Super Bowl XLIX: Con le torri non si fanno le diagonali
Spesso si sente dire che il football è come una guerra, altre volte, forse più saggiamente, ci si ricorda che il football assomiglia in maniera quasi inquietante agli scacchi.
Conoscere i propri “pezzi”, organizzarsi in base a quelli dell’avversario, occupare i punti cardine del campo, dello spazio di gioco, scegliere cosa fare sapendo “leggere nel futuro” della ricaduta a catena della propria decisione. Occorre essere freddi, abili calcolatori, ma non solo, occorre rendersi conto che tutto quello che si calcola deve essere rapportato alla logica del rischio/guadagno
Ieri sera, durante il Super Bowl, abbiamo avuto tanti esempi di quello che significa tutto questo, ma in particolar modo uno, che in buona sostanza è valsa a vittoria.
Ricapitolando molto brevemente: sul 28-24 per New England, un veloce drive offensivo segnato da una grande corsa di Lynch ed una presa a dir poco fortunosa di Kearse portano ad un 1&Goal dalle5 yard. La prima corsa di Lynch porta Seattle a 26 secondi dal termine sulla linea della yarda. Lo schieramento successivo della squadra di New England è quello che punta a non farsi fare una corsa da Lynch, uno dei migliori rusher della lega.
Qui Pete Carroll ha il dilemma della partita: come giocare questo secondo down, importantissimo, tenendo conto che ci potrebbero essere altri due snap offensivi ma che ci sono solo 26 secondi per giocarli. Il dilemma poi si sposta al tipo di giocata: una corsa potrebbe essere efficace, ma New England (fig.1) schiera sette uomini per evitare corse centrali, seuna rush non funzionasse, il tempo peraltro non si fermerebbe.
Il tentativo di passaggio può essere una soluzione vantaggiosa perchè in caso di incompleto il cronometro si ferma e c’è una grande parte dello schieramento che rimane vuota.
Carroll è uno che non si tira indietro quando si tratta di giochi per ingannare gli avversari, ma occorre essere freddi nel fare queste scelte, estremamente freddi perchè ci si gioca il Super Bowl. Carroll in questa post season è stato aiutato da una difesa ottima e da alcune situazioi di trick, specialmente con Green Bay. La soluzione che meno ci si può aspettare è quella che potrebbe incoronare Pete il re degli strateghi, davanti a Bill Belichick, conosciuto anch’esso per essere uno di quelli che con le giocate particolari, inusuali, ci ha sguazzato per anni. Così Carroll organizza un gioco che svia l’attenzione della spy spostando Lynch sul lato sinistro, il matchup 2v2 sulla destra dello schieramento non viene sfruttato con contromovimenti per rimanere in zona di poco traffico, si va per il centro, dove c’è più traffico.
Il Coach di Seattle, a mio avviso, ha perso la freddezza: il calcolo dei costi e dei benefici è stato inficiato da un fattore personale, ovvero la Gloria di “vincere” il Super Bowl con una giocata impossibile, facendo finta di non vedere con che personale si è in campo: una slant in goal line. Chiamata che, secondo me, è una delle più assurde mai viste.
Con le torri non si fanno le diagonali. Con i pedoni non si fanno le L.
Con le slant non si vincono i Super Bowl.
Peccato, perchè a volte basta osservare i ragazzi che si stanno battendo per te, per capire che il guizzo del campione vale più del disegno intelligente del coach. E ve lo dice uno che con Green Bay, di disegni cervellotici dei coach ne ha viste a piene mani. Marshawn Lynch a fine gara ha difeso l’operato di Carroll dicendo di non essere scocciato per la decisione del coach, ed è normale, perchè si vince con la squadra e si perde con la squadra, e questo secondo me deve valere anche per il coach, ho l’impressione che, nella testa del buon Pete sia risuonato per un attimo di troppo la parola “Io”.
Non so davvero cosa pensare…era chiaro che volesse sorprendere la difesa dei Patriots…ma perché con un lancio del genere??onestamente neanche io mi aspettavo una corsa di Lynch perché troppo scontata,più che altro mi aspettavo la read option con Wilson che entrava personalmente in endzone…
la difesa non è stata affatto sorpresa, anzi forse se l’aspettava pure (lettura perfetta infatti) forse perchè aveva studiato l’avversario e ho letto che quella è stata infatti una tendenza di Seattle per tutta la stagione, e anche la precedente…ma non seguendo gli Hawks non posso confermare questo…
Certo è che se hai un down solo è un conto…ma tre…
A volte poi, può essere scontato, ma se un gioco è vincente lo fai e lo rifai finchè non ti fermano…in casi come questo poteva esserlo anche il pass ma tra i due vai sul sicuro, almeno al 1° down, non corri rischi…
Uno scramble di Wilson anzi poteva essere una mossa a sorpresa, ma vuoi che i Pats non fossero pronti anche per quello? Lì non era questione di pronti o non pronti, lì dovevi andare per la soluzone di maggior chance di successo e minor rischio, quindi dritto per dritto…almeno al primo down…e anche al secondo avendo TO…
Io penso come te Andrea che in una situazione del genere la difesa abbia le armi per reagire a qualsiasi soluzione. Detto questo a me sembra interessante la soluzione pass. Ma la deve ricevere in una piazza e laterale. Perchè se la manchi o la defletti, hanno solo mezzo campo per intercettarla. Se la pigli prima della goal line esci dal campo e fermi il cronometro. Altrimenti BeastMode e vaffanculo
Certo che la soluzione pass era interessante e infatti non mi sento criticare a fondo Carroll..quello che critico è il fatto che una slant a 50 cm dalla endzone è la soluzione più suicida che ci possa essere…
il discorso è che se hai nel roster marshawn lynch (eventualmente anche wilson) hai il dovere di correre…non è che se hai maradona in squadra fai tirare il rigore al piedi di ghisa solo perchè è una mossa che tutto il mondo non si aspetterebbe…i tifosi dei packers si lamentavano anche a ragione delle scelte di mccarthy ma qui signori miei abbiamo travalicato il limite della decenza imho
c’è sia un discorso tattico che di personale…se hai in squadra Bryant o Megatron puoi anche fare un pass in un corner della end zone che se non lo piglia lui lassù in alto non lo piglia nessuno…perdi poco tempo se incompleto e vai col prossimo down. Ma tatticamente l’UNICA cosa che NON devi fare in quella situazione è perdere palla e o sei Dan Marino o non andrai MAI a passare nel mezzo, nel traffico in una slant,..tutt’al più ti concedo, se vuoi andare nel mezzo, puoi fare un pass nel back della EZ. anche lì o la piglia il tuo compagno o nessuno…Ma se hai TO a disposizione…non so come fosse il conto…con 22 secondi o quanti erano almeno un tentativo di corsa cazzo se lo fai se hai in squadra un trattorone come Lynch…ben detto, Beast Mode e vaffanculo..:-)
à una visione semplicistica paragonarlo a un rigore. Il football è complesso, e se dai indizi che farai una cosa, stai sicuro che non riuscirÃ
…secondo me Carroll ha copiato il miglior Garrett 😛
Guarda faccio un esempio ancora più banale, é come chiedere l’aiuto del pubblico da Gerry Scotti, l’esito é del 99% ma tu poi fai di testa tua e sbagli…può essere vero anche il contrario, il football alla fine é un gioco estremamente semplice che spesso viene complicato senza motivo. Altro punto: Devi fare i conti con ciò che hai, se hai Lynch lì vorrei, se ha manning o rodgers puoi considerare di lanciare
*corri
A posteriori la scelta non è del tutto sbagliata, in caso di incompleto avrebbero corso eventualmente chiamato TO e giocarsi il 4 down, con la corsa fermata devi chiamare TO e lanciare per forza al terzo e magari correre al 4. Piu che altro giocarti una slant è stato da suicidio ma gran giocata la fa Butler che aveva capito tutto
boh raga, per me a posteriori rimane solo il fatto che quella chiamata è una cagata pazzesca,sulle uniche modalità di lancio mi pare che anche qui la massa la pensi allo stesso modo, per cui situazione prevedibile quanto una corsa…qui si ritorna al punto di partenza, sulle corse hai lynch e puoi sfruttare anche una finta su di lui e farla portare a wilson(quindi le probabilità aumentano di molto), sui lanci non hai ricevitori per sfruttare eventuali mismatch…concordo con lo scritto che l’unica spiegazione sia da ricercare nell’ego di carroll, sbattere in faccia al collega e al mondo la vittoria con un’azione a cui non penserebbe nessuno,neanche pierino…o meglio, nessuno tranne appunto belichick…se vuoi mettere qualcuno nel sacco è meglio assicurarsi che non sia più furbo di te