andare con i piedi di piombo. Bè lì il maestro (cosi definisco Belichick, che per me è il mio maestro e io un suo discepolo), mi ha sorpreso ed è evidente che ha fiducia nel suo sistema di gestione “militare” nel senso di disciplina dei Patriots. Vereen ha buone mani e verrà utilizzato anche in ricezione screen o tracce per WR, cosi come Gray. Mentre Blount ha buone gambe, sa, come dire… sfondare i front difensivi, e in ottica di playoff ci sarà molto utile.
Q: Per il match contro i Detroit Lions di questa Domenica, se fosse il coach dei Patriots come affronterebbe la difesa dei Lions che vanta un solido backfield e dei buoni linebacker?
A: Il rientro di Blount, casca proprio a fagiolo, come dicevo prima, sa sfondare, e vedrete che sarà molto utile. Utilizzerei le nostre solite playaction e screen, senza dimenticare l’apporto che può dare il Gronk con le sue tracce nel middle difensivo, che ci saranno molto utili. Quando ci schieriamo sulla linea di scrimmage sarà essenziale non dare nessun punto di riferimento alla difesa, mandarli in confusione, come dire e adesso che fanno. Ma sarà molto importante soprattutto il lavoro dei tight end per liberare il terreno ai WR.
Q: In attacco prediligerebbe un gioco di running game o di passing game e come sfrutterebbe la possibile mancanza di giocatori importanti come Bell (RB), Nick Fairley (DT), Johnson (WR), Warford (RG) affronterebbe la difesa dei Lions?
A: Continuerei a sviluppare ed ampliare il nostro passing game come già stiamo facendo, e ora con Blount sviluppare anche il running game. Diciamo che fino ad oggi, dalla partita di Kansas City avevamo in percentuale 80% di passing game e 20% di running game, mentre adesso possiamo portare la percentuale del running game al 30%. Ripeto, il ritorno di Blount risolverà molti problemi, in questo running game troppo debole e prevedibile. Gray è stata una piacevole sorpresa, ma non possiamo basarci solo su lui e Vereen.
Q: Delle ultime sei partite che ci dividono dalla fine della regular season, tra le quali Green Bay, che sinceramente mi sembra la più ostica, quali sono per lei le debolezze ed i punti di forza sui quali fare pressione per portare la vittoria a casa?
A: Il nostro punto di forza è uno solo TOM BRADY, lo hanno dato per finito troppo presto, e come disse il grande Rudy Tomianovich “mai sottovalutare il cuore di un campione” e il nostro passing game. Invece sono molto preoccupato in previsione dei playoff e per l’ultima parte della regular season per il reparto dei linbacker. L’infortunio di Mayo e Chandler Jones, sono molto preoccupanti, soprattutto l’ultimo, del quale si sente la sua mancanza in pass rushing. Ecco la nostra debolezza è proprio in quel reparto.