Promossi e Bocciati – Giants vs. Falcons

I New York Giants chiudono la prima metà di gioco in vantaggio, hanno in mano la palla della vittoria, commettono una serie di errori stupidi e finiscono per perdere la partita.

No, non state leggendo il resoconto della prima giornata. L’abbiamo fatto di nuovo.

Dopo due giornate, l’impressione è che i Giants abbiano a disposizione un roster veramente talentuoso, capace di esprimere un bel gioco nonostante assenze pesantissime tanto in attacco quanto in difesa. Quello che manca è la tenuta mentale ed appena le cose iniziano a complicarsi il crollo della qualità di gioco è repentino ed inesorabile, complice anche una sideline apparsa poco reattiva e incapace di reagire alle contromosse del coaching staff avversario.

Questi dunque gli aspetti e/o le individualità più positive o negative della settimana:

 

PROMOSSI

Odell Beckham Junior. 139 yarde con un touchdown in appena metà partita ed una difesa dei Falcons alla sua mercè, il tutto continuando a riscrivere il libro dei record dell’NFL. Peccato che nel secondo tempo McAdoo si dimentichi di lui, salvo poi ricordarsene a frittata fatta. Un giocatore del suo talento non merita una così sciagurata gestione dell’attacco da parte della sideline.

Shane Vereen. Un giocatore con il suo skill set è in grado di mettere in difficoltà qualsiasi difesa (lo sanno bene i Patriots, che probabilmente senza di lui non avrebbero trionfato nell’ultimo SuperBowl) e quella dei Falcons non ha fatto eccezione. Nel corso della stagione dovrà essere utilizzato ancora di più ed ancora meglio.

Dominique Rodgers-Cromartie. Una promozione sulla fiducia. Durante il primo snap difensivo stoppa egregiamente Julio Jones, nel farlo però si infortuna alla spalla. Appena rientrato in campo si esibisce in un altro importante stop difensivo, un tackle for loss ai danni del RB dei Falcons, ma nell’esecuzione si procura una concussion e sarà costretto a rientrare negli spogliatoi per il resto del match.  DRC si conferma uno dei giocatori più forti ed in forma della nostra difesa, averlo in campo tutta la partita avrebbe fatto la differenza.

Dwayne Harris. Ha ritornato quattro punt e due kickoff rispettivamente con 16.5 e 38.5 yarde di media. Inoltre è stato molto attivo anche in punt coverage. Esattamente quello che si sperava facesse quando è stato firmato.

Robert Ayers. Un sack ed unico rusher capace di portare costantemente pressione, un passaggio deviato a Ryan in un drive decisivo e positivo anche nella difesa contro le corse. Considerato un bust quando era in maglia Broncos, da noi è sempre stato uno dei migliori in campo.

Devon Kennard. Ancora non mi spiego come abbia fatto a scivolare fino al quinto giro. Se la sua carriera dovesse continuare così come è iniziata, potremmo trovarci davanti ad uno dei più importanti steal della nostra storia. Unico LB capace di portare pressione a Ryan, per quasi metà partita è stato anche l’unico a placcare: se i Falcons nella prima metà di gioco non hanno sfondato con le corse, il merito è in gran parte suo.

Steve Spagnuolo e la Difesa. Altra promozione sulla fiducia, perché per la seconda partita consecutiva viene concesso un TD negli ultimi minuti, ma la sconfitta non è certo imputabile alla difesa, che anzi tiene in piedi ancora una volta una partita che un attacco ad efficacia intermittente non è capace di chiudere. Il tutto giocando senza il miglior giocatore della difesa (JPP), il MLB titolare (Beason), il CB n.1 (DRC) e con un reparto safety ancora in rodaggio. Il rendimento complessivo non è eccelso, ma va ben oltre le più rosee aspettative.

 

RIMANDATI

Pass Rush. Meglio rispetto alla settimana scorsa ma ancora troppo poco. I due sack messi a referto purtroppo sono stati singoli episodi e non espressione di una costante pressione portata al QB avversario. Il solo Robert Ayers non basta, la DL deve fare di più.

Eli Manning. Autore di una partita quasi perfetta, rovinata però da un errore che darà il via alla rimonta avversaria. A 5 yarde di distanza dall’endzone avversaria e con l’opportunità di chiudere la partita sul +17, non si può gestire il pallone con simile leggerezza. Da quel momento in poi, un passaggio sbagliato dietro l’altro. Ciliegina sulla torta? Un delay of game fischiato dopo un timeout; a quanto pare un minuto e quaranta secondi non sono sufficienti per organizzare una giocata.

Landon Collins. Due errori decisivi: prima si perde Tamme, con risultato che una giocata delicata per i Falcons si è trasformata in un guadagno di quasi 50 yarde, poi, sempre in un momento chiave della partita, si dimentica di placcare un avversario caduto dopo una ricezione, avversario che quindi si rialza e mette a referto altre 7 yarde. Il ragazzo ha talento da vendere e sono sicuro diventerà un’ottima safety, deve solo ricordarsi che non sta più solcando i campi dell’NCAA. Ancora una volta invece molto positivo il suo compagno di reparto Meriweather.

 

BOCCIATI

Ben McAdoo. Per la seconda settimana consecutiva è lui il primo dei bocciati. Nella prima metà della partita l’attacco si è comportato molto bene: nonostante un running game apparso ancora poco fluido, il triplice asse Eli-OBJ-Vereen ha messo in costante difficoltà la difesa avversaria. Nel secondo tempo però, alla prima difficoltà, l’attacco è tornato quello prevedibile della settimana scorsa, con un OBJ ignorato fino agli ultimi minuti, un Rueben Randle dimenticato (per la seconda settimana di fila) ed il solo Vereen capace di sporadiche fiammate.

Tom Coughlin. Quando a mancare è la tenuta mentale e la concentrazione, la colpa è soprattutto dell’Head Coach. A lui il compito di invertire la rotta.

 

ASSENTI  PER INFORTUNIO:

  • OL: Will Beatty
  • LB: Jon Beason
  • DL: Jason Pierre-Paul, Owa Odighizuwa, Markus Kuhn
  • WR: Victor Cruz
  • TE: Daniel Fells