Week #4: Philadelphia Eagles@Washington Redskins recap

I Washington Redskins sono 2-2. Un risultato abbastanza insperato a questo punto della stagione e che con un po’ di convinzione e fortuna poteva essere 3-1. Ma i Redskins, diciamolo chiaramente, non sono una gran buona squadra. Ma almeno quest’anno lottano per vincere. E questo a noi tifosi, già basta. Non c’è la convinzione che Kirk Cousins sia un buon quarterback, ma se non subisce intercetti può fare vincere. E questo a noi tifosi, già basta. La squadra ha una identità, una difesa che morde, uno linea offensiva che finalmente funziona, un running game che porta yards. E questo a noi tifosi, già basta. I problemi ci sono e restano. La secondaria va a momenti alterni ed alle volte finisce a luce spenta. La squadra non ha una grande profondità. Ma c’è un progetto. Un GM che capisce di football che sta provando a costruire una franchigia vincente. E questo a noi tifosi, già basta. Ci resta sempre da capire come mai il team ha pagato 6,7 milioni a Robert Griffin per il 2016, che conteranno sul cap, e il QB titolare è un giocatore che costa 778.172$, in questa stagione. Contro gli Eagles ha giocato, e bene, nello slot il rookie Jamison Crowder panchinando Andre Roberts che costa 3,75 milioni. Chris Baker ha conquistato il posto, ha registrato due sacks ed è stato decisivo, facendo giocare 12 snaps a Stephen Paea preso in FA per rinforzare la difesa. Ma forse la strada per crescere è questa. I Redskins hanno anche tagliato una ex seconda scelta, il cornerback Davide Amerson, trasferendo Bashaud Breeland interno nella nickel, trovando una alternativa con il safety Kyshoen Jarrett nello slot in attesa del rientro di DeAngelo Hill, ma sta giocando bene, e chissà se il titolare rivedrà il suo ruolo. Il tempo ci farà capire se sono mosse azzeccate.

Il linebacker Trent Murphy è un ex seconda scelta, insidiato nel ruolo da un’altra seconda scelta: Preston Smith. Se invece Spencer Long con Swan Lauvao fuori per la stagione, non gioca bene a Left Guard, non resta che continuare a farlo giocare. Questo vuol dire non avere profondità nel roster, e questo è quello che succede nel team, non tutti i giocatori ha qualcuno dietro che spinge; nessuno sta può insidiare il posto a Chris Culliver come corner, sperando che mantenga buona salute.
Ho detto che Cousins, ha tempismo, capacità di lettura e discreta precisione. Non gestisce lo stress e questo lo fa precipitare, normalmente nella fine delle partite. La sua incapacità di giocare senza farsi intercettare è in suo più grande limite. Quando non succede è un quarterback di discreto livello, non troppo preciso, non dal braccio a cannone, non acutissimo nel trovare i target secondari, ma sufficiente a poter far vincere le partite.
Purtroppo Jordan Reed ha subito un altra commozione cerebrale. Gli infortuni gli appartengono è vero, ma il giocatore ha subito cinque commozioni dal college fino al 2013, e se dovesse mancare all’attacco mancherebbe un apporto fondamentale al terzo down, 18 dei suoi 24 catch hanno portato a primi down. Jamison Crowder, si è detto, è diventato WR slot, non vuol dire che Andre Roberts non vedrà il campo ma la squadra ha trovato un equilibrio maggiore con il rookie a titolare. Crowder ha fatto 15 su 20 target. Roberts nelle sue 19 partite ha fatto 41 catch su 79 target, droppando anche troppi pass. Andare contro la difesa degli Eagles con l’attacco run-heavy dei Redskins si portava dietro un qualche dubbio. Philly aveva permesso solo 3.1 yarde per tentativo. Ma i Redskins hanno messo insieme 127 yards, anche se 42 sono arrivare da un’unica corsa di Chris Thompson. Spesso le corse situazionali sono avvenute con Philly a copertura sulla nickel. Generalmente gli Eagles intasano bene sulle corsie ridotte, ma i guadagni sono avvenuti in condizioni differenti.
Spencer Long sembra aver fatto un buon lavoro. Come sempre si dice, nessuno l’ha notato e per una guardia vuol dire fare un buon lavoro.
I Redskins alla fine hanno messo in campo una inusitata voglia di vincere, nonostante fossero stati colpiti quasi mortalmente da tre TD su pass nel secondo tempo. Ha sinceramente approfittato di un black out della difesa degli Eagles sul drive che ha portato al TD un Pierre Garcon praticamente perfetto lasciando solo 26 secondi dalla fine. Bisogna anche considerare che il kicker Caleb Sturgis ha fallito un calcio dalle 33 alla fine del primo tempo e sul suo primo tentativo di extra-point. Con quei quattro punti la vittoria sarebbe stata di Philly, ma diciamo la verità, quante volte quei regali sono stati fatti dai Skins? Nei reparti continua a funzionare la OL, capace di dare una pass protection più che discreta e che riesce pur sempre a far correre il backfield, Domenica è successo  per 127 yards in una giornata molto difficile. Ha funzionato la pressione sul quarterback avversario complice una OL poco attrezzata da parte degli Eagles, ma ci sono ancora tanti problemi di cover per la secondaria, con tre TD su pass e poca reattività anche sulle tracce medie. Sarà un serio problema affrontando i Falcons nella prossima. Ultima notazione. Troppe 10 sanzioni per 110 yards di penalità. E’ la maniera peggiore per perdere le partite.

Per concludere un po’ di statistiche, gli Skins sono ottavi in attacco in generale per media di yards a partita, con il primo posto per media delle yds su corsa e il 18esimo posto sul pass. Come detto questo è un team tornato allo stile run heavy. In difesa sono quinti assoluti, secondi nella difesa sulle corse e sorprendentemente noni nella difesa sul pass per media/yds a partita, ma 21esimi nella difesa sui pass sopra le 20yds e come rate concesso 26esimi, a significare un costante problema nella secondaria.