Tennessee Titans: Analisi del roster – DB
Dopo Defensive Linemen e Linebackers per completare l’analisi della difesa ora è il turno dei Defensive Backs , buona lettura!
(Si ringrazia come al solito Paint).
Cornerback 1:
–Perrish Cox, 53 tackles totali, 5 int (con San Francisco)
Cox si unisce alla squadra durante il periodo di Free Agency, dopo un’ottima stagione con i 49ers. Insieme al suo talento in coverage e al suo innato istinto per l’intercetto, il CB porta una vera e propria boccata d’aria ad uno dei reparti più in difficoltà nell’anno passato. Se riuscirà a ripetere o migliorare la stagione 2014 con San Francisco per i Titans sarà un colpaccio.
–Blidi Wreh-Wilson, 57 tackles totali, 1 int, 35498 figure di m
Seguo il football da circa 4 anni, non sono molti ma più che sufficienti per dire che non ricordo di aver mai visto uno starting CB più imbarazzante di Blidi Wreh-Wilson. Tackles mancati di mezzo metro, coverage inesistenti perfino su giocatori fuori posizione (Dalton che gioca da WR ce lo ricordiamo tutti)…insomma una vera barzelletta. Il fatto che Blidi Wreh-Coso sia soltanto secondo nella depth chart, unito al fatto che potrebbe tornare in campo in qualsiasi momento mi fa rabbrividire.
Cornerback 2:
–Jason McCourty, 85 tackles totali, 2 FF, 3 int
Giocatore chiave della difesa e della squadra in generale, McCourty è stato uno dei pochi (insieme a Williamson e Casey) a mettere l’anima in ogni snap, fino alla fine. Lo dimostrano i suoi ottimi numeri, arrivando quasi a raggiungere il suo record stagionale di intercetti (4 nel 2012). Opposto a Cox la nostra secondaria assume già un aspetto più minaccioso.
–Coty Sensabaugh, 47 tackles totali, 1 sack
Sempre secondo o terzo nella depth chart, Coty si è migliorato ogni anno, dopo essere stato selezionato nel 4 round del 2012. Considerato un prospetto per il futuro, il CB da Clemson non ha deluso le aspettative dicendo la sua negli ST e occasionalmente sfruttando il suo atleticismo in campo.
–Marqueston Huff, 18 tackles totali, 1 sack, 1 int
Selezionato nel 4 round del 2014, Huff era considerato un ibrido Safety-Cornerback, senza capire se fosse perchè eccelleva in entrambi i ruoli o perchè non sapesse fare bene nessuno dei due. Col tempo si è scoperto un buon CB, buttato nella mischia verso fine stagione, sostituendo (grazie al cielo) Wreh-Wilson. Anche se all’occorrenza può essere schierato come SS, Huff si è distinto principalmente come CB ed è in questa posizione che da il meglio.
Strong Safety:
–Da’norris Searcy, 65 tackles totali, 0.5 sack, 3 int (con Buffalo)
Anche Searcy, come Cox, è arrivato nella free Agency per rinfoltire una secondaria che nel 2014 aveva deluso. Dopo l’addio di Bernard Pollard era fondamentale trovare una Safety che fosse non solo all’altezza del giocatore ma anche del trascinatore che era Pollard. Searcy sicuramente porta un talento che l’ex Raven non aveva, dato che la coverage non è mai stato il suo punto forte. Vedremo come si comporterà effettivamente in campo, ma sicuramente questa è un’ottima aggiunta.
–Cody Prewitt, undrafted rookie
Scivolato fuori dal draft di quest anno, secondo molti Prewitt è una vera gemma, caduta nelle mani dei Titans per pura fortuna. In realtà, il motivo di questa “fortuna” c’è: Prewitt non è una sicurezza in coverage uno vs uno, dato che al college era abituato a giocare affiancato a CB di talento, il che gli permetteva di mettersi al centro del campo (un ibrido FS/SS) e gestire cosi l’ultimo placcaggio in caso di necessità. Questo però significa che pur non essendo top class nella copertura a uomo, Prewitt eccelle in quella a zona, ed è un placcatore quasi d’elitè. Non credo tuttavia che riuscirà a trovare spazio fin da subito, darà il suo contributo principalmente negli ST.
Free Safety:
–Michael Griffin, 112 tackles totali, 3 sack, 2 int
Anche se è stato l’unico in difesa a superare lo scoglio dei 100 tackles totali (85 singoli e 27 assist) Griffin non ha certamente giocato la miglior stagione della sua carriera. Spesso infatti sembrava smarrito durante le azioni, ed ha più volte fatto il “mea culpa” durante le interviste post partita. Se tornerà quello di una volta, il giocatore da Pro Bowl che noi tutti conosciamo, non ce n’è per nessuno. Che la cura LeBeau inizi.
–Damion Stafford, 32 tackles totali, 1 sack, 1 int
Il vero erede di Pollard sembra essere però Damion Stafford, che con il suo stile di “hard hitter” lo ricorda in tutto e per tutto. Ha molto da migliorare in coverage e trova la sua principale collocazione negli ST ma non è il peggior giocatore da avere quando c’è bisogno di un rimpasto difensivo. Anche lui gioverà, come tutti, della cura LeBeau.
Con questo articolo si conclude l’analisi della difesa, appuntamento ai prossimi giorni con la Offense! #Titanup