2015 Draft Class: Baltimore Ravens
Sabato si è concluso il draft, come ogni anno speranze e delusioni di tifosi, giudizi e previsioni degli addetti ai lavori riempiranno il vuoto dell’offseason fino a fine Giugno quando l’inizio della stagione vera con i training camp darà spazio ai verdetti del campo.
Per quanto riguarda i nostri Baltimore Ravens è stato un draft sostanzialmente molto positivo, tenuto conto che si sceglieva nella parte bassa del tabellone. Il draft con più giocatori d’attacco scelti in questi 20 anni.
A Ozzie e DeCosta diamo una bella A.
Vediamo nell’ordine le varie scelte con i relativi voti.
1° Giro: Breshad Perriman – WR Central Florida : B+
Per quasi tutti la pick più controversa. I Ravens avevano nel loro board 15 giocatori “draftabili” da primo giro, Perriman era l’ultimo di quella lista, Ozzie ha dichiarato nella conferenza stampa di giovedì notte che se Perriman fosse stato preso da qualcun altro avrebbe optato per una trade down.
Perriman è velocissimo, accreditato di un 4.22 sulle 40 yarde, non ha le mani di velluto: per molti analisti il drop rate del 14% in carriera al college è eccessivo. Ma è anche vero i drop stessi sono diminuiti anno dopo anno, e che in quello appena passato ha convertito tanti terzi e quarti down in un programma votato al running game. Lui a differenza del primo Torrey Smith (è il suo sostituto designato) riceve usando le mani e non il corpo, ha una stazza fisica decisamente superiore, 6.2 per 212 libbre, è più veloce e sa correre una varietà di tracce maggiore. Quindi un upgrade sicuramente rispetto all’ex Terps e con margini di miglioramento persino superiori. Se risolve i problemi dei drop, a detta di Bobby Engram (coach dei WRs) si tratta soprattutto di concentrazione, potrebbe essere il nuovo Julio Jones, il suo paragone naturale.
E’ anche figlio d’arte, suo papà Brett Perriman ha giocato 10 anni nell’NFL (Lions, Chiefs, Saints e Dolphins), quindi c’è anche il pedigree.
2° Giro N.55: Maxx Williams – TE Minnesota : A+
Ecco Ozzie con una delle sue magie. Trade up al secondo giro (Gli Arizona Cardinals ottengono il nostro 5° giro, si sale quindi dalla 58 alla 55) per precedere, dicono i ben informati ma forse si tratta solo di speculazioni, gli odiati arcirivali di Pittsburgh e pescare il miglior TE del draft di quest’anno.
Decisamente un prospetto da fine primo giro per ricoprire una need fondamentale vista la perdita di Owen Daniels in offseason e il futuro incerto di Dennis Pitta. Non velocissimo ma grande capacità di evitare i placcaggi saltando l’uomo, mani buonissime e più che discreto bloccatore, anche se in questo reparto ha margini di miglioramento. Corre benissimo le tracce.
Ha solo 21 anni, è passato ai Pro dopo una stagione da sophomore. Potrebbe essere il TE, se lo augurano tutti i tifosi dei Ravens, in grado di percorrere le tracce del grande Todd Heap.
3° Giro N.90: Carl Davis – DT Iowa : A-
Anche quì il miglior prospetto disponibile con la pick N. 90, per qualcuno era se non da primo almeno da secondo giro. Ozzie ama avere una DL con tanti uomini da poter ruotare in modo che siano sempre freschi, Davis che dichiara di voler far pentire tutti per essere stato scelto così in basso, non ha un gran motore, ma nemmeno Haloti Ngata ne era accreditato agli esordi, è un po incostante nel rendimento ma ha brillato al Senior Bowl, è pur sempre un 6-5″ da 320 libbre, ha anche una buona tecnica e sa usare le mani. Insomma non è il solito run stuffer. Se riesce ad essere consistente potrebbe diventare titolare già dalla prossima stagione. Insomma ha i numeri per far bene se non benissimo specie se con il lavoro migliora la sua consistenza in campo.
4° Giro N.122: Za’Darius Smith – DE Kentucky : B+
Il prossimo anno rischiamo di perdere (si spera vivamente di no ma è possibile) Courtney Upshaw, inoltre Pernell McPhee ha firmato per Chicago in offseason. Za’Darius Smith non ha certo le doti atletiche di Alvin Dupree, suo compagno di reparto a Kentucky, ma è ottimo nel sigillare i lati del campo nei giochi di corsa e ha discrete doti in fase di pass-rush sia all’esterno che all’interno della DL pur non essendo un 3-Tech classico. E’ molto motivato e anche il primo ad incitare i compagni di squadra, quindi potenziali doti di leadership.
Non ci si aspettano da lui 10-12 sack a stagione ma sicuramente può essere un lavoratore “oscuro” come lo era Jarret Johnson e come lo è adesso appunto Upshaw con un contributo maggiore in fase di pass-rush rispetto a quest’ultimo.
4° Giro N.125: Javorius (Buck) Allen – RB Southern California : A-
Il running back che serviva a Trestman. Perchè? Il primo Ray Rice e Matt Forte avevano/hanno una cosa in comune, ricevere il pallone nel backfield o subito oltre lo scrimmage in screen e macinare yarde dopo il passaggio. Buck Allen è un più che buono feature back/one-cut runner, sa anche bloccare bene nei giochi di passaggio. Non è certo il RB che trova i varchi impossibili o un north-south runner puro, o almeno non in questa fase della sua carriera. E’ un ottimo complemento per Lorenzo Taliaferro e Justin Forsett che hanno caratteristiche decisamente diverse. Di solito peschiamo bene i running back nei giri intermedi, ci sono i presupposti che sia così anche in questo caso.
4° Giro N.136 (compensatory pick): Tray Walker – CB Texas Southern : N/A
L’oggetto misterioso di questo draft. Difficile davvero scovare informazioni su questo prodotto di un piccolo programma di football. E’ stato visionato più volte durante le visite pre-draft ad Owning Mills e gli scout giurano che ha grandi doti, soprattuto come press CB ma c’è da “sgrossarlo”. Francamente è difficile dare un voto a questa pick, non avevamo necessità urgenti a cornerback (anche se probabilmente, se fosse stato disponibile Marcus Peters al primo giro, Ozzie non se lo sarebbe fatto sfuggire), per cui c’è tempo e modo di prendere un giocatore futuribile nel ruolo da sviluppare sperando che sia una steal clamorosa.
5° Giro N.171 (compensatory pick): Nick Boyle – TE Delaware : B-
Un’altra arma, in questo caso forse ancora da assemblare, nell’arsenale di Joe Flacco, il TE che più si è fatto notare al Senior Bowl. Buon bloccatore ma con necessità di lavorare per migliorare in ricezione e nel correre le tracce. Ha sufficienti doti fisiche. Un potenziale N.3 nella depth chart dietro Williams e Gillmore se malauguratamente Dennis Pitta non riuscisse a tornare a giocare nell’NFL.
5° Giro N.176 (compensatory pick): Robert Myers – G Tennessee State : C+
Guardia di 6-5 per 330 libbre. Buone doti fisiche, ha fatto molto bene nel piccolo college del Tennessee, mai concesso un sack e ha contribuito parecchio alle 1146 yarde stagionali del RB titolare, per la cronaca Tim Broughton. Certo bisogna valutare gli avversari che ha incontrato. Chiaramente da sviluppare tecnicamente, è molto grezzo, quindi lavoro per Juan Castillo. C’è però sicuramente potenziale.
6° Giro N.204 : Darren Waller – WR Georgia Tech : A-
L’A- quì è per il potenziale assurdo. Cosa può fare un ricevitore alto 6-6″ per 238 libbre in endzone? Sfracelli. Su un
pallone alto difficilmente troverebbe un cornerback in grado di contenerlo. Il problema è che a Georgia Tech correva solo tracce molto semplici, post/streak soprattutto, ed era limitato dalla triple option/flexbone offense . Le mani sono buone ma c’è da lavorare parecchio per farne un ricevitore completo che possa stare in campo più di qualche snap, ma il ruolo adesso è coperto e c’è tempo a disposizione. Il giocatore è davvero intrigante.