NFL Draft 2015: Arizona Cardinals recap
Stiamo parlando di una franchigia seria, non di dilettanti allo sbaraglio. La perdita di Antonio Cromartie in offseason aveva fatto balzare all’ordine del giorno l’acquisizione di un cornerback al Draft tenutosi il weekend scorso.
Invece Arizona ha accuratamente evitato il ruolo per tutti i tre giorni, attirandosi le ire di diversi analisti che già vedono la secondaria dei rossi, sbandare paurosamente. Di ieri, infine, è la notizia che Alfonzo Dennard, 25enne cornerback dei Patriots, è stato aggiunto al roster di Arizona, e sarà una delle valide opzioni a right corner assieme a Justin Bethel e Jerraud Powers. Fine dei discorsi.
Di seguito riportiamo una breve analisi delle prese di Arizona:
Round 1, Pick 24 (24) D.J. Humphries OT 6’5″ 307 Florida
DJ Humphries è un eccellente prospetto che pagherà le condizioni fisiche che lasciano qualche dubbio, con sette gare saltate in due anni. Braccia non proprio della lunghezza standard e peso forse non ideale, ma nelle gare al piano di sotto ha dato l’impressione che non ci fossero tutti questi problemi grazie ad un atteggiamento forte, costante, combattivo, ed un giocatore che seppur “magro” ma dimostrato potenza sufficiente ed abilità ad usare le sue dimensioni. Tuttavia per giungere a giocare in blindside occorrono libbre, e questo potrebbe in un certo senso cambiare gli equilibri di un giocatore atleticamente invidiabile. Jared Veldheer per ora occupa il lato cieco, e guardando lui, Humphries crescerà, sperando di poterne essere un ulteriore upgrade. Il macello a quarterback dell’anno scorso in casa Cardinals ha fatto scegliere per la protezione di un bene prezioso come Carson Palmer.
Round 2, Pick 26 (58) (from Ravens) Markus Golden DE 6’2″ 260 Missouri
Forse leggermente sottodimensionato, ma rapidissimo ad uscire dallo snap e con piedi altrettanto rapidi nelle movenze, sicuramente patirà i tackle elite ma con una buona velocità come la sua ed una capacità di eludere i blocchi, può diventare un serio problema per i QB avversari. La difesa 4-3 implementata con successo dai Cardinals dalla scorsa stagione potrebbe essere perfetta per questo ragazzo, ed il suo spirito da grande lavoratore, ne fa una scelta notevole per Arizona, secondo me.
Round 3, Pick 22 (86) David Johnson RB 6’1″ 224 Northern Iowa
Al terzo giro arriva un’altra pick importante per Arizona, che sceglie un giocatore apparso atleticamente eccellente, probabilmente nel complesso quello che ha fatto vedere più numeri alla Combine, mostrando velocità, agilità, cambio di direzione e potenza sufficiente per essere un discreto bloccatore. Fisico tosto, grosso, che può diventare un problema per i linebacker, anche perchè ha doti di pass catcher che lo possono rendere pericoloso fuori dal backfield, ed ha esperienza da ritornatore. A tutto questo però fanno da contraltare alcuni difetti come una visione non particolarmente sviluppata ed un primo passo non fenomenale. Aggiungiamo una produzione universitaria enorme con tre stagioni a fila sopra le mille yard e tre All-America FCS. Probabilmente non sarà subito pronto ad essere utilizzato consistentemente, dato l’abisso tra la FCS e la NFL, ma non è escluso che a distanza di un anno i Cardinals si trovino uno starter affidabile e produttivo
Round 4, Pick 17 (116) (from Browns through Texans) Rodney Gunter DT 6’5″ 305 Delaware St.
I Cardinals, dopo aver perso Dan Williams e Darnell Dockett in free agency, intervengono nuovamente nel terzo giorno per coprire i buchi della DL, il primo draftato è Gunter, tackle/end stazzato da Delaware State, in cui è stato leader per sack nel 2013. Pur non invitato alla Combine, ha fatto mormorare gli scouter al pro day fermando il cronometro delle 40 yard ai 4.80, che per uno che pesa 140 chili non è male. Arizona ha sostenuto nei giorni precedenti al draft un workout direttamente a “casa” di Gunter per studiarselo ben bene, riportando peraltro una work ethic d’acciaio per il ragazzo. Fa inoltre ben sperare il fatto che è stato per tre volte selezionato nelle squadre dell’All-MEAC pur essendo in una squadra che nel triennio ha postato un record di 13-21. Il tutto con una trade up che ha portato ben tre scelte ai Browns (#123, #198, e #241), scommessona per Arizona.
Round 5, Pick 22 (158) (from Ravens through Lions) Shaquille Riddick DE 6’6″ 242 West Virginia
La DL al draft viene completata da Arizona con un giocatore che alcuni ritenevano addirittura da undrafted free agency. Tuttavia Riddick ha un fisico promettente ed un set di abilità da edge che dovranno essere sgrezzate, ma a differenza di altri giocatori, sono già lì. Tutti i test atletici che ha sostenuto al pro day hanno dato risultati sopra la media del ruolo. Gli si “rimprovera” prevalentemente la struttura attualmente troppo magra (6’6″ x 242 è quasi da affamati in NFL) e la conseguente incapacità di svincolarsi rapidamente dai blocchi, ma potrà essere un buon sprone sia a Golden, sia agli altri componenti della batteria di lineman difensivi.
Round 5, Pick 23 (159) J.J. Nelson WR 5’10” 156 UAB
Mi ricordo l’anno scorso Dri Archer, che corse le 40 yard come una palla da schioppo, e dopo i primi cinque minuti di stupore, si disse “Ma va là, questo non pesa un cazzo, alla prima scorreggia in NFL, finisce all’ospedale”. Archer gioca a Pittsburgh e nell’anno da rookie ha corso 40 yard in 10 tentativi ed ha ricevuto per 23 yard con 70% di positività sui lanci (7 su 10). Nelson si è ben speso l’invito alla combine ottenendo buonissimi risultati anche nel salto in lungo da fermo, ma è innegabile che sia fortemente “magro” per la NFL. Può essere sviluppato come slot receiver ma probabilmente avrà più possibilità come ritornatore. Non mi nascondo che è una presa azzardata al quinto giro.
Round 7, Pick 39 (256) (compensatory selection) Gerald Christian TE 6’3″ 244 Louisville
Mr. Irrelevant quest’anno, come sottolinea NFL.com, potrebbe non essere così irrilevante, perchè Christian non è certo una bomba, atleticamente parlando, ma è un ricevitore piuttosto sicuro e come bloccatore ha sicuramente una certa forza funzionale che però ancora non viene espressa a livelli standard per la NFL. Non è propriamente un big target ma riesce a creare progressivamente separazione, è uno a cui piace la competizione e potrebbe trovare spazio in determinate situazioni, foss’anche come halfback. Per quello che può valere, sembra un piccolo steal per Arizona.
Nel complesso un draft che sembra aver sanato molti dei problemi di Arizona, forse è rimasto scoperto il ruolo del rush linebacker, ma non è detto che Arians voglia fare un gioco di prestigio con la difesa che implichi le prese del quarto e quinto giro Gunter e Riddick. Per quanto mi riguarda, controtendenza rispetto ad altri giudizi, trovo che Arizona abbia fatto un draft intelligente, certamente insolito nella sua seconda parte, ma con rischi probabilmente calcolati in base a valutazioni fatte con attenzione, e ad uno staff difensivo che ha lasciato poco più di 18 punti di media agli avversari, non mi sento certo di contestare le valutazioni.