NFL: i (miei) Top Five Right Tackle

Che il Right Tackle sia un ruolo sottovalutato nella linea offensiva, è risaputo. Sembra non sia né carne né pesce. Non raccoglie la gloria del Left che protegge fino alla morte il suo generale dalle ondate nemiche. Non affronta la dura lotta corpo a corpo dei tre interni, che spingono, spostano di lato bloccano blitz e rusher interni. E lui? Era considerato il ruolo dello scarto dei sinistri. Ma nella NFL, le cose cambiano. Avere a destra un punto debole, può portare molto, ma molto male. La pass rush crea mismatch e la destra può diventare un punto preferito. E così se il RT non fa la differenza, ha bisogno dell’aiuto del TE. E questo vuol dire un’arma in meno per l’attacco, o un’arma in più per la difesa se non blocca. Ecco perché la qualità dei Right Tackle, negli ultimi anni, sta salendo e si sta molto avvicinando al Left, anche se è più impegnato nel bloccare che nel proteggere. La vera ragione che ora spinge un Tackle a destra e non a sinistra è quasi unicamente, la rapidità di piedi. La rarissima eventualità di avere a che fare con un speed-rusher li mette al riparo da ripetute brutte figure, e quindi questa caratteristica resta ad appannaggio dei LT. Il Right tackle, che una volta aveva nel ruolo una altezza da 6’4” o massimo 6’5”, adesso vede, nei giocatori d’elite, misure dal 6’6” al 6’8” e più, facendo vedere come anche la dimensione non è più un punto di selezione, anzi spesso le dimensioni dell’apertura di braccia possono mascherare i problemi di una scarsa rapidità. Ma se a sinistra bisogna essere rapidi e soprattutto il primo passo fa la differenza, a destra bisogna essere forti e la potenza, superiore a quella di chi si schiera a sinistra, diventa un must. Perché quando le corse non cercano il passo dritto nei gap A, quasi sempre passeranno dove gioca il Right.

Le tecniche di gioco sono quelle classiche del Tackle offensivo già esaminate tante volte, in cui però la tecnica dei blocchi e la forza della spinta ha la predominanza sulla rapidità, che pure serve, dei piedi. Anche qui si segnalano i migliori cinque, per scelta totalmente personale, condivisibile o meno.

Bryan Bulaga, Green Bay Packers

Se un RT ha chiuso un contratto a quasi 35 milioni per cinque anni, ci sarà una ragione. Certo Joe Thomas, considerato il miglior Left Tackle della NFL, nel 2011 si è portato a casa un contratto di otto anni a 92 milioni, ma parliamo pur sempre di valenze differenti nel ruolo e di Joe Thomas. Oppure Jason Peters ha un quinquennale a 48 milioni, che sono 2,3 milioni in più all’anno, ma è la dimostrazione che con le dovute differenze, il gap tra i ruoli si sta assottigliando. Bulaga (6’5 ” – 314 libbre) è forse il migliore pass protector della NFL a destra; ha la forza del right, l’ esplosività del left ed affronta senza problemi i rusher veloci che vanno dalla sua parte così come vince i blocchi contro i bull-rush. Tiene ottimamente la sua posizione, è atletico nei movimenti ed usa le mani ed i colpi al difensore con grande tempestività. Lavora forse meglio nella Pass Protection che nel Run-Blocking, paradossalmente per un right, ma questo non vuol dire che con la potenza ed il talento non sappia gestire le corse che si sviluppano dalla sua parte. Certo perde un po’ i blocchi , non è eccezionale nel portare chi corre, ma parliamo sempre di un giocatore nell’eccellenza. E’ la dimostrazione di come un Right Tackle d’elite possa essere importante nella Offensive Line.

Ricky Wagner, Baltimore Ravens

Avevo previsto di non mettere rookie e sophomore in una scelta di giocatori da considerare i migliori nel ruolo, ma Wagner, fino all’infortunio, ha realmente impressionato per capacità e continuità nel gioco. Ha le misure da Left (6’6″-310) ed ha solo 25 anni e PFF lo ha considerato il miglior RT della Lega. Difficile non metterlo in lista. Si è dimostrato un ottimo pass protector, con solo due sack concessi, usa la testa nel gioco ma è potente da non farsi sopraffare dai bull-rusher. A questo unisce una velocità sufficiente per tenere il suo lato esterno. Deve affinare la sua tecnica, compresa quella della mano, ma ha il tempo per completare la sua crescita, soprattutto nel run blocking ha ancora ampi margini di miglioramento. Non gli manca l’intelligenza nel gioco, la potenza e le capacità atletiche per eccellere nella run-zone dei Ravens. Il potenziale dell’atleta è di primissimo livello, ed ha tanti anni di NFL davanti.

Sebastian Vollmer, New England Patriots

Sebastian Vollmer (6’8″, 320 libbre, sono un sacco di cm: 203 e 145 kg; più alto di lui, nel ruolo c’è Demar Dotson con i suoi 6’9″, 206 cm) ha le misure fuori scala per il right tackle. Ma nel pass protection è uno dei migliori, ha preso solo quattro sack dalla sua parte; nonostante sia così alto e forte riesce a mantenersi fluido ed equilibrato, ed ha piedi buoni con la forza giusta per affrontare i difensori, usando le mani molto bene nei contatti rudi e con la potenza delle gambe può affrontare senza problemi i bull-rusher. Certo la sua altezza non l’aiuta contro i difensori forti e più bassi, e quando deve avanzare nel Run-Blocking non mantiene molto bene l’equilibrio, ma le sue dimensioni, se deve affrontare un uomo, lo rendono vincente, nonostante i problemi che ha con gli spostamenti. Se riesce a mantenersi sano resta tra i grandi del suo ruolo.

Marcus Gilbert, Pittsburgh Steelers

Se la OL dei Pittsburgh è migliorata nel 2014, molto del merito è di Marcus Gilbert. Certo alla fine ha preso sette sacks, ma i primi quattro li ha presi nelle prime due partite. Nelle ultime 15 (PO compresi) ha trovato la continuità che serve nel ruolo, soprattutto contro la pass-rush, perché se per colpa tua non riesce una corsa, pazienza, ma se per colpa tua prendi i sack… Molto più equilibrio nel movimento laterale, migliorati la visione di gioco e i tempi durante gli snap, alla fine non passavano nemmeno gli speed rusher, guadagnandosi il top ten di PFF. Sul Run-Blocking, con la sua stazza, ha avuto sempre pochi problemi, ed è il grosso del lavoro del RT. Ha fatto sempre valere il suo peso, le dimensioni e la forza per presidiare i gap e per spingere verso l’esterno; qualche volta non tiene il blocco fino in fondo ma è continuo e preciso quando si gioca il running game. Per le dimensioni è abbastanza rapido e questo lo rende funzionale anche contro i linebacker, manca forse un po’ di equilibrio e nella posizione della mano. Esce comunque da una stagione in cui ha mostrato un grande miglioramento.

Lane Johnson, Philadelphia Eagles

Lo so è un altro sophomore ma le sue prestazioni atletiche, viste dopo la sospensione di quattro partite, unite ad un gioco di gambe unici lo mettono di diritto nell’eccellenza del ruolo. Ha permesso un solo sack, negli uno contro uno è un giocatore fisico con spirito da lottatore, difficilmente è soverchiato, ma, soprattutto, è rapido negli spostamenti e nel tenere l’sterno della sua zona. Certo ha preso sette penalità in 12 partite, segno che eccede nella fisicità del ruolo, ma dal punto di vista atletico siamo nell’assoluta eccellenza. Nel run blocking, ovviamente, queste doti si esaltano: la sua velocità, con lo spirito gladatorio gli permettono di dominare lo spazio ed arriva a prendere i difensori al secondo livello. Non ha una grandissima forza pura e questo gli da una carenza come run-blocker puro e ha bisogno di lavorare in questo senso, ma ha 25 anni, tempo e coaching davanti. Anche dopo la perdita di Mathis, con lui, Peters e Kelce quella di Phila resta un OL di prim’ordine.