San Francisco 49ers Week #17: vs Arizona Cardinals Recap

I 49ers hanno chiuso la propria stagione battendo i Cardinals per 20-17, consolidando il terzo posto nella classifica della NFC West con un record di 8W-8L e assicurandosi, così, la 15a pick assoluta nel draft 2015.
Quella contro Arizona verrà ricordata per essere stata l’ultima partita che ha visto Jim Harbaugh come capo allenatore. Dopo quattro anni alla guida della squadra, tre NFC Championships giocati, un’apparizione al Super Bowl XLVII, un record di 44W-19L-1T pari a 0.698 (il quinto miglior record nella storia della NFL per un allenatore) e con un anno ancora di contratto, le strade tra il coach e i 49ers si separano, le insanabili divergenze caratteriali e gestionali tra lui e il front office hanno portato ad un esito che i tifosi faticano a capire e ancor più a digerire. È stata l’ultima partita in red & gold anche per molti giocatori, dei ventiquattro in scadenza di contratto, tra i quali spiccano Gore, Crabtree, Iupati, Culliver e Cox, non si sa chi verrà confermato, e all’incertezza sul futuro di Vernon Davis e Ahmad Brooks, possibili sacrificati per motivi di salary cap, si aggiunge la voce di un imminente annuncio di Justin Smith riguardo il suo ritiro dopo sedici stagioni da pro. Per San Francisco si chiude un’era e se ne apre un’altra ricca di punti interrogativi, la paura di tornare ai risultati delle gestioni fallimentari di Erickson, Nolan e Singletary è tanta.
La partita è stata divertente e combattuta, Arizona, nonostante fosse già qualificata per i playoffs, è scesa in campo con l’intento di vincere sperando in un passo falso, non verificatosi, di Seattle, in modo da saltare la wild card e accedere direttamente al divisional, mentre San Francisco voleva a tutti i costi congedarsi dal proprio pubblico con una vittoria e chiudere con un record non negativo. L’inizio è scoppiettante, Arizona si porta sul 7-0 nel primo drive della partita grazie ad un touchdown di Floyd, su lancio di Lindley, e trasformato da Catanzaro, San Francisco pareggia subito dopo grazie ad un touchdown di 76 yards di Boldin, servito da Kaepernick, e all’extra-point di Dawson. Il kicker dei 49ers mette altri sei punti sul tabellone con due field-goal, di cui uno dalle 53 yards, nel secondo quarto per il provvisorio 13-7, ma i Cardinals prima accorciano con un field-goal di Catanzaro, 13-10, e poi, allo scadere della frazione si portano in vantaggio, sul 17-13, grazie al secondo touchdown personale di Floyd e al successivo extra-point di Catanzaro. Nella seconda parte del match il ritmo cala, le notizie provenienti da Seattle convincono i Cardinals a non rischiare inutili infortuni, i 49ers trovano nel running game, grazie ad un eccellente Gore e agli scrambles di Kaepernick, il modo per avere la meglio della difesa avversaria. Alla fine del terzo quarto i Niners segnano il touchdown del sorpasso, e del definitivo 20-17, con Bruce Miller “pescato” in endzone da Kaepernick. L’ultima frazione vede le difese avere la meglio sugli attacchi avversari, Arizona però, dopo il two minutes warning ha in mano la palla e il tempo per arrivare, per lo meno, ad impattare il risultato ma un intercetto, il terzo della partita subìto da Lindey, della safety Dahl, che immediatamente dopo regalerà il pallone ad Harbaugh, mette fine all’incontro.
Vittoria si voleva e vittoria è stata, ma il gusto che ha lasciato in bocca non è come quello delle altre 43 conquistate in questi ultimi quattro anni.
Ci mancherai Jim.

I migliori:
Frank Gore: una leggenda. Con le 144 yards conquistate contro i Cardinals ha superato per l’ottava volta in dieci stagioni le 1000 yards su corsa, diventando il ventesimo runningback nella storia della NFL a raggiungere quota 11000. Nonostante abbia superato i 31 anni e sia in scadenza di contratto le probabilità di rivederlo per un altra stagione a San Francisco, dopo un finale di stagione eccellente, ci sono tutte.

Anquan Boldin: due sole ricezioni per lui, ma ben 81 yards e un touchdown. Supera le 1000 yards su ricezione per il secondo anno consecutivo.

Kaepernick: così come contro i Chargers ha mostrato di essere un ottimo mobile quarterback. I difensori avversari hanno fatto fatica a contenere i suoi scrambles. Si spera che il nuovo HC sfrutti al meglio le sue caratteristiche, un Kaepernick in versione 2012/2013 potrebbe essere l’arma in più per il 2015, incrociamo le dita.

Whiloite: nove tackles e un intercetto per lui, il migliore del reparto difensivo. Ha avuto, per tutta la stagione, il duro compito di sostituire Bowman è ci è riuscito egregiamente. Essendo un RFA la sua conferma è cosa praticamente certa.