Nfl Week 10 Recap: Houston Texans @ Cincinnati Bengals

L’avevamo detto che quando c’è qualcosa da vincere i texani non mollano mai, soprattutto quando il gioco si fa duro.
Bene, perchè Lunedì notte succede che una “squadretta” sul 3-5, con un sacco di problemi e tanti difetti sia in attacco che in difesa, si presenta a casa di chi di problemi ne ha ben pochi invece e che sta conducendo l’NFL con un record 8-0.
Succede poi però che la squadretta (che tra l’altro perde pure il quarterback titolare per infortunio durante la partita) decide che non è che poi gli vada così tanto di farsi schiantare le ossa dai più forti.
E niente, viene fuori che i Texans escono da una partita combattutissima, dove sono le difese le protagoniste, con un risultato favorevole di 10-6, riagganciando i Colts al primo posto della AFC South e allo stesso tempo procurando la prima sconfitta della stagione ai Cincinnati Bengals.

I Texans stupiscono tutti nel MNF con una prestazione, soprattutto difensiva, quasi da incorniciare. Complimenti a tutti quindi, chi più, chi meno.

-OFFENSE-

QB(s)

Brian Hoyer, fino a quando rimane in campo, gioca una partita non certo da protagonista; tuttavia contribuisce positivamente in attacco non prendendosi troppi rischi e non producendo più di tanto, ma consentendo alla propria squadra di guadagnare le yards necessarie snap dopo snap.
Non si vedono infatti troppi lanci lunghi, ne big plays da grossi guadagni, e Hoyer chiude la sua partita (in anticipo a causa di un infortunio) con 12/22, 123 yards, 1 INT (che però è frutto di un Hail Mary a fine secondo quarto, che con un po’ più di fortuna poteva diventare un grande TD).
Tuttavia contro una grande difesa come quella dei Bengals non era facile, e forse proprio questa calma e il non prendersi troppi rischi potrebbero aver contribuito alla vittoria.

Chiamato a sostituire Hoyer, il back up QB T.J. Yates, da poco tornato a Houston, inizia la sua partita con un orribile short pass sbagliato. Dopo l’errore però Yates dimostra una calma incredibile e anche lui piano piano riesce a guadagnare yards.
Proprio all’inizio del quarto quarto prende il coraggio di effettuare un long pass in end zone verso Hopkins, il ragazzo ringrazia e fa il miracolo segnando il TD. Yates chiuderà con 5/11, 69 yards, 1 TD.

RB

Come ormai siamo abituati a vedere, anche se si vince l’efficacia del running game non migliora granchè, complice anche una OL che ci mette del suo per rendere ancora più difficoltoso il lavoro dei runningbacks texani.
Alfred Blue, che dovrebbe essere il RB primario è proprio quello che continua a deludere di più, guadagnando solo 22 yards in 12 tentativi.
Un po’ meglio invece Chris Polk con 14 yards in 4 tentativi, e decisamente meglio invece Grimes con 33 yards guadagnate in soli 6 tentativi.
La produzione del running game comunque si ferma a sole 72 yards complessive, ancora troppo poco per impensierire gli avversari.

WR / TE

In una partita finita 10-6 ovviamente non ci si può aspettare grandi numeri da parte dei ricevitori, ma nonostante ciò DeAndre Hopkins riesce comunque a lasciarci a bocca aperta.
Il giovane WR, già considerato da molti ormai come uno dei migliori della lega quest’anno, chiude con solo 5 ricezioni ma riuscendo comunque a produrre il maggior numero di yards del reparto (57). In una partita dove arrivano pochi lanci e le marcature sono durissime, il WR riesce comunque a dire la sua ed è suo l’unico TD della partita, e che Touchdown! Su lancio di Yates, in un angolo di redzone e con una marcatura stretta, Hopkins porta in vantaggio i suoi con una presa ad una mano (l’ennesima!) che sicuramente il caro OBJ guardando da casa avrà apprezzato. Mostro.
Il resto del gioco aereo è spartito tra Shorts III, Washington, non proprio nella loro migliore partita, ma soprattutto anche tra i due TE Griffin e Fiedorowicz. Finalmente infatti i TE si sono dimostrati delle ottime armi nel playbook texano, che solitamente fa un uso davvero limitato di questo ruolo in ricezione. I 2 TE sono stati di grande aiuto a Hoyer prima, e a Yates poi, soprattutto su screen pass e short pass, contribuendo a guadagnare diversi primi down importanti.

OL

Ancora non troppo bene purtroppo la linea offensiva invece. Per l’ennesima partita la linea fatica tantissimo a concedere spazio e tempo al proprio QB per lanciare e finisce per concedere 3 sack agli avversari. Sulla pass protection poi nell’arco della partita si vede qualche miglioramento, ma rimane quasi imbarazzante la prestazione sulle corse che mostra una grave incapacità del reparto nel creare varchi per i RB di Houston.
Non è una partita disastrosa quella della linea offensiva texana, ma è evidente che c’è ancora tanto su cui lavorare.

-DEFENSE-

FRONT 7

Si potrebbe scrivere direttamente di tutta la difesa insieme e limitarsi a dire che, almeno per questa volta, abbiamo assistito ad una prestazione incredibile.
Dividendo la difesa in due invece possiamo dire che tutto il front 7 fa un lavoro di fatica per tutta la partita combattendo continuamente con una OL pressochè insuperabile.
JJ Watt è marcato divinamente da Collins per tutta la partita, ma alla fine riesce comunque a mettere a segno il suo sack quotidiano.
Il vero merito di questo front 7 è quello di essere comunque riuscito, nonostante la prestazione della OL avversaria, a mettere una pressione costante e interminabile a Dalton che è spesso costretto a liberarsi velocemente della palla.
Merita sicuramente una menzione il rookie McKinney che con 9 tackles continua a mostrare di saper stare in campo e sta dimostrando una una continua crescita che prospetta molto bene.
Il vecchio Cushing continua ad essere sempre presente nel mezzo, mentre un altro rookie, Covington, si prende anche un sack. (La difesa texana chiuderà con 3 sack, il terzo di Simon).

SECONDARY

Mamma mia che sorpresa! La secondaria di Houston, chiamata a giocare contro un attacco esplosivo e dotato di Eiffert, Green, Sanu e Jones, è protagonista di una prestazione impressionante, forse la migliore di tutta la stagione. Mentre il front 7 mette pressione su Dalton, dietro si sta appiccicati ai ricevitori non lasciandoli respirare. Partita di intelligenza, marcatura stretta e contrasti duri annullano l’attacco dei Bengals, facendo ammattire Eiffert che inizia a droppare l’impossibile.
Il rookie 1st round Kevin Johnson deve migliorare per quanto riguarda la testa, viste le troppe flag commesse, ma è già una variabile più che determinante sul profilo fisico e tecnico. Per gran parte della partita non si passa dalla sua parte e un suo coraggioso tuffo devia un passaggio sul finire della partita.
Il vero protagonista in difesa però è Johnatan Joseph che si dimostra davvero impassabile durante tutta la partita.
Per chiudere in bellezza, Demps forza un fumble, e lo recupera, nel drive finale dei Bengals, proprio quando la squadra stava pericolosamente avanzando cercando la rimonta.

Insomma, finalmente questi Texans riescono a sorprendere i propri tifosi, uscendo vittoriosi da una grande impresa, e riaccendono più di una speranza per gli obiettivi futuri che ora sembrano tutti un po’ più vicini. Speriamo che i ragazzi non ci smentiscano già dalla prossima partita e che questa contro i Bengals sia la partita della svolta.