Patriots: che offseason aspettarci?
L’off-season dei campioni in carica inizia con ancora nell’aria i coriandoli dei festeggiamenti caduti dal cielo dell’Arizona per il titolo numero 4 nella storia della franchigia con sede a Foxborough, Massachussets.
Una delle fortune possiamo dire, che ha contribuito in maniera decisiva alla conquista del titolo è stata, a differenza della stagione precedente, la scarsa quantità di infortuni rilevanti, che ha permesso a coach Bill Belichick di arrivare a giocarsi il Bowl con quasi tutti i titolari in campo.
Certo, l’assenza di Ridley è stata pesante anche se tamponata dal ritorno di Blount dopo una breve parentesi a Pittsburgh; ma ancora più grave poteva essere la perdita di Jerod Mayo, linebacker che per il secondo anno di fila dopo aver disputato una manciata di gare ha dovuto sedersi in panca e guardare i compagni per tutta la stagione.
L’assenza di Mayo infatti ha costretto Belichick a rivedere la sua difesa, giocando cover 1 e man coverage con in campo il duo Hightower – Collins che ha davvero fatto vedere cose egregie soprattutto calcolando la loro giovane età senza perciò far sentire la mancanza del veterano.
Cosa aspettarci ora? quali sono le mosse per rimanere competitivi e magari ripetersi?
New England ha sempre avuto dalla sua parte la forza di rendere grandi giocatori sulla carta mediocri, basti pensare al fatto che nella scorsa off-season Julian Edelman ha avuto pochissime offerte e poche superavano il milione annuo, mentre quest’anno si è parlato di vero e proprio “go-to guy” dei Pats con la famosa “legion of doom” di Seattle che non ha trovato risposte al numero 11 in maglia Patriots per tutto il super bowl.
Partiamo dunque da quello che sappiamo :
Il famigerato franchise tag è stato assegnato al kicker Stephen Gostkowski, che frutta al giocatore 4,60 milioni scarsi per la prossima stagione.
Questa mossa ha fatto alzare un polverone visto che molti davano per scontato il tag alla free safety Devin McCourty; segno di divorzio?
Assolutamente no!
Scelto al 1st round nel draft 2010, McCourty è diventato quello che coach Belichick chiama “un quarterback della difesa” capace di guidare i suoi e di essere un leader in campo e fuori.
Proprio dopo aver reso noto da parte dei Patriots l’intenzione di non voler accettare l’opzione su Vince Wilfork, e di poter quindi ipoteticamente perdere il veterano nella free agency, è diventato ancor più urgente mantenere il leader della difesa in casa.
Nella notte di domenica, subito dopo una telefonata tra il coach e Devin, dove McCourty ringrazia Belichick per gli splendidi anni e gli augura il meglio per il futuro, ecco che arriva al fotofinish la proposta dei Patriots; 5 anni per 47.5 milioni di dollari di cui circa la metà garantiti e il giocatore accetta, lasciando a bocca asciutta Giants, Titans, Jaguars ma soprattutto Eagles che sembra fossero la destinazione scelta da Devin stesso.
L’altra pedina fondamentale per mantenere una difesa di livello è Darrelle Revis; anche con lui come con Wilfork, i Patriots rinunciano all’opzione per il secondo anno, nel suo caso di circa 20 milioni, per cercare di ristrutturare il contratto e legarlo a lungo termine alla causa dei Patriots.
Ma chi sono i free agents di questa stagione per New England?
Tra i molti nomi che si affacciano al mercato del miglior offerente spicca il duo di runningbacks Stevan Ridley e Shane Vereen; Ridley, reduce dall’infortunio come abbiamo detto poco sopra, credo sia il più indicato ad abbandonare la nave.
Qualche problema di fumbles, insieme all’emergere di giovani come Jonas Grey, Tyler Gaffney (prodotto da Stanford rubato ai Panthers che ha saltato la scorsa season per infortunio) e alla sempre elevata produzione di LeGarrette Blount ormai perfettamente integrato negli schemi, fanno si che Ridley sia un ottimo giocatore ma a mio avviso sacrificabile, calcolando eventualmente anche l’ottima classe di backs al draft 2015.
Discorso diverso invece per Vereen, che ha dichiarato di cercare 5 milioni annui, che è davvero una sorta di tuttofare; molto utile nei giochi lateral, screen ed in generale nelle situazioni di ricezione, Shane regala la versatilità che Belichick desidera nei suoi e a mio avviso sarebbe una brutta perdita per la produzione offensiva soprattutto contro difese arcigne che arrivano in fretta al QB.
Tra i probabili “suitors” di Vereen ci sarebbero i Jets che hanno dichiarato di essere interessati in caso di cessione di Powell.
Jonathan Casillas e Akeem Ayers, arrivati a stagione in corso, si sono rivelati ottimi innesti soprattutto Ayers che per una parte di stagione ha sostituito Chandler Jones alla grande, ma non vedo la squadra fare grossi sforzi per rinnovarli, è anche vero che le cifre richieste nel loro caso non saranno astronomiche, ma se devo scegliere tra i 2 punto i miei denari su Ayers che potrebbe davvero ritagliarsi ancora un ruolo significativo.
Sealver Siliga, defensive tackle, a questo punto diventa obbligatorio rifirmarlo vista la dipartita di big Vince, mentre per la guardia Dan Connolly dopo un altra stagione positiva si corre concretamente il rischio di vederlo partire a meno che il giocatore decida di non richiedere cifre assurde.
Dalle altre franchigie potrebbe liberarsi materiale interessante per i Patriots; i Jets annunciano il taglio di Percy Harvin che si è detto più volte vicino ai Pats e dopo due stagioni sottotono il giocatore potrebbe scendere a compromessi pur di accettare una contender e qui l’affare potrebbe davvero farlo il team di Mr.Kraft.
Alcuni rumors legano il nome dei Patriots a wide receivers di non primissimo livello; oltre ad Harvin i nomi associati sono quelli di Brian Hartline in uscita da Miami, Cecil Shorts dopo l’esperienza a Jacksonville, che piace molto a Belichick e col quale i Pats avevano avuto intensi workouts anche privati l’anno del suo draft, ed Eddie Royal ormai ex Chargers.
Tendenzialmente in questo periodo dell’anno i Patriots non si esibiscono in firme prestigiose e quindi credo che la priorità del front office sia improntata sul trattenere Revis; il fatto di sentire questi rumors su ricevitori di medio livello mi fa pensare che uno tra Dobson e Amendola possa essere tagliato o ceduto, anche se Amendola nelle ultime gare e anche nel super bowl si è comportato molto bene mentre Dobson ormai è un fantasma ma non libererebbe minimamente cap mentre l’eventuale taglio di Amendola potrebbe fruttare qualcosina alle casse del team.
– Francesco “Goosy” –
Gran bell’analisi! Io spero molto nella riconferma di Revis ed Amendola che nella scorsa postseason ha fatto faville!
grazie Marco.
la penso come te, Revis è stato fondamentale e va tenuto; Amendola non è insostituibile ma era migliorato molto!