Week 5 Recap: Cleveland Browns @ Baltimore Ravens: No D, No Party
Ci sono due sole certezze dopo la gara giocata ieri all’M&T Bank Stadium contro i Cleveland Browns, la prima è che non si faranno i playoff quest’anno. La seconda è che molto probabilmente avremo una top ten pick con cui cominciare a ricostruire la squadra.
Perchè si, la squadra è da ricostruire se non dalle fondamenta, quasi. Fatti salvi alcuni giocatori chiave come Joe Flacco, Brandon Williams, CJ Mosley, Marshall Yanda, Ricky Wagner, Kelechi Osemele, Curtney Upshaw, Elvis Dumervil, Terrell Suggs, Lawrence Guy, Carl Davis e Jimmy Smith gli altri dovrebbero essere oggetto di uno scrutinio profondo per capire chi è degno di indossare questa maglia e chi no.
I Browns con la peggiore difesa della lega e il 20esimo attacco sono riusciti a portare a casa un’insperata vittoria (i Browns non vincevano all’M&T Bank Stadium dal 2007, l’ultimo ‘annus horribilis’ prima della gestione John Harbaugh), macinando contro un’impresentabile difesa ben 505 yards di total offense e 422 di solo passing game.
L’attacco dei Ravens, decimato dagli infortuni poteva, avendo messo a segno 30 punti, portare a casa la partita se la difesa avesse dato un minimo contributo. E’ da quando Dan Pees ha sostituito Chuck Pagano che questa difesa si scioglie letteralmente nei minuti finali, non ultima la rimonta al Superbowl XLVII che stava per portare il Lombardi Trophy in direzione San Francisco. Il trend continua ormai da qualche anno e nonostante ci siano stati dei ricambi nelle secondarie e sono stati recuperati giocatori importanti, Jimmy Smith su tutti, la situazione è di gran lunga peggiore dello scorsa stagione. Dovrebbe essere sufficiente per sostituire il coach delle secondarie in primis e Dan Pees in secundis. Ci permettiamo di suggerire un certo Jim Schwartz, nativo del Maryland, che nasce come coach proprio delle secondarie, e che potrebbe sostituire da subito Chris Hewitt. Da sempre ad Owning Mills si usa questo sistema: si affianca al futuro DC/OC un assistente che poi viene promosso l’anno successivo. E’ ora che Ozzie/DeCosta e Harbs decidano in questo senso.
Parlare di trade per ottenere rinforzi in ricezione appare a questo punto un’ipoteca al futuro della squadra. In questo momento invece occorre costruire per il futuro prossimo non sprecando picks per un draft, il prossimo, che potrebbe davvero diventare fondamentale.
Veniamo alla partita, i voti reparto per reparto.
Attacco:
QB, voto C+.
Per Joe Flacco una buona gara, non esaltante per via di una serie di passaggi decisivi sbagliati (se hai dei ricevitori scarsi l’ovale o lo metti nelle loro mani o non completi un passaggio, un peccato anche quel lancio profondo su Givens di poco corto.), ma sicuramente degni di nota i due TD messi a segno su corsa, il primo su un QB rollout a sinistra che ha completamente ingannato la difesa dei Browns sulla linea di scrimmage, e il secondo su una perfetta sneak che ha ricordato quello che Tom Brady riesce a far bene da anni. Nel una gara discreta tenendo conto CHI c’era disponibile nel comparto ricevitori.
WR, voto E.
L’unico che ha tenuto l’ovale dei WR è stato Kamar Aiken, per lui 78 yards ricevute. Justin Forsett ha dato il suo contributo da RB con 50 yards . Un paio di buone ricezioni anche per Nick Boyle; il rookie TE ex Delaware, che a me ricorda molto Heath Miller, sta avendo un impatto decisamente superiore al più “rinomato” Maxx Williams. Per il resto buio pesto. Le assenze di Steve Smith Senior e di Crockett Gilmore hanno pesato come macigni in un reparto che non brilla certo per quantità e qualità. Marlon Brown: non pervenuto. Questo ragazzo appare sempre troppo timido e impacciato nelle situazioni critiche, male anche Maxx Williams e Darren Waller (per lui anche l’uscita prematura dal campo per una sospetta commozione cerebrale).
RB, voto B+.
Il reparto che ha tenuto in piedi l’attacco, complice anche l’ottimo lavoro della OL. Justin Forsett prima dell’infortunio alla caviglia ha corso per ben 121 yards. Javorius “Buck” Allen per 58, con un’azione da 40 yards che ha spezzato in due la difesa dei Browns. Per Justin Forsett anche 50 yards in ricezione. Bene anche Kyle Juszczyk con 31 yards e un TD, e tanti buoni blocchi per le corse dei due RB. Visti gli infortuni ai ricevitori e la relativa asfittica depth chart il gameplan non poteva che essere centrato sul running game, e il reparto ha risposto “presente” all’appello.
OL, voto A.
Finalmente una prova davvero convincente di tutti e 5 gli uomini della OL. Menzione d’onore per Kelechi Osemele, alla prima prova veramente convincente della stagione: ha distrutto da solo Danny Shelton. Bene in pass protection anche Wagner e Monroe i due punti deboli della OL finora, qualche sofferenza ma nulla di rilevante considerato anche che Joe Flacco ha subito un solo sack. Ottimi blocchi per le corse del duo Yanda/Zuttah.
Difesa:
DL, voto B+.
La DL è stato l’unico reparto convincente ieri della difesa. Chris Canty infortunato è sostituito egregiamente da Lawrence Guy anche se con qualche penalità di troppo. Brandon Williams e Chris Davis annullano il gioco di corse dei Browns nella prima metà di gara: Cleveland corre per sole 9 yards. Poi complice forse anche la stanchezza nel finale si cedono 74 yards. Notevole anche la pressione sul QB che è arrivata solamente nel mezzo della linea, per Guy 2 sack, uno per Williams, uno per Timmy Jernigan. Nel complesso si può dire che la missione di sostituire degnamente Haloti Ngata è riuscita pienamente.
LB, voto F.
Una prestazione imbarazzante, soprattutto, e questa è una spiacevole novità, di CJ Mosley (giocatore per cui chi scrive stravede). L’ex Crimson Tide è stato completamente incapace di coprire il quasi sconosciuto (ci perdonino i tifosi dei Browns) Barnidge autore di una performance incredibile, ben 139 yards ricevute. Mosley è apparso insolitamente lento nel coprire, quasi come se fosse affaticato e reduce da un infortunio anche se per lui non ci sono notizie in tal senso. Inizia a dirigere la difesa, forse può diventarne un leader ma ieri in campo ha fatto davvero poco. Stessa cosa per Daryl Smith, inconsistente anche lui in copertura, ma c’è da dire che l’ex Jaguars in questo non ha mai eccelso. Pessimi anche Babin e Za’Darius Smith che dovrebbero imparare a guardare il pallone e capire di essere o meno in offside, certe penalità in situazione di 3° down e in redzone sono INACCETTABILI. Purtroppo dopo l’uscita dal campo di Doom Dumervil per problemi all’inguine la pass rush esterna scompare letteralmente con lui.
DB, voto G.
Credo G sia il minimo voto possibile. E lo meritano tutti dal primo all’ultimo. In campo si sono viste scene indecenti. Terrence Brooks scivola per terra nel tentativo di recuperare la posizione dopo essersi fermato a guardare il QB avversario per qualche secondo di troppo, Kendrick Lewis viene bruciato più e più volte sul profondo, Jimmy Smith è irriconoscibile dopo l’esaltante prova in apertura di stagione a Denver, non riesce più nemmeno a “jammare” sulla linea di scrimmage e viene sballottolato come un pupazzo. Lardarius Webb inizia bene poi si fa male pure lui ed esce dal campo, anche se non pare nulla di grave. Will Hill finchè resta vicino alla linea di scrimmage fa bene, se si allontana inizia la confusione. Perchè si tratta di questo: confusione. Nessuno sa cosa deve fare per coprire, sembrano tutti più o meno spaesati. Queste secondarie sono peggiorate rispetto allo scorso anno e questo è incredibile considerato che un anno fa si giocava con la pratice squad e con rincalzi di altre squadre presi per disperazione. Di questo non può non essere responsabile il coaching staff, quindi Hewitt e Pees che dovrebbero trarne le rispettive conseguenze.
Special Team, voto B-.
Justin Tucker stavolta non riesce a fare quello per cui siamo tutti ormai abituati o diamo per scontato: piazzare un field goal dalle 51. Purtroppo il suo errore, gli è scivolato il piede d’appoggio prima di calciare (intervista), è stato determinante nel contesto di una gara molto tirata. Bene finalmente i ritorni, pare che con Jeremy Ross si sia trovato il giocatore adatto, per lui una media di 27 yarde sui kickoff, sui punt 11 yarde. Discreto anche Sam Koch a parte un singolo punt non troppo preciso.
Coaching Staff, voto D.
Delle secondarie e della difesa abbiamo già parlato per cui null’altro da aggiungere a quanto detto. Questa squadra continua a macinare penalità su penalità, ieri 98 yards, più di 100 contro Cincinnati, ormai anche questo un trend. La disciplina in campo è responsabilità dell’Head Coach, per cui John Harbaugh ha molto lavoro davanti, sicuramente con il tempo si spera che nuovi leader nello spogliatoio riescano ad “educare” in questo senso i giovani. Nota positiva i due challenge di fila vinti ieri, credo sia la prima volta che succede.