General Manager Per Un Giorno: Dallas Cowboys Draft 2015
General Manager per un giorno è una rubrica ideata da Endzone, in cui gli Insider di ogni squadra si mettono nei panni del GM e provano a fare la chiamata al momento di dover scegliere il o i giocatori nel primo round, anche se quì, tuttavia, con i Buffalo Bills il discorso cambia un p’ visto che il loro pick è direttamente al secondo round. Ciò che vedrete in questi articoli, sono diversi scenari assolutamente verosimili, messi in ordine da quello ideale (che potremmo paragonare al piano A), a quelli sempre meno entusiasmanti (piano B e piano C). Ovviamente in questi scenari è l’insider a fare la scelta del pick, quindi il risultato varierà a seconda delle varie preferenze. C’è da aggiungere inoltre che le scelte stanno avvenendo prima della Free Agency, quindi potrebbero cambiare drasticamente nel caso tale need fosse riempito da un nuovo acquisto. Se siete d’accordo con noi, oppure se siete di un’altra opinione, fatecelo sapere nei commenti!
Oggi, almeno per gioco, ho la possibilità di esaudire uno dei sogni più grandi di ogni tifoso dei Cowboys: sedermi sulla sedia del Proprietario, Presidente e General Manager, Jerry Jones, e sostituirlo in sede di Draft. Se da una parte fare scelte peggiori delle sue (esclusa la lungimiranza sulla OL, si intende) sarà complicato, dall’altra la “follia” dimostrata negli anni dal Big One delle stelle texane mi metterà sicuramente in salvo da possibili strafalcioni.
Primo Scenario: Trae Waynes, DB, Michigan St.
Con Morris Claiborne ancora in infermeria e prossimo all’intervento chirurgico al tendine rotuleo (fattore che lo fa essere in dubbio per i prossimi training camp) ed essendo ancora in fase di trattativa con Brandon Carr per la ristrutturazione del proprio contratto da 12.7 milioni di $, i Cowboys dovrebbero puntare assolutamente su un DB.
Trae Waynes, che da molti è considerato il miglior DB del prossimo draft, potrebbe essere una papabile scelta di Jets, Rams, Dolphins e Chargers. Tuttavia, essendo queste squadre in emergenza in altri ruoli, rispettivamente QB, OT/QB, OT/WR e DT, forse l’ex-Spartan potrebbe scendere fino alla scelta 27 in possesso dei Cowboys.
Uomo più che adatto alla man-to-man, specialista della bump-and-run e difensore atleticamente molto dotato, e per questa ragione in grado di coprire in maniera eccellente in profondità, Waynes non ha solo le potenzialità per adattarsi a moltissimi sistemi di difesa della NFL, ma ha anche dalla sua il carattere di chi non vuole mai farsi battere. Nelle due ultime stagioni collegiali il ragazzone ha concesso solo 2 TD agli avversari e non c’è dubbio sul fatto che potrebbe essere una pedina importante per il futuro difensivo dei Cowboys.
Secondo Scenario: Shane Ray, DE, Missouri
Qualora Waynes non dovesse arrivare al 27esimo pick del draft, la mia seconda scelta ricadrebbe su un DE. La ragione è semplicemente da rimandare al fatto che, per quanto il livello della DL di Dallas sia costantemente cresciuto nel corso della stagione, il reparto dei DE non è ancora elitario.
Fermamente convinto del fatto che Leonard Williams, DE da UFC, sarà scelto dai Titans al secondo pick del primo giro, il sogno diverrebbe mettere le mani su Shane Ray. Faccio questo nome perché, anche se Ray potrebbe essere selezionato tra il pick 3 e il pick 7 da una tra Jaguars, Raiders, Redskins e Bears, credo che anche per queste squadre le priorità siano altre e, più precisamente, OLB, WR, OL e OLB.
Ray è un giocatore a cui guardo per la sua estrema poliedricità. Nato per giocare la 4-3 (lato destro), il ragazzo è in grado di coprire diversi package anche sulla 3-4 e si adatta molto bene a diversi stili di gioco. Ray mi ha conquistato negli anni di college grazie alla sua impressionante voglia di giocare ogni snap come se fosse l’ultimo della sua vita. Dotato di un’incredibile esplosività rispetto al suo peso (111 kg), credo che sia il tocco di aggressività che manca ad una prima linea difensiva che ha ancora molti aspetti da perfezionare.
Terzo Scenario: Melvin Gordon, RB, Wisconsin
Ebbene si, la mia terza scelta sarebbe un Runningback. Che poi, diciamola tutta, a fronte della situazione attuale sarebbe potuta essere la prima. Un RB diverrebbe fondamentale nel caso in cui la situazione dopo-Murray (ormai praticamente certa) non si stabilizzasse. Le voci di un possibile Adrian Peterson in casco stellato sono troppo poco per non preoccuparsi della solidità di un gioco di corsa che, DEVE essere molto produttivo! E non solo per il grande lavoro che può fare la nostra OL, ma anche e soprattutto perché, ormai è chiaro, Romo necessita di supporto terreno per rendere al massimo via cielo.
Secondo me sia Todd Gurley che Melvin Gordon potrebbero arrivare al 27esimo giro. Allora perché non il primo? Prima di tutto perché credo che sarà draftato dai Ravens, che possiedono il pick 26 e, in secondo luogo, perché non sarei convinto, proprio in virtù della necessità di trovare una sicurezza in questo ruolo, di mettere sotto contratto un giocatore che ha una storia di infortuni come la sua.
Tornando a Gordon, è un giocatore molto fisico che credo potrebbe dare (e mi piacerebbe che desse) un nuovo volto all’offense dei Cowboys. Un RB come lui, capace di grande esplosività nelle prime 20 yard, potrebbe sfruttare al meglio le grandi doti della OL in termini di apertura degli spazi. Gordon è un RB con grandi doti in campo aperto e, anche se è certo che non scarterà i difensori della NFL con la stessa facilità di quelli NCAA, non mi dispiacerebbe vederlo correre qualche big play e spezzare in due qualche partita.
Non posso negare che mi preoccupi un po’ quella sua ben nota tendenza al fumble che ha mostrato nelle ultime partite collegiali. Allo stesso modo, sono ben consapevole che avrà da lavorare sulla sua capacità di bloccare per il proprio QB. Detto questo, però, ho sempre pensato di lui che sia uno di quei giocatori vogliosi di migliorarsi con costanza e la sua recentemente accresciuta capacità di ricezione della palla, oltre ad essere molto gradita, mi conferma quanto detto. Se ben allenato, potrebbe avere modo di completarsi e diventare un giocatore importante.
Simone Mingoli