Carolina Panthers midseason report card
Arriva forse nel momento più opportuno la bye week per i Carolina Panthers, si perché dopo la sconfitta rimediata in week 10 contro Atlanta, ci voleva un po’ di tempo per riflettere sulla stagione fin qui non esaltante da parte dei ragazzi di coach Rivera.
Domenica scorsa contro i Falcons, sono emerse tutte le problematiche di una squadra che fatica a trovare la quadratura del cerchio, alternando buone prestazioni a partite da mani nei capelli.
Partiamo dall’inizio di questa stagione, in estate molti pezzi pregiati hanno lasciato i Panthers, su tutti il WR Brandon LaFell trasferitosi ai Patriots, Steve Smith altro ricevitore di livello che è stato fatto diventare free agent per poi vederlo accasarsi ai Ravens, aggiungiamo le sospensioni di Frank Alexander e Greg Hardy, gli infortuni di Tolbert e Blackburn e il rilascio di Jason Avant, anche il pezzo pregiato della squadra il QB Cam Newton non è lo stesso visto la scorsa stagione, l’infortunio alla caviglia e quello alle costole patito a fine stagione 2013/2014 ne stanno limitando sensibilmente le prestazioni.
Di sicuro l’arrivo di Kelvin Benjamin preso al 1o turno di questo draft, ha portato energia nuova in casa Panthers, un WR dal talento indiscutibile nonostante il suo primo anno in Nfl, si è messo in mostra fin da subito ed insieme al TE Greg Olsen, che sta vivendo finora la miglior annata della sua carriera, è sicuramente il terminale offensivo principale dell’attacco di coach Rivera, senza contare Luke Kuechly capace da solo di tenere in piedi la traballante difesa coordinata da Sean McDermott.
Non è segreto che ogni tifoso di Carolina si aspettasse decisamente di più visto come si era chiusa la scorsa stagione, con l’approdo ai playoff dopo anni di assenza, quest’anno arrivati alla week 12 (ormai in archivio) i Panthers viaggiano con un record di 3-7-1, un magro bottino che lascia però una sottile speranza di approdo alla post season, visto il passo falso di Atlanta (sconfitta di misura dai Browns) e l’impegno nel monday night di New Orleans conto i Ravens, partita che sicuramente verrà seguita molto attentamente in quanto potrebbe rivelare il futuro di Newton e soci.
Parte comunque forte la stagione, subito vittoria all’esordio fuori casa contro i Buccaneers (20-14), c’è Anderson in regia, il backup QB lancia 230 yds e 2 td, Benjamin si mette subito in mostra con 92 yds e 1 td all’esordio nella lega.
Rivera ed i suoi ragazzi si ripetono la week successiva, rientra Newton e conduce i suoi compagni alla vittoria tra le mure amiche contro i Lions (24-7), ci pensano però Roethlisberger e Brown la settimana successiva a riportare i Panthers sulla Terra, la squadra della Pennsylvania si impone al Bank of America stadium per 37-19.
Week 4 si vola nel Maryland, dove è proprio Steve Smith, il grande ex a fare la voce grossa, con 2 td e 139 yds, l’attacco di Carolina soffre sugli schemi di corsa, Williams corre solo 34 yds restando a secco di touchdown, Cam perde la sfida a distanza dei QB con Flacco e la seconda sconfitta stagionale è servita.
Arrivano i Bears alla week 5, si torna in Carolina, Newton non spara a salve e Olsen inizia a lasciare pesantemente il segno ad ogni drive, 2 td pass per il ragazzo di Auburn entrambi indirizzati al TE, ancora anonime le giocate del pacchetto RB.
Partita rocambolesca quella contro i Bengals alla week 6, finisce 37 pari, nonostante i 2 intercetti subiti da Dalton, i Panthers non riescono a piazzare la zampata decisiva, facendosi così sorprendere sul pareggio, buon per loro che Nugent fallisce un comodo field goal dalle 36. Sempre anonimi i RB di Carolina, con Newton che racimola 107 yds rush ed un touchdown su corsa.
Packers e Seahawks impartiscono le sconfitte numero 3 e 4 ai ragazzi di Rivera, troppo forti Green Bay e Seattle per poter pensare di giocarsela alla pari, la serie negativa non si interrompe nemmeno nello scontro diretto con i Saints, che regolano Carolina 28-10, sconfitta che arriva anche la settimana successiva, in trasferta contro Phila, con il pesante risultato finale di 45-21.
Arriviamo così all’11 novembre, week 11, partita che rischiava di finire più che altro negli archivi della WWE, si perché la difesa di casa non ha gradito le solite cialtronerie di Devin Hester, tristemente conosciuto più per queste cose, che per il suo talento, tornando al match, altro scontro diretto con i pari division Falcons, partita davvero preoccupante per ogni abitante della Carolina, squadra senza idee, senza gioco, Newton a tratti irriconoscibile, lancia 292 yds e 2 td ma con altrettanti intercetti, DeAngelo Williams passeggia per 41 yds senza mai vedere la end zone, Jonathan Stewart spettatore non pagante, escluso il solito Benjamin, nemmeno il pacchetto ricevitori lascia ben sperare, Olsen e Brown combinano poco più di 100 yds in due, Cotchery e Dickson si sporcano a malapena la divisa, a gioco fermo Gano realizza un solo fg su tre tentativi, mandando però a segno i due extrapoint, realizzando così un utile di cinque punti.
La situazione migliora leggermente in difesa, Davis fa eco al solito Kuechly provocando un fumble mentre Johnson e Addison decidono di mostrare il loro affetto a Ryan ‘’abbracciandolo’’ in modo energico mettendo a referto un sack a testa, nonostante tutto Carolina non può evitare la settima sconfitta stagionale (quinta consecutiva).
La squadra di Jerry Richardson che detiene la metà del pacchetto azionario, ha ancora una flebile speranza di accesso ai playoff, molto dipenderà anche da Saints e appunto Falcons, che incontreranno Carolina rispettivamente il 7 ed il 28 dicembre con il vantaggio dello scontro in casa, rimane davvero un’impresa che solo un grande gruppo può compiere, iniziando col vincere in casa dei Vikings il prossimo 30 novembre, la situazione sulle corse è seriamente preoccupante, i postumi degli infortuni a Newton, non ne garantiscono prestazioni ottimali come quelle dall’anno scorso, Benjamin e Olsen non possono sempre sopperire alle mancanze di almeno un altro WR di spessore come lo erano Smith e LaFell (che stanno facendo benissimo nelle nuove franchigie), Kuechly e Davis tengono in piedi un reparto incerottato, Hardy e Alexander sono sospensioni illustri che hanno costretto Rivera e McDermott a rivedere i piani stagionali, Antoine Cason solo, o quasi a tirare la carretta la dietro, forse è un po’ poco per una franchigia che punta alto e che l’anno scorso è stata senza dubbio una delle rivelazioni del campionato, il potenziale sicuramente c’è, infortuni e provvedimenti disciplinari, hanno un po’ stordito queste pantere, che purtroppo per i loro tifosi (me compreso) quest’anno sembrano più gattini spaesati.
– Pier Ragazzini –