NFL Week 13 Recap: Houston Texans @ Buffalo Bills

Questa non ci voleva. I Texans gettano un’occasione per avvicinarsi tantissimo ai playoff, perdendo contro i Bills per 21-30, in una partita certo combattutissima, ma che i texani avrebbero potuto portare a casa con qualche errore in meno.
Purtroppo è andata così, errori individuali, chiamate sbagliate e una squadra che ha giocato per tutta la partita a metà (nel primo half solo l’attacco, nel secondo solo la difesa, in pratica) compromettono, o per lo meno complicano, la corsa ai playoff ai ragazzi di Houston, che comunque possono ancora mantenere alte le speranze, perchè non tutto è perduto, anzi. (Grazie Steelers!)

-OFFENSE-

QB

Nonostante la sconfitta e i numerosi drive conclusi con punt, forse (come detto anche dai cronisti di CBS) non si poteva chiedere tanto di più da Brian Hoyer ieri sera. Alla fine, nonostante tutto, il qb di Houston chiude una partita 26/43, 293 yards, 3 TD e 1 intercetto lanciato nell’ultima azione della partita (poi O’Brien ci spiegherà perchè voleva giocare quell’ultima azione a tutti i costi a 3 secondi dalla fine e sotto di 9 punti).
In ogni caso, Hoyer gioca una partita più che discreta, considerando poi che per quasi tutto il match subisce una pressione pazzesca dalla difesa di Buffalo e che, fino all’infortunio di Gilmore è costretto a cercare target diversi da Hopkins, quasi annullato per tutto il 1st half.
Certo, come già detto, in molte occasioni non si riesce a guadagnare nulla in attacco, ma non mi sento di additare Hoyer come il principale colpevole della sconfitta di ieri.

WR / TE

Partendo proprio dal già citato Hopkins, possiamo dire che il ragazzo continua a non fare altro che stupire. Per tutto il 1st half in effetti subisce la pressione costante di Gilmore supportato quasi sempre da un’altro compagno di secondaria. Ma non appena Gilmore esce dal campo, Hopkins inizia a fare il diavolo a quattro, nonostante la marcatura stretta di Darby, non proprio l’ultimo arrivato quindi. In ogni caso, dal quel momento la partita di DeAndre cambia e oltre ad un’altra one-hand catch, la quarta della stagione, riceve anche un passaggio in endzone, imponendosi sul difensore avversario e prendendosi 88 yards in 5 ricezioni.
Un grande contributo nel primo half lo dà invece Cecil Shorts III che è bravissimo a sfruttare i buchi lasciati dalle double coverage su Hopkins, facendosi trovare quasi sempre disponibile a ricevere i passaggi di Hoyer, che infatti farà affidamento sul receiver ex-Jaguars più volte. Shorts chiude la partita da receiving leader con 6 ricezioni e 91 yards.
Molto bene anche Nate Washington che, ogni tanto dimenticato dalla difesa dei Bills, ferisce più volte ricevendo 6 lanci per 44 yards.
Per quanto mi riguarda invece, malissimo i 2 TE Ryan Griffin e C.J. Fiedorowicz. Vero che il primo riesce a segnare un TD anche in questa partita, cogliendo impreparata la difesa dei Bills, non ancora posizionata, ma rovina poi la sua partita con 2 flag pesantissime che in entrambi i casi compromettono il drive di Houston. Lo stesso fa Fiedorowicz che riceve solo un lancio da 8 yards, ma che commette anche lui una flag che fa indietreggiare l’attacco di 15 yards.

RBs

Partendo dal fatto che Alfred Blue come RB titolare continua a convincere molto poco (solo 14 yards in 4 portate), probabilmente se ne sta accorgendo anche O’Brien che infatti concede più portate al resto del reparto corse.
Quello che meglio sfrutta le occasioni è un piccolo grande Chris Polk che segna un TD su ricezione (il primo in carriera), rimanendo in piedi dopo un violento tackle e gettandosi in endzone di prepotenza. Inoltre in 12 portate corre per 61 yards, affermandosi come il RB migliore della serata.
Bene anche Jonathan Grimes che non ha tante portate durante la partita (5), ma che mantiene sempre un ottimo average con 28 yards guadagnate.

OL

Questa volta la OL riesce a creare qualche spazio in più per le corse, proprio come la scorsa giornata, tuttavia la copertura su Hoyer è a tratti pessima e il qb di Houston è costretto sempre a lanciare con rapidità, subire numerosi hits e 2 sack.
Purtroppo il fatto che Brandon Brooks venga portato in ospedale poco prima della partita, non aiuta di certo ad assemblare una linea offensiva già solitamente in difficoltà, che finisce così per giocare una partita deludente. (Nel momento in cui scrivo questo recap non è ancora chiaro cosa ha costretto Brooks a correre in ospedale, si parla di vomito e giramenti di testa).
Nota positiva: bello e divertente vedere un ciccione rookie tackle (Kendall Lamm) staccarsi dalla OL e ricevere un passaggio di Brian Hoyer, in uno dei trick plays architettati da O’Brien.

-DEFENSE-

FRONT 7

Dunque, in generale la difesa gioca una partita molto strana in cui per tutta la prima parte praticamente non fa altro che subire gli attacchi dei Bills, subendo pure un’ammontare di punti non indifferente. Poi nella seconda metà di partita tutta la D# sembra svegliarsi e le corse concesse ai Bills passano da 134 nel primo half a 19 fino a quasi fine del terzo quarto.

Il front 7 nello specifico però ha davvero sofferto troppo le corse di LeSean McCoy e gli scramble di Tyrod Taylor, ai quali era permesso fare davvero quello che volevano. In particolare il QB dei Bills ha più volte punito la difesa texana correndo indisturbato e guadagnando primi down importanti.
Arrivati alla fine, non mi sento di reputare buona la prestazione del front 7 che, anche se a tratti è sembrato riprendersi, per gran parte della partita ha subito le corse avversarie, senza riuscire a reagire.
Anche JJ Watt un po’ in ombra, anche a causa della costante double (e a volte addirittura triple) coverage della linea offensiva di Buffalo, mentre Jadeveon Clowney è l’unico che, bisogna dargliene atto, è sempre in mezzo all’azione. Purtroppo il 1st pick dello scorso anno si ritrova spesso a rincorrere l’avversario ed è sembrato un po’ rallentato in qualche azione, tuttavia rimane forse il migliore in un reparto che ha concesso 187 yards totali di corsa.

SECONDARY

Mi dispiace davvero tanto ammetterlo, perchè è uno dei miei pupilli (se non si fosse capito), ma purtroppo succede anche ai migliori, come si dice: quella di ieri sera è una partita decisamente da dimenticare per il rookie CB Kevin Johnson, che gioca una partita, o per lo meno una buona parte, da incubo, perdendosi per ben 2 volte il ricevitore in endzone, concedendo 2 TD e lasciandosi scappare Sammy Watkins su un lancio da 53 yards. Purtroppo se si guarda l’intera partita, il ragazzo non ha giocato nemmeno troppo male, ma i 3 errori fatti sono stati errori pesantissimi che il giovane CB e i Texans hanno pagato cari.
In ogni caso, evidentemente non era serata per i Texans, forse complici anche qualche chiamata difensiva sbagliata, dato che anche un colosso come Johnathan Joseph si lascia scappare i ricevitori qualche volta di troppo.
In tutto questo il giovane Hal gioca una partita più che dignitosa, ma non basta per far sì che la barca non affondi.

Ricapitolando, la prestazione generale della squadra non è stata delle peggiori e forse il recap è fin troppo cattivo nei confronti dei ragazzi, ma c’è amarezza per quel che si poteva fare in questa partita e per dove si poteva essere ora con una win in più.
Purtroppo i Texans, si può dire, hanno gettato la partita con al massimo 4/5 errori, ma che sono stati gravissimi.
Le ultime due azioni dei Bills che di fatto hanno deciso la partita: un alto gain di McCoy per arrivare in zona FG e il TD di Charles Clay, totalmente libero, lasciano molti dubbi per quanto riguarda le chiamate difensive.
Comunque sia, dopo tutto questo malumore, facciamo un breve punto della situazione:
Attualmente, a 4 partite dalla fine, i Texans dovranno affrontare nell’ordine: Patriots (durissima); Colts (fondamentale); Titans (da vincere) e Jaguars (da vincere).
I Texans sono attualmente 6-6 e al primo posto della AFC South insieme ai Colts, che però hanno vinto il precedente scontro diretto.
Per i Texans le opzioni rimangono 2: o cercare di battere i Colts e vincere abbastanza partite per chiudere al primo posto, oppure perdere contro i Colts (e di fatto, anche se non matematicamente, quasi regalare agli avversari il primato), e cercare di agguantare un posto alle wildcard, cercando di passare come seconda, anche se in questo i risultati di week 13 non hanno di certo aiutato i texani, dato che dopo le ultime partite, le principali contender sono:
Jets (7-5); Steelers (7-5); Chiefs (7-5); Bills (6-6).
Insomma, da adesso fino alla fine “It’s a hard life”, come cantavano i Queen, ma nulla è perduto per i texani.