Curtis Lofton firma con gli Oakland Raiders

Seconda acquisizione (anche se contemporanea visto che erano entrambi in visita per tutto il giorno nel quartier generale dei Raiders) è Curtis Lofton, il “nuovo” MLB.

Dopo aver preso Malcolm Smith, arriva nuova depth ad un LB corp che la scorsa stagione è stato decimato dagli infortuni, e subito si delinea un quadro interessante. Curtis Lofton è il prototipo di MLB: nonostante arrivi da un 3-4 con i Saints (da cui è stato tagliato maggiormente per motivi di Cap Space che per demeriti), Lofton ha esperienza anche come MIKE in una 4-3 nei suoi primi anni ad Atlanta.
Curtis è conosciuto come “tackle machine”: questo titolo se lo è guadagnato diventando il leader tackler dei Saints in ogni singola stagione di permanenza, superando ogni anno i 120 (numero sconosciuto tra i Raiders da quando Tyvon Branch non ha più giocato tutte e 16 le partite), e rappresentando un run stopper sul quale poter fare affidamento.
Sono infatti le corse il forte di Lofton, perché dal punto di vista di coverage non è il meglio che c’è sulla piazza. Per questa grave mancanza, tale posto potrebbe essere conteso da Malcolm Smith, perché se dovesse riuscire la conversione di quest’ultimo a MIKE, tale qualità potrebbe risultare vitale (specie con Ellis e Williams davanti a pensare al running game).

Il contratto di Curtis Lofton prevede un ingaggio di 3 anni, con un guadagno di $18 milioni totali di cui 10 garantiti (tra i quali possiamo trovare lo stipendio del primo anno). Il contratto è proporzionato e ben strutturato (caricando la maggior parte dei soldi ora che sono disponibili), rendendo la spesa finale davvero esigua in modo da non pesare su quelli che saranno i futuri contratti di Carr e Mack.
Reggie McKenzie lo si può criticare in mille modi, ma fino ad ora non ha mai sbagliato la costruzione economica di alcun contratto. Chapeau GM.

Parere Personale: Torna a bomba la parola più usata durante la scorsa stagione: “MEH”. È vero che Lofton fa tantissimi tackle e che è stato l’unico lato positivo di una difesa dei Saints che ha fatto pietà dall’inizio alla fine della stagione, ma frugando tra le stats di PFF si può vedere che ha lisciato ben 22 tackle (terzo in questa indegna categoria, due spot sotto Miles Burris, il re del “missed tackle”). Stiamo parlando di un giocatore che è passato da elite nei Falcons e primi anni di Saints, a un avarage MLB nell’ultimo anno. Partendo dal presupposto che rimane un upgrade su Burris, se Curtis dovesse trovare la vecchia forma sarebbe un colpaccio, ma essendo questo improbabile, siamo di fronte ad un ennesimo gap stopper che rischia di avere un impatto simile a quello di Justin Tuck (irrilevante, per intenderci)
VOTO: C+