Week #8: la preview del TNF
Si ricomincia da dove avevamo finito domenica con la vittoria di New England su New York. Si ricomincia giovedì di nuovo con una della partite potenzialmente più interessanti della giornata, che vede di nuovo impegnati i Patriots.
Inutile nascondere che, con l’avvento in sideline dell’ex-TE Coach Dan Campbell, Miami sia una squadra diversa rispetto a quello visto ad inizio stagione, dove i Dolphins sono sembrati tutto tranne che una squadra motivata. Il 2-0 maturato sotto Campbell, che ha seppellito Tennessee e Houston con oltre 80 punti combinati, fa assumere alla sfida di Foxboro un sapore di “chiave di volta” della stagione: da una parte la squadra di Belichick affronta la seconda partita chiave in cinque giorni e, nel caso ne asca pulita, legittima enormemente le sue pretese di seed #1 nella AFC; dall’altra Miami entrerebbe prepotentemente tra le pretendenti ad un posto nei playoff, posti occupati attualmente da Jets e Steelers.
Miami intanto deve ridurre al silenzio gli scettici, che trovano le due sfide con Houston e Tennessee falsate dal valore delle due squadre (tre vittorie in tutta la stagione per le due AFC South). In più la franchigia della Florida si porta appresso un ruolino di marcia contro NE davvero pessimo, con 2-12 negli ultimi sette anni, e la maledizione della terza gara degli Interim: nessun coach assunto a stagione in corso, negli ultimi 15 anni ha vinto le prime tre gare.
I Dolphins contano su un attacco assolutamente eccellente che nelle ultime quattro gare ha superato le 310 yard e, soprattutto nelle ultime due, ha messo assieme numeri notevoli sulla corsa (288 yard, due segnature) e sui TD pass (6 con nessun intercetto domenica contro Houston), a questo va aggiunto un rinnovato spolvero della difesa che ha trovato un impressionante ritmo-sack mettendone a segno 10 nelle ultime due gare e più che dimezzando le yard concesse agli avversari su corsa, merito del recupero di due dei giocatori più attesi della stagione come Ndamukong Suh e Cameron Wake, abulici nell1-3 iniziale. Ma in generale il team sembra rinato rispetto alle prestazioni di inizio di stagione, anche sulla linea offensiva ed in secondaria dove continua l’ottima stagione di Brent Grimes e Reshad Jones.
New England ha iniziato la stagione come non succedeva dalla regular imbattuta che portò al Super Bowl contro New York, nell’ultima gara contro i Jets, una vera battaglia, Tom Brady ha si mandato 20 passaggi incompleti, ma secondo una analisi più attenta, veri “errori” sono stati una parte trascurabile, e la prestazione solidissima culminata nel 14/17 del quarto quarto, due TD, un terzo di corsa, e un totale di 355 yard in gara.
Bersaglio prediletto, ovviamente l’incontenibile TE Rob Gronkowski che ha raccolto il record stagionale di 11 passaggi per 108 yard e una segnatura, a questo fa il paio Julian Edelman che per la NFL è il terzo miglior ricevitore per yard corse dopo la ricezione, con 241 in 45 prese . New England in questo inizio di stagione si sta presentando come un attacco fortemente sbilanciato sul passaggio, questo però non sta minando l’imprevedibilità del gioco e soprattutto i risultati, dato il 6-0 iniziale.
Qualche scricchiolio in più in difesa, dove i Patriots sono di poco nella metà bassa del ranking della NFL sia contro le corse che contro il passaggio. New England non brilla sulla linea difensiva, specialmente in situazione di run stuff (25ma in lega). Sarà interessante vedere il reparto alle prese con Lamar Miller, per la seconda volta sopra le 5.0 YPC contro Tennessee, e per la prima volta sopra le 100 yard corse in stagione.
Previsione: il calendario ha dato una mano a NE, giocare a Foxboro avvantaggia notoriamente i Patriots, che a mio avviso la spunteranno. Come detto sopra sono due i matchup chiave fra i reparti:
- la secondaria di Miami contro l’efficace passing game di NE, specialmente in Redzone dove i Patriots sono la miglior squadra della lega, e Miami solo la 20ma in efficienza.
- la linea difensiva dei Patriots contro lo sviluppo delle corse dei Dolphins, che in Miller hanno anche il miglior rusher della lega per yard corse dopo il primo contatto (3,89 a corsa).
Il mancato equilibrio in una di queste due componenti potrebbe risultare fondamentale per l’esito della gara.