Analisi dal Lato Oscuro Week #14: San Francisco 49ers VS Oakland Raiders

Di partite così ne esistono davvero poche per un tifoso dei Silver&Black. La battaglia della baia ha sempre avuto un significato profondo per chiunque orbiti intorno alle organizzazioni dei Raiders e dei 49ers, e questa volta, contro qualsiasi pronostico, chi ne è uscito vincitore è stata proprio l’Underdog.
Vittoria di squadra, con un 24-13 che mette definitivamente a tacere ogni critica mossa dopo il 52-0 contro i Rams, e che mostra chiaro e tondo che di potenziale, in questa squadra di avanzi, ce ne è un bel po’.

QUARTERBACK
Derek Carr esce dallo scontro con i 9ers mettendo a segno la sua miglior prestazione dalla stagione. Rispetto alla batosta della settimana precedente, in campo c’è stato un QB completamente diverso: rilassato, concentrato e quasi infallibile. I numeri delle statistiche sono eccellenti: 22/28 (solo sei lanci incompleti durante l’intera gara), 254 yard, 3 Touchdown e un QBR di 140.2.
Grazie ad una linea impaccabile, il rookie ha avuto tutto il tempo del mondo per tirare, e questo gli ha permesso in più occasioni di poter reindirizzare le tracce, e trovare completi di ben oltre 20 yard. Nonostante la pressione, Carr ha finalmente mantenuto la calma ed evitato di forzare azioni delle quali poi si sarebbe pentito. Ha controllato bene dell’huddle, e nonostante qualche lieve difetto nel non aver aggiustato uno schema nel quale ha ceduto la palla a Murray nonostante la linea di destra fosse già collassata allo snap, la sua prestazione di può descrivere con una sola parola: PERFETTO
VOTO: A+

RUNNING BACKS
Finalmente si può gridare a pieni polmoni: il Running Game è vivo! Latavius Murray non avrà messo su dei gran numeri (ricordate comunque che aveva davanti la ottava miglior rushing defense della lega con i due Smith in salute), ma la sua presenza, ha permesso che la pressione sulle spalle del rookie QB calasse drasticamente.
Durante la partita, il RB da UFC ha fatto 76 yard su 23 carry, con una portata media di 3.3 yard.
Visto nell’ottica giusta però, se togliamo tutte quelle 7 corse al centro prevedibilissime (chiamate da Olson solo per bruciare secondi sul cronometro), le media sarebbe stata parecchio più alta. La maggior parte delle volte, sono state proprio le sue corse a garantire continuità nella marcia verso la goal line avversaria, ottenendo come vantaggio numero uno, quello di affrontare dei terzi down corti, e non i soliti 3&10 o 3&11 cui siamo abituati a vedere quando a portar palla sono McFadden o Jones-Drew.
Parlando del diavolo, sono felice che Darren McFadden sia stato sotto utilizzato e che MJD non abbia neanche visto il campo se non in uno snap, e spero che questa stessa strategia venga applicata ad ogni singola partita da qui a fine stagione
VOTO: B+

WIDE RECEIVERS E TIGHT END
Ci sono volute 13 partite ma alla fine, un qualcuno con cui Carr ha sviluppato una certa affinità e una certa chimica è saltato fuori: Mychal Rivera.
Il giovane TE, al suo secondo anno da Pro, ha mostrato grosse capacità atletiche, e se durante la stagione tutto il Receiving Corp era colpevole di non riuscire mai a creare un minimo di separazione, finalmente in questo incontro lui si è discostato dalla solita mediocrità. Anche le stat non mentono: 7 catch per ben 109 yard e un TD, con una media di ricezione di oltre 15 yard e una prestazione eccellente (ogni volta che Carr gli lanciava la palla, Rivera non se la lasciava scappare).
Ad abbassare tuttavia quel A+ che avrei dato al #81, c’è il restante mucchio di ricevitori. Se il prodotto di Tennessee in più di un occasione è stata la ragione per cui la catena veniva mossa in avanti, ci sono stati elementi che invece facevano di tutto per portarla indietro, e ovviamente sto parlando di Andre Holmes. Nonostante sia stato mirato diverse volte, il ricevitore da 6’5″ ha portato a casa solo due prese, ma la pecca più grande è stato l’ennesimo Pass Interference stagionale, fatto sempre nei momenti meno opportuni.
VOTO: B+

OFFENSIVE LINE
I 5 ragazzoni questa volta hanno fatto il loro sporco lavoro, e lo hanno fatto egregiamente sotto alcuni punti di vista. La Pass Protection è stata eccellente; come già detto prima, Carr ha avuto tutto il tempo del mondo per tirare, e questo grazie ad un pieno controllo della linea di scrimmage quando il QB si apprestava a cercare i suoi ricevitori liberi. Nonostante le grosse difficoltà, hanno retto nei momenti giusti e regalato al rookie ben 3 TD.
Rivolgendo lo sguardo al Run Blocking invece, non si può certo dire che la loro prestazione sia stata di alti livelli: molto spesso, soprattutto verso la fine, il running game è entrato in stallo riuscendo a guadagnare solo una manciata di yard. Per quanto Murray sia buono nel fare i cut, c’è comunque bisogno di un buco per passare, perché senza di quello, l’azione muore sul nascere.
Due sono i nomi che vale la pena analizzare per due ragioni diametralmente opposte. Il primo è Donald Penn, LT, che ha giocato in maniera impeccabile. Oltre ad aver completamente estromesso dalla partita Aldon Smith, il primo TD che ha portato i Raiders in vantaggio è stato preso proprio da lui (con grande gesto di atleticità visto che Carr ha tirato un po’ troppo basso), e una volta assicurata la palla, si è fatto placcare sulla Goal Line per cadere goffamente in Endzone, per poter andare a festeggiare con un salto dentro la Black Hole.
Il secondo nome invece è quello di Austin Howard, che rispetto a Penn è stato ripetutamente battuto dalla linea avversaria e che inoltre si è mostrato anche parecchio indisciplinato, macchiandosi di Unnecessary Roughness nel primo drive della partita.
VOTO: A

DIFENSIVE LINE
Dopo essere stata dominata durante la partita contro i Rams, finalmente la D-Line si è presa la sua rivincita personale. Da sola ha messo su Keapernick una enorme pressione che per più volte si è tradotto con un sack.
La Pass Rush è stata sicuramente una delle migliori della stagione, con Benson Mayowa che si porta a casa il suo primo sack da Raider, e Antonio Smith che ne mette a segno ben 2 sfruttando le debolezze della O-Line avversaria, mancante sia di starter RT che LG. Se il controllo dei Passaggi è stato ottimo, visto che è stato concesso solo un TD agli avversari, contro la corsa nemica non sono stati capaci di fare molto.
Le yard concesse sono state solo 97, ma questo perché, essendo in svantaggio di due possessi, i 9ers erano obbligati a lanciare e non a correre. Quando la partita era ancora in parità, sia Frank Gore che Keap stasso hanno fatto quello che hanno voluto. Il RB over 30 ha ottenuto uno yard per carrie di ben 5.3, mentre il QB di ben 8.7, ed è stato proprio questo mix di corse a portare la squadra ospite, sia alla fine del secondo quarto che all’inizio del terzo, a portata di field goal.
Nel complesso la loro rimane comunque un ottima prestazione, serve solo più costanza.
VOTO: A

LINEBACKERS
Il cuore di questa difesa sono stati proprio loro tre: Mack, Moore e Burris.
Khalil Mack si è lasciato alle spalle la brutta partita contro St. Louis ed è arrivato contro i 49ers per dimostrare di valere quel quinto overall speso per portarlo tra le mura del Coliseum. Nonostante la O-Line avversaria cercasse in tutti i modi di tagliarlo fuori (placcandolo come al solito illegalmente per evitare che raggiungesse il loro prezioso QB da 100 milioni di dollari), il rookie da Buffalo non ha concesso un attimo di respiro. Sono ben 2 i sack conquistati, e sarebbero stati 3 se il secondario non si fosse macchiato di un Illegal Contact che lo ha vanificato.
Sio Moore dall’altra parte è pura energia sul campo. Il suo contributo sul Pass Rush è stato evidente, ma se per il 90% della partita ha giocato bene, ci sono state diverse occasioni in cui ha mostrato i suoi limiti. La prima è stata nell’unico TD degli avversari, dove ha completamente mancato la coverage (probabilmente perché non si è accorto che Miller in quell’azione era un uomo legale), mentre la seconda è stata sempre in una pessima copertura di Boldin contro il quale però non aveva alcuna possibilità.
Miles Burris ha anch’esso giocato una buona partita. Al contrario di Moore le sue coverage non hanno portato a grossi guadagni, e nonostante continui nella sua improvvisazione di MLB, questa volta non ha fatto danni e si è guadagnato il suo stipendio.
VOTO: A

DEFENSIVE BACKS
Se Colin Keapernick ha subito così tanti sack, è perché la linea aveva modo di raggiungerlo, e se aveva modo di raggiungerlo, vuol dire che nessuno dei suoi ricevitori era libero.
Il lavoro fatto dal secondario è stato quasi perfetto. Sia Brandian Ross che Charles Woodson hanno trovato un intercetto (il primo al primissimo lancio del QB, e l’ultimo all’ultimo), con il veterano che raggiunge quota 59, risultando il giocatore ancora attivo con più INT in carriera.
Per quanto riguarda i Cornerback ci sono stati molti alti e qualche basso, ma nel complesso, hanno fatto il loro sporco lavoro. Da una parte abbiamo avuto Terrell Brown, che ha difeso un passaggio, ma che è stato anche vittima di una chiamata arbitrale di Pass Interference che ancora adesso mi stona abbastanza. Il secondo invece è D.J. Hayden, anche lui  gran protagonista, con coperture efficaci che non hanno concesso troppo terreno all’avversario.
Ad occupare il ruolo di nickel back c’è stato T.J. Carrie, che quando non ritornava Punt o KickOff, si occupava del terzo ricevitore uscendone la maggior parte delle volte vittorioso.
Senza dubbio una delle partite meglio giocate da tutti i backs, molto superiore rispetto all’ultima.
VOTO: A

COACHING STAFF
Per una volta non ho niente da obbiettare sul come questa partita è stata chiamata, quindi in questa sezione ci saranno soltanto lodi.
Tony Sparano ha fatto un lavoro immenso nel rendere nuovamente competitiva una squadra uscente da una grossa umiliazione. Contrariamente a quanto visto contro i Rams, stavolta è stato evidente che alla base esisteva un piano per portare a casa la W, e Sparano lo ha seguito alla perfezione. Secondo me, se Sparano riuscisse a mostrare questo risultato fino alla fine, dando una idea di continuità nelle prestazioni di alto livello, potrebbe teoricamente tenere quel posto di HC. Sta a lui evitare disfatte e mostrare che può ancora essere un Coach di rilievo nella lega.
Greg Olson ha chiamato una partita splendida. Dopo settimane di flop dopo flop, l’inventiva messa dentro (escluse le troppo prevedibili corse centrali che poi sono state sapientemente abbandonate), ha potuto dare una chance in tutti i drive. Quando qualcosa entrava in stallo era palesemente colpa dei giocatori e non sua, quindi tanto di cappello all’OC.
Jason Tarver è probabilmente l’unico che ha una possibilità concreta di essere mantenuto dopo l’arrivo del nuovo HC. Da quando Dennis Allen ha tolto la sua impronta, eccezion fatta per la St. Louis, la difesa, cui nessuno ha dato mai credito per via del poco talento, ha sempre dato all’attacco un occasione per vincere le partite. Se riesce a dimostrare anche lui la costanza che manca alla squadra, per il DC il Black Monday potrebbe riservare una gradita sorpresa.
VOTO: A

Questa partita è andata, e adesso un altro grosso ostacolo si pone davanti: i Kansas City Chiefs all’Arrowhead Stadium. Nonostante la vittoria già ottenuta contro di loro, questa scontro rimane un punto interrogativo. Essendo arrabbiati per essere usciti sconfitti contro Arizona, e potendo contare su una fan base rumorosissima, potrebbero dar del filo da torcere ai Silver&Black, ma se il livello dovesse (speriamo) essere pari a quello contro i 9ers, allora ci sarà un minimo di sfida.