NFL Week 14 Recap: New England Patriots @ Houston Texans
Ok, Keep Calm. E’ andata male, ma un po’ ce lo aspettavamo e in fondo non è proprio tutto da buttare quello visto ieri notte.
Purtroppo gli Houston Texans escono sconfitti per 27-6 dal Sunday Night Football di week 14 disputato in casa contro i Patriots (sì, avevo scritto distrattamente nel preview che si sarebbe giocata in casa Patriots; ovviamente mi sono palesemente sbagliato. Perdono.)
Tuttavia al di là del risultato, non è da considerarsi una situazione disastrosa quella in cui si trovano i Texans. La sconfitta è arrivata contro un avversario comunque tra i migliori della lega e a causa di qualche errore di troppo da parte dei singoli giocatori.
D’altra parte i texani possono tornare a casa con qualche cosa positiva (leggi: Jadeveon Clowney), e con una speranza playoff ancora decisamente accesa.
Evidentemente infatti le mie gufate della preview sono servite dato che i cari Colts, che proprio questa non dovevano perderla, si sono presi 51 meravigliosi punti dai Jaguars. Questo significa giocarsi quasi il tutto per tutto nello scontro diretto della prossima settimana, ma andiamo con calma e diciamo due cose sulla prestazione di ieri.
-OFFENSE-
QB
Purtroppo è evidente anche dal punteggio che la produttività in attacco è mancata ed è stata una delle cause della sconfitta. Ora, non vorrei sempre finire a difendere Brian Hoyer e sicuramente il QB non ha giocato una delle sue migliori partite; tuttavia credo che la sua opaca prestazione debba essere imputata in parte a lui ovviamente, ma in parte alla pessima OL che ha reso infernale la partita del proprio qb. Ripeto, Hoyer ci ha messo il suo e non è riuscito a tirare fuori quasi nulla dal cilindro, chiudendo la sua partita con 11/22, 155 yards e una percentuale di completi pari al 50%. Ma se analizziamo i due fumble da lui causati è evidente che siano frutto della troppa pressione subita dal quarterback che, infatti, dopo aver subito 4 sack è costretto ad uscire dal campo. Mettiamoci anche dentro una miriade di drop da parte dei suoi target ed ecco che la prestazione di Hoyer passa facilmente da delundente a terribile.
WR / TE
Un’altra chiave della partita è stata senza dubbio la prestazione di DeAndre Hopkins praticamente annullato del CB Ryan, possiamo dirlo almeno per questa volta. A dir la verità poi Hopkins non è sembrato nemmeno troppe volte raddoppiato dalle secondarie dei Patriots (o per lo meno, non più di quanto gli capiti di solito), ma si è visto comunque poco per tutta la partita, forse un po’ complice una giornata così così e un po’ lo scarso numero di lanci arrivati da Hoyer. DeAndre chiude con 3 sole ricezioni e 52 yards (ovviamente anche se in una giornata così così rimane comunque il receiving leader della partita, quello è ovvio).
Cecil Shorts III cerca di reinventarsi continuamente e lo si vede correre tracce in profondità, sugli screen pass, tentare qualche corsa, ma i risultati non arrivano da nessuna parte purtroppo (2 ricezioni 9 yards).
Nate Washington è forse quello che si vede di più e quello su cui punta Hoyer le poche volte che riesce a fare dei long passes precisi, tuttavia il vecchio Nate, sempre fortemente marcato bisogna dirlo, ci va molto vicino tante volte al big play, ma non riesce mai a vincere l’uno contro uno, e quasi sempre finisce in un drop (1 ricezione 49 yards).
E poi c’è il TE Ryan Griffin che, a malincuore, devo prendere a brutte parole anche questa settimana. Una buona parte del gioco di Hoyer, specie in situazioni di difficoltà, si concentra in rapidi passaggi cercando il TE, peccato però che a parte una ricezione da 20 yards la partita di Griffin è fatta da una serie infinita di drops, di cui 3/4 su palloni piuttosto facili. Male male.
RB
Dopo le brutte prestazioni e qualche problemino fisico Alfred Blue non si vede più in campo, e la coppia Polk/Grimes si spartisce gran parte del gioco di corse. Entrambi mostrano di avere la grinta giusta e di saper trovare l’imbucata al momento giusto; il problema è che l’imbucata nella OL dei texani non si crea mai e i 2 runningbacks finiscono per fare quello che possono. Chiudono con poco più di 50 yards a testa che non fanno paura ai Patriots ma che regalano qualche bella giocata durante la parita, ma più di tanto non viene fuori.
OL
Ecco, praticamente ne ho già parlato abbastanza sia parlando del running game sia parlando della prestazione di Hoyer. Direi tanto altro non c’è da dire: la linea è chiamata ad una difficile sfida contro un front 7, quello dei Patriots, che spinge in maniera pazzesca. Purtroppo la offensive line fallisce miseramente e i risultati sono quelli che sono.
-DEFENSE-
FRONT 7
Oh, finalmente si parla di altro. Forse la soddisfazione maggiore dalla sconfitta arriva proprio da qui. Il Front 7 gioca una bella partita e molto spesso l’attacco dei Patriots è costretto a puntare quasi subito anche e soprattutto grazie a questi ragazzi qua.
Con JJ Watt che fa quel che può giocando con una mano sola, Jadeveon Clowney si prende la parte del protagonista e gioca un partitone. Quasi impeccabile questa volta il 1st pick overall dello scorso draft, che a parte qualche broken tackle dovuto forse anche dalla troppa foga di arrivare sul giocatore, è sempre presente in ogni azione e quasi sempre il primo nell’intervenire. I due sack su Brady non fanno altro che sottolineare la grande prestazione di Clowney che ha fatto ammattire l’incaricato a marcarlo durante tutta la partita.
Molto bene anche il vecchio Cushing che si fa trovare sempre pronto e dà un forte contributo specialmente contro le corse.
Mercilus così così invece perchè pur giocando una buona partita nel complesso e facendo pure un sack, commette qualche errore di troppo in più di una situazione.
Il rushing game avversario chiude con circa 110 yards guadagnate, ma anche considerato quanto la difesa texana è rimasta in campo la prestazione del front 7 si può definire soddisfacente.
SECONDARY
Secondaria invece così così. Certo, probabilmente le cause maggiori della sconfitta rimangono dell’attacco e la secondaria non concede poi troppo nella profondità ad un QB come Brady. Tuttavia ogni singola volta che Rob Gronkowski viene chiamato in causa fa un male tremendo alla difesa texana, che sembra non sapere come tenerlo a bada. Inoltre, le maggiori difficoltà si sono viste contro screen e short passes che troppe volte hanno regalato ai Patriots dei 1st down fondamentali.
Parlando dei singoli, l’unico che forse ne esce pulito è Kareem Jackson che gioca con intensità decisamente maggiore e che difficilmente fa passare qualcosa dalle sue parti; tra l’altro dà anche una bella mano contro le corse e chiude la partita con 9 tackles.
Kevin Johnson invece si fa “fregare” di nuovo in endzone, proprio come nella scorsa partita, e si perde l’uomo del primo TD; succede giovanotto, ma cerchiamo di limitare le volte che capita d’ora in avanti, perchè di pasta per essere un fenomeno ne hai.
Infine Demps forse è quello che se ne esce peggio nella secondaria: molti errori, poco presente in aiuto dei compagni e troppo spesso in ritardo sull’uomo. Brutta partita per lui, che avrà comunque modo di rifarsi.
Insomma, forse una buona colpa, come già detto, ce l’ha l’attacco che non ha saputo segnare un TD e che ha lasciato troppo velocemente il campo in molte occasioni; e in particolare la colpa maggiore nel reparto è forse da attribuire alla OL che di certo ha complicato una situazione già difficile per l’attacco texano.
Tuttavia l’avversario era di quelli tosti e non si è fatta una figuraccia. Ora, un po’ soffrendo per la sconfitta e po’ gioendo per i 51 punti dei Jaguars si DEVE guardare avanti e precisamente ci si deve concentrare su domenica prossima dove ci si giocherà LA PARTITA, quella che molto probabilmente dirà chi si andrà a giocare i playoff e chi se li guarderà dal divano, senza dimenticare ovviamente che dopo quella ne mancheranno altre due.