Washington Redskins@New England Patriots Preview
Niente di più facile. Fare la previsione di questa giornata, dico. Perderemo. E non c’entra nulla con il pessimismo. E’ una eventualità effettivamente remota che la squadra della capitale venga via dal Gillette Stadium di Foxborough, Massachusetts con una vittoria. Si affronta una squadra che ha una media di 35,6 punti a partita, e sarà bene ricordare che i Redskins in trasferta, sono 1-10 dal 2014. In tutto ciò, realmente c’entra unicamente il differenziale di classe e di talento che queste due squadre esprimono e dalla statura dei due coach. A livello di talento puro, con DeSean Jackson, Pierre Garcon, Jamison Crowder, Ryan Grant e Andre Robert il reparto ricevitori può reggere il confronto con l’omologo reparto dei New England Patriots, ma il miglior terminale offensivo, Jordan Reed ha un confronto ingiusto con il più forte giocatore sul pass medio e corto della Lega Rob Gronkowski, ma soprattutto chi li deve mettere in moto vede il confronto tra Kirk Cousins e Tom Brady. Potrei già chiudere qui. Il settore del backfield dei Pats, pesato come relativamente debole, ultimamente, con la scoperta di James Lewis e della sua doppia attitudine, ha palesato una discreta riuscita anche se LeGarrette Blount deve ancora trovare il passo, mentre le corse degli Skins e il run heavy, si sono completamente dissolti. Le difese vedono un miglioramento di New England contro le corse, dal rientro di Dont’a Hightower, mentre a Washington sembra essere diventato normale fare correre qualcuno sopra le 150. A parte queste considerazioni, quello che dimostra un matchup decisamente squilibrato è il pass game dei Patriots. I due cloni di Welker, Julius Edelman e Danny Amendola, dietro la gigantesca mole atletica e di talento di Gronki, faranno a pezzi la secondaria di Washington, in quello slot così malamente presidiato nelle precedenti partite. Oltretutto a loro si unisce la minaccia Lewis e la possibile crescita del convalescente Brandon LaFell, che dovranno essere contrastati da corner acciaccati come Bashaud Breeland, DeAngelo Hall o Chris Culliver e soprattutto, tutti, avranno vita relativamente facile contro Daston Goldston, Kyshoen Jarrett e Will Blackmon. Prevedo un durissimo pomeriggio, anche in virtù di una cover 2 che non ha nei due ILB due esecutori di grande talento. A peggiorare il quadro d’insieme c’è un dato lampante di come la dice lunga sulla difficoltà che si affrontano quando incontri Brady e Co. Dei tentativi di Blitz portati sul quarterback dei campioni, cinque son andati a sack e 74 a dropback. Brady è un quaterback da tasca a cui due secondi possono benissimo bastare. La soluzione da tentare sarebbe una pass rush arrembante che metta costante pressione alla OL, attualmente un po’ segnata dagli infortuni, per costringere all’errore il QB. In questo momento mi viene in mente la linea di Denver e pochissime altre, certo non i Redskins e soprattutto se non potranno schierare Ryan Kerrigan . Altro punto che dovrebbe assolutamente riaffiorare, nell’attacco dei Redskins, è un running game un minimo credibile, per dare possibilità doppia a Cousins e per mettere pressione alla linea dei sette dei Pats a terra, che in alcune partite, si è dimostrato uno dei pochi punti deboli. Riuscire a tenere fuori l’attacco di New England è l’ovvio minimo punto di partenza per tentare di mettere in piedi una partita perlomeno lottata. La secondaria dei Patriots, Malcolm Butler, Logan Ryan, Justin Coleman, Rashaan Melvin, Patrick Chung non è certo il loro reparto più roccioso, ma sembra che Cousins non possegga il piccone per distruggerla, in quest’anno è andato solo quattro volte sopra le 20. Sarà da vedere se e come riuscirà a mettere in moto D-Jax, unica vera minaccia di grandi giochi per il campo aperto. Si spera che, perlomeno, la sua presenza alleggerirà la pressione difensiva nello slot portando le safety più in fondo al campo e dando un po’ di respiro a Reed, vero terminale offensivo, che altrimenti subirebbe la soffocante presenza di Chung, come è accaduto a Jordan Cameron e Jason Witten. In più non è per nulla trascurabile la pressione che la difesa dei bostoniani riescono a fare sul QB, con Chandler Jones in testa a tutti, da primo nella classifica dei Sacks. In parole povere, con tutto l’ottimismo che si può avere su questo scontro, meglio se pensiamo al match casalingo contro i Saints, sperando di non portarci a casa giocatori infortunati, ben comprendendo che sia Karrigan che Jackson ci tengono ad essere in campo contro i campioni e non abbattendoci se il passivo sarà punitivo.