Preview dal Lato Oscuro Week #13: Oakland Raiders VS St. Louis Rams
Per questo Preview in Silver&Black andremo ad analizzare separatamente le tre fasi di gioco, cercando di concentrarci non solo sui vari infortuni, ma anche sui match-up più interessanti, che dovrebbero caratterizzare la partita di Domenica. A fronteggiarsi, ovviamente, saranno gli Oakland Raiders in cerca della loro seconda vittoria stagionale, che andranno a far visita ai St. Louis Rams.
OFFENSE
Andando a scorrere la Injury List però, non tutto è andato secondo i piani, perché fra tutti i nomi presenti, ce ne è uno che ti colpisce come un proiettile: Latavius Murray è OUT.
Il RB, che contro i rivali Chiefs ha subito una concussion che lo ha messo KO, forzandolo ad uscire dal campo senza più tornare, non scenderà in campo nell’importantissimo match in casa Rams. Nonostante abbia superato i test preliminari che gli hanno permesso di allenarsi in maniera limitata sia Mercoledì che Giovedì, il Venerdì Murray è rimasto a guardare, segno del fatto che, quasi certamente, non ha avuto il via libera dalla lega.
La mancanza del #28 sarà sicuramente un fattore decisivo nella partita, forzando il coaching staff a ridare a Darren McFadden il suo ruolo di starter e alternandolo al Fullback Marcel Reece (come confermato dall’insider Jerry McDonald che ha risposto ad una mia domanda), esattamente come avvenuto l’ultima volta.
La necessità di far portare più spesso palla a Reece piuttosto che a DMC, è un dato di fatto, perché il capitano della squadra ha mostrato fino ad ora una visione di gioco e percezioni dei buchi che l’ex Razorback sembra aver dimenticato. Poter contare su un running game costante rappresenta infatti l’obbiettivo numero uno per Oakland, proprio perché non si possono permettere di rendere unidimensionale un intero Offense, forzando Derek Carr a vedersela da solo contro uno dei migliori front 4 della lega.
Affinché l’attacco possa girare senza entrare in stallo contro la ventesima miglior difesa della lega, sarà importante anche il ritorno di Gabe Jackson. Indicato ufficialmente come QUESTIONABLE, ma che potrebbe finalmente tornare a rioccupare il suo ruolo di LG, assieme a Wisniewski e a Howard dovrà difendere il giovane QB dalla furia del rookie DT Aaron Donald, che attualmente è in testa agli altri suoi compagni del draft con 5 sack. Assieme a lui ci saranno anche non solo Robert Quinn ma anche il neo attivato Chris Long, e se le cose dovessero andare a scatafascio, la divisa di Carr sarà completamente sporca di terra.
DEFENSE
Dall’altra parte del campo troviamo una Defense dei Silver&Black che è relativamente in salute e pronta a colpire. Con Rodgers definitivamente in IR, il compito di Nickel Corner torna nelle mani di T.J. Carrie, ripresosi dall’infortunio alla caviglia che l’ha tenuto in sideline durante l’ultima partita, e che si aggiunge ad un secondario che dovrà fronteggiare un comparto WR avversario davvero pericoloso. Per quanto il QB avversario Shaun Hill abbia avuto una caduta di stile sul finale contro San Diego, avrà comunque a disposizione un signor arsenale: Kenny Britt e Tavon Austin bastano e avanzano ad D.J Hayden e Terrelle Brown, ma con Charles Woodson e Bradian Ross (che sta giocando un ottimo Football) a dare supporto, teoricamente il compito dovrebbe essere leggermente semplificato.
Se il Passing Game può essere tenuto sotto controllo, il Running Game è un discorso diverso. Se le preoccupazioni per i LB non sussistono, altrettanto non si può dire per il front 4. La linea dei Rams (in cui spicca l’immensa guardia Greg Robinson) non dovrebbe avere molte difficoltà nel gestire i DT, e ci vorrà anche aiuto da parte delle Safety per tenere Tre Mason dietro la linea di scrimmage per evitare un collasso alla Denver Broncos.
SPECIAL TEAM
Normalmente non tratto questa fase di gioco perché, fino a questo momento, le squadre sfidate dai Raiders non rappresentavano una grossa minaccia.
Mentre i Rams possono contare su un Tavon Austin in grado di mettere in difficoltà con i suoi punt return, la squadra ospite finalmente potrà lasciare l’arduo compito a T.J. Carrie, facendo tirare ai tifosi un gran sospiro di sollievo nel non dovere più vedere i fumble di Denarius Moore.
ANALISI DI GIACOMO GIANNECCHINI, UN TIFOSO RAMS
Le due sorelle rivali che per qualche anno si sono contese la piazza di Los Angeles, e che a sentir dire dovrebbero tornare entrambe nella città degli angeli, si sfideranno domani sera per la tredicesima volta. Per ora conducono i Raiders con un chiarissimo 8-4. Sempre partite tirate e dal punteggio basso, solo in tre occasioni una delle due squadre ha superato quota trenta punti. Solo uno shout out: 20 a 0 per i Rams nel 2006. Le due squadre arrivano a questa partita con destini simili: entrambe hanno raccolto meno di quello che avrebbero meritato, ed entrambe sono farcite di talento molto più di quanto il record stagionale racconti. Sia gli arieti che i corsari sono progetti in divenire, cantieri aperti: a Saint Louis il progetto è senz’altro più avanti considerato che siamo già al terzo anno della “era Fisher”, a Oakland ancora si sta cercando una nuova strada dopo la scomparsa del grande padre-padrone Al Davis. Derek Carr sembra davvero il Qb che per tanti anni hanno cercato nella “sideline” meno fortunata della baia, e il draft 2014 è sembrato gestito in maniera molto razionale. Non era per nulla un atteggiamento scontato. I Rams, martoriati dagli infortuni eccellenti (Bradford, Chris Long, Jake Long, Brian Quick…), affrontano questa stagione con il piglio di una mina vagante che può esplodere in mano a chiunque, ma che può anche autodistruggersi rapidamente. All’Edward Jones pare che toccherà di nuovo il campo proprio il DE Chris Long, seppure ancora non ci siano conferme ufficiali, invece è sicuro che non sarà della partita Latavius Murray nei Raiders per una “concussion”rimediata contro i Chiefs. L’attacco blu oro quest’anno non riesce a brillare vista l’assenza di Bradford in cabina di regia, ma saranno le corse di Tre Mason a fare il grosso del lavoro. La linea offensiva della squadra del Missouri quest’anno ha avuto enormi difficoltà a trovare un disegno credibile, ma da quando il “rookie” Greg Robinson è stato schierato come “tackle” di sinistra, con a fianco il quasi ex Saffold, con Joseph e Barksdale dall’altro lato, e davanti al Qb, il centro Scott Wells, le cose hanno cominciato ad andare meglio sia in “pass protection” che per i blocchi destinati ad aprire varchi percorribili per i running back. Per via aerea, i Raiders dovranno tenere d’occhio Kenny Britt, l’unico vero “big target” rimasto a disposizione di Shaun Hill. Molto interessante sarà anche capire come i corsari vorranno limitare i TE Kendricks e Cook, e sopratutto la velocità dei “gemelli” Tavon Austin e Steadman Bailey. La via aerea non è certo di quelle che fanno tremare le gambe se si considera che a mettere la palla in aria c’è Shaun Hill, ma è evidente che con un gioco di corsa importante, martellante, che sfinisce le energie delle difese, come quello di Saint Louis, anche il lancio profondo diventa un’opzione molto pericolosa. Dall’altra parte della palla, i Rams hanno una difesa che finora ha spaventato chiunque. Una linea difensiva che è sicuramente tra le prime tre dell’intera lega, è supportata da tre LB come Ogletree, Dunbar e il capitano Laurinaitis; ma è la secondaria ad avere stupito nelle ultime uscite della squadra del Missouri. T.J. McDonald e Rodney McLeod in particolare sembrano trovarsi a meraviglia negli schemi difensivi di Greg Williams. Poche settimane or sono anche Mark Barron, settimo “pick” al primo giro del draft 2012 si è aggiunto alla comitiva. La difesa bluoro è aggressiva e colpisce duro, ma spesso è vittima di ingenuità dovute all’inesperienza. I Raiders hanno tutto il talento necessario per battere i Rams, ma dovranno fare una partita intelligente e oculata: se fermare l’attacco dei Rams non è impresa poi tanto difficile, il momento della verità verrà quando a scendere in campo sarà la difesa degli arietini. Il risultato è incerto, ma quello che è sicuro è che sarà una partita dura, difficile, tosta: a vincere, con molta probabilità, sarà chi commetterà meno errori.
La partita è importantissima per entrambe le squadre, e nonostante i record negativi, lo spettacolo che ne potrebbe derivare potrebbe far di lei il miglior match della serata. L’avversario ha già battuto squadre del calibro di Denver, Seattle e San Francisco, e potendo giocare anche sul fattore casa, lasciano ai Raiders ben poco margine di errore.
Il rispetto per l’avversario questa volta regna sovrano, quindi, che vinca il migliore!