NFL Week #14: Giovani QB a confronto
Fa sempre un po’ malinconia un clown quando non è più inserito nel suo contesto giocoso, sotto le luci della ribalta, quando l’ambiente porta la gente a sorridere ed a ridere di lui anche senza che abbia iniziato a fare le sue buffonate. Rex Ryan mi fa venire in mente questo, un istrione, un uomo da palcoscenico, malinconicamente relegato fuori dall’occhio di bue, quando ormai manca poco al termine della sua quarta stagione fuori dai playoff, e probabilmente anche al suo rapporto con i Jets.
Dopo aver vinto 20 gare nelle prime due stagioni dei Jets, mettendo in piazza la sua personalità gioviale e in un certo senso divertente, ora si ritrova con un record di 2-10 per nulla “divertente”. Martedì, interpellato in conferenza stampa riguardo a questa situazione, non si è nascosto:
“Questo per me è imbarazzante, assolutamente. E’ imbarazzante. E’ sicuramente imbarazzante per me. Mi sento come se avessi deluso il mio capo. Ho deluso tutti i tifosi. la stagione non è andata nemmeno lontanamente come pensavamo. Ho intenzione di concentrarmi su comebattere Minnesota. Attualmente non mi preoccupa nient’altro.”
New York ce ne mette di suo per complicarsi la vita e deludere i propri tifosi anche oltre il limite della decenza: lunedì ha dilapidato 10 punti, perdendo 16-13 in casa contro Miami. E Ryan si è dovuto difendere dalle polemiche per aver limitato Geno Smith a 13 passaggi, dando adito alle accuse di aver perso fiducia nel suo giovane QB.
Smith ha finito con sette completi per 65 yard di passaggio e un intercetto, e l’aver perso il posto in favore di Michael Vick non depone a suo favore, avendo peraltro tra le statistiche peggiori della NFL. Ryan probabilmente limiterà Smith contro i Vikings che hanno una buona difesa sui passaggi (219,1 yard a gara, sesta difesa in lega), preferendo utilizzare un sistema run heavy che, sempre parlando di sfide a gente della NFC North, aveva ben funzionato per lunghi tratti contro Green Bay. Minnesota concede 123,8 yard di corsa a gara, che si alza a 157,0 nelle ultime tre gare. Sharrif Floyd è il miglior componente dell’unità contro le corse di Minnie, se la dovrà vedere con dueottimi rusher come Chris Ivoru e Chris Johnson.
Stati d’animo diversi per giovani QB: Smith tribola sia in campo sia per il suo destino sportivo, mentre Teddy Bridgewater, che è stato messo in campo con fiducia da Zimmer pur avendo un campionato stile montagne russe e facendo svariati errori di gioventù, ha lanciato quattro passaggi in touchdown rispetto a un INT nelle ultime due gare. 15 su 21 passaggi per 138 yard e due TD con 120,7 di rating sono serviti eccome nella vittoria 31-13 su Carolina la scorsa settimana.
Bridgewater peraltro praticamente non ha a disposizione la promessa Cordarrelle Patterson, che il coordinatore offensivo Norv Turner ha criticato nei giorni scorsi, confermando giovedi che Charles Johnson lo sostituirà in campo nell’x-slot come starter. Di fronte si troverà uno tra i migliori end della lega, Muhammad Wilkerson.
Pe quanto riguarda le corse, interessante sarà anche la sfida, direttamente faccia a faccia, tra il centro dei Vikings John Sullivan, tra i migliori centri di tutta la lega come run blocking, e Damon Harrison, il NT dei Jets che quest’anno hanno costruito sulla difesa le poche soddisfazioni di una annata grigia. Assieme a lui, prezioso il contributo in placcaggi dell’ILB Demario Davis.