49ers: si ritira Chris Borland

Football “sicuro”, una delle parole d’ordine di questo periodo, con tutto quello che ne consegue in modifiche di regolamenti e punizione di colpi proibiti… poi ci si sveglia e si legge che dopo il ritiro inaspettato di Patrick Willis la scorsa settimana, stanotte il linebacker Chris Borland, che ha avuto una stagione da rookie a dir poco stellare, ha deciso di togliersi il paraspalle per l’ultima volta.

25 anni compiuti a dicembre, da Wisconsin, uno dei prodotti d’elite di Madison sin dal 2009 quando fu Big Ten Freshmean of The Year, fino al 2013 quando venne eletto All-American, si è laureato in storia, e con tutto il rispetto per altri giocatori che calcano la NFL, non è il solito buzzurro baciato da madre natura ovunque tranne che nel cervello: idee a quanto pare ne ha, e molto chiare sulla sua salute:

“Semplicemente in tutta onestà voglio fare ciò che è meglio per la mia salute. Da quello che ho studiato e quello che ho vissuto, non credo che valga la pena il rischio… Sono preoccupato che se si aspetta fino a quando si hanno sintomi, è troppo tardi… Ci sono molte incognite. Non posso affermare che ‘X’ accadrà. Voglio solo vivere una vita lunga e sana, e non voglio avere tutte le malattie neurologiche o morire più giovane di quello che altrimenti dovrei. “

Borland ha detto che non è stata una decisione facile, dato il suo successo lo scorso anno nella sua stagione da rookie

“Ho pensato a quello che avrei potuto realizzare nel football, ma per me personalmente, quando si legge su Mike Webster e Dave Duerson e Ray Easterling, leggere tutte queste storie ed essere il tipo di giocatore che voglio essere nel mondo del football che avrei dovuto prendere alcuni rischi che io come persona non voglio affrontare”

Borland ha dichiarato che durante il training camp del 2014 probabilmente subì una concussion, ma che continuò a lavorare per riuscire ad avere il posto a roster, e con esso la firma di un contratto quadriennale con tanto di bonus di ingresso di oltre 600.000 dollari. Con l’avanzare della stagione, si è detto più preoccupato per la questione, tanto da maturare questa sofferta decisione.

Tanto di cappello, ragazzo, ma ora andatelo a spiegare a Roger Goodell.