NFC Divisional: Packers e Cardinals davanti alle loro paure

Gli Arizona Cardinals, dopo la miglior stagione regolare della propria storia sono pronti ad affrontare una sfida già vista non molto tempo fa, il 27 dicembre, contro i decaduti dal titolo di NFC North, i Green Bay Packers, per guadagnare l’NFC Championship che a Glendale manca dal canto del cigno di Kurt Warner.

Arizona, subito dopo natale, ha asfaltato e ripassato a rullo i Packers vincendo 38-8 con una prova devastante della difesa con nove sack, appena 178 yard concesse e due TD difensivi. Arizona esce dalla settimana di bye in cui ha avuto modo di vedere all’opera i green&gold che hanno annullato un deficit di 11-0 vincendo 35-18 a Washington nel Wild Card Game, con un buonissimo Aaron Rodgers ed una squadra tutto sommato ritrovata dopo due prestazioni a dir poco orrende (Arizona e Minnie) per i soli 21 punti realizzati ma soprattutto per i tre TD subiti dalle difese aversarie.

Chiaramente, ai playoff inizia un mondo nuovo, anche se i problemi di organico che affliggono Green Bay, rimangono e coinvolgono la linea offensiva e soprattutto il reparto ricevitori, a cui si è aggiunto un paio di giorni fa Davante Adams vittima di un infortunio al collaterale mediale del ginocchio.

Arizona vuole cancellare l’orribile gita in post-season dell’anno scorso in cui furono costretti a giocare con il 3rd string QB la gara poi persa contro Carolina. Tuttavia, al di là dello sfortunato 2014, sono 4-0 in casa nella postseason e l’epico 51-45 all’overtime della stagione 2009 è l’ultimo precedente tra le due squadre, in quella gara Rodgers perse palla su un sack e Karlos Dansby ritornò il fumble per la segnatura decisiva.

Il 36enne Carson Palmer tenta per la terza volta l’assalto alla sua prima vittoria nei playoff, alla guida di una astronave quale l’attacco di Arizona, che posta una media di 408,3 yard a partita (#1 in NFL) e 30,6 punti (#2 in NFL). Sarà fondamentale per lo staff di Arians tenere Palmer al sicuro da un reparto passrush che in dicembre fece il minimo sindacale ma contro i Redskins pochi giorni fa ha realizzato ben 6 strapazzate di Cousins.

Fondamentale per i Cardinals sarà comunque dimenticare tutto quello che è successo in stagione regolare e soprattutto le gare contro Green Bay (molto positiva) e Seattle (molto negativa, con molti distinguo).

Per Arizona, la settimana di bye ha comunque portato note poco liete sul roster: il linebacker Alex Okafor ed il DT Cory Redding (caviglia) sono fuori per il resto della postseason a causa di infortuni, il vecchio Jason Babin sarà il sostituto di Okafor. Per i Packers saranno fuori sicuramente lo storico Jordy Nelson, Ty Montgomery, Davante Adams e Sam Barrington, si valutano le condizioni di diversi giocatori della linea come Bakhtiari, Lang e Sitton, tutti in limited practice ieri; Sam Shields rimane per ora in concussion protocol.

 

I punti deboli di Green Bay

 

Wide Receiver. Il primo punto che, a mio parere, costituirà per i Green Bay Packers una debolezza è il reparto WR. La qualità del reparto non si discute, quello che metto in dubbio è la profondità del reparto e la sua consistenza. La perdita di Jordy Nelson, che nel 2014 aveva collezionato 98 ricezioni per ben 1.513 yds e 13 TD, già dalla week 2 di pre-season ha condizionato, e di molto, le prestazioni dell’intero attacco di Green Bay. Parlando di freddi numeri, nel 2014 l’attacco di Green Bay è stato l’8° migliore della lega con ben 4261 yds in passing game, nel 2015 invece l’attacco è crollato al 26° posto con soli 3503 yds; una differenza abissale di 758 yds in meno. A stagione in corso, week 6, dobbiamo segnalare anche la perdita del rookie WR da Stanford, Ty Montgomery per un infortunio alla caviglia.

Analizzando le statistiche si potrebbe pensare che la sola assenza di Nelson abbia potuto condizionare così tanto il reparto, in parte è vero, ma, come sempre del resto, entrano in gioco moltissimi altri fattori. I due WR deputati a sopperire alla mancanza di Nelson (Randall Cobb e Davante Adams) non hanno saputo, non solo, fare quello step up richiesto in assenza del WR principale, ma neanche ripetere i numeri messi su nel 2014. La produzione di entrambi in termini di TD si è addirittura dimezzata assieme alla notevole riduzione di yard.

Per chi non ha reso come ci si aspettava, passiamo alla nota lieta della stagione di Green Bay, il “figliol prodigo” James Jones. Ritornato a Green Bay dopo un anno agli Oakland Raiders e qualche mese ai New York Giants, Jones ha dimostrato di non aver perso il feeling con Aaron Rodgers i due si sono connessi per 890 yds e 8 TD durante la regular season. I restanti WRs: Jared Abbrederis e Jeff Janis si sono limitati al ruolo di comparse pagate, negli schemi di Rodgers e McCarthy.

Venendo alla partita di sabato notte, dobbiamo segnalare la quasi sicura assenza di Davante Adams per uno stiramento al legamento collaterale mediale (MCL). Toccherà quindi a Jones, Cobb e Abbrederis schierarsi contro i DB di Arizona.

 

Run Defense. Secondo reparto sul banco degli imputati per Green Bay è la difesa sulle corse, oggettivamente e numericamente sofferente per tutta la stagione, ha mostrato i punti deboli che l’hanno portata al #21 posto nazionale contro le corse, anche contro Washington domenica scorsa. I peggiori? Il NT B.J. Raji e la SS Micah Hyde, i quali hanno faticato, e tanto, per cercare di contenere le corse di Washington. Raji è stato assolutamente inefficace nel chiudere i varchi aperti dagli OL Skins e Hyde è stato incapace di fermare i RB avversari. Parlando del reparto, hanno concesso 85 yds in sole 17 corse, con una media di 5 yds per corsa e il bilancio sarebbe potuto essere peggiore se Washington non avesse dovuto abbandonare il gioco di corse per tentare di rimontare lo svantaggio.

Dal lato Cardinals il “reparto corse” è stato croce e delizia durante la RS 2015, la presenza dell’esperto veterano Chris Johnson ha mascherato, da inizio stagione, la totale mancanza di varchi aperti dall’OL; con il suo infortunio il rookie RB David Johnson ha preso in mano le redini del reparto, notevole la sua produzione frutto più di lampi di assoluto talento da parte del giocatore che dell’OL.

Insieme al rientrante Andre Ellington, i due sono chiamati a una prova di forza contro Green Bay cercando di evitare il muro che la D di GB cercherà sicuramente di alzargli contro.

 

Offensive Line. Terzo fattore/reparto da poter attaccare per poter arrivare a Rodgers, sarà l’offensive line. Offensive line che durante la stagione non ha certo brillato, concedendo ben 47 sack e 104 QB hit agli avversari, piazzando al 28° posto nella lega, 20 sack in più concessi della OL colabrodo di Arizona, per intenderci. A riprova di questo abbiamo i filmati della partita contro i Cardinals di RS, dove l’OL era però orfana del LT David Bakhtiari e del RT Bryan Bulaga, uscito a inizio terzo quarto per un infortunio alla caviglia. Bulaga ha recuperato dall’infortunio mentre Bakhatari, acciaccato, è ancora “limited” negli allenamenti.

Seppur cosciente che la partita non andrà assolutamente come andò in quel di dicembre e nonostante il probabile rientro di Bakhatari e quindi la possibilità di schierare tutti i suoi effettivi, mi affido nuovamente alla pass-rush di Arizona per portare pressione sul QB. I veterani: Freeney e Babin, insieme al sempiterno Campbell con una nutrita batteria di giovani, proveranno ad aggirare nuovamente il muro che i giocatori dei Packers proveranno ad alzare per difendere Rodgers.

 

(Andrea Princigallo)

 

I punti deboli di Arizona

 

La run defense al secondo livello. Arizona presenta una run defense che in quasi tutti i suoi aspetti si rivela eccellente, rimane Top 10 sia in yard concesse che in TD subiti ed in yard per corsa. Tuttavia se superata la prima diga formata dalla DL dei Cardinals, Green Bay potrebbe trovare interessanti guadagni per vie centrali dove Arizona ha Minter e Bucannon, che non brillano in rush defense e potrebbero essere a riguardo il punto debole.

Nella gara tra le due squadre di fine dicembre, Arizona concesse 101 yard in 26 corse, bene ma non eccezionale, questo in virtù di ben dieci corse con guadagni oscillanti tra 2 e 3 yard e quattro che si sono fermate prima della linea di scrimmage, tuttavia Green Bay ha realizzato ben otto corse da oltre 5 yard, il 30% del totale, che dimostrano come una volta superato lo scoglio della DL, i Packers possono trovare spazi per buoni guadagni. Green Bay conta su un attacco di terra che miscela con buona abilità due giocatori diversi come Eddie Lacy (#12 in NFL per success rate secondo FootballOutsiders) e James Starks (#32 del medesimo ranking), un po’ come dire un trattore e una spider. Per fare questo però servirà soprattutto una OL sistemata fisicamente soprattutto alle guardie, e sia Sitton che Lang in questi giorni hanno presentato problemi che li hanno limitati in practice.

 

Slot cornerback. I DB di Arizona si presentano senza Tyrann Mathieu, fuori da tempo, con un balbettante Bethel, Powers in slot CB e Patrick Peterson. “Ipotizzando” che Rodgers tenterà poco la fortuna dal lato di Peterson, il quale quasi sicuramente prenderà in consegna Jones, sarà compito di Bethel e Powers contrastare Randall Cobb e Jared Abbrederis.

La scelta delle tracce e del tipo di combinazione tra i due sarà fondamentale per Green Bay contro una coppia come Bethel e Powers che non hanno realizzato prestazioni strepitose come slot corner. I Packers invece presentano Cobb in grado di essere una spina nel fianco partendo da tale posizione. Sul lato di Peterson quasi sicuramente andrà James Jones, big body receiver che sicuramente è penalizzato nel matchup ma chi si ricorda la questione 2014 tra Sherman ed i Packers può ipotizzare che il gameplan non verrà stravolto solo per evitare un corner seppur forte.

Tutto ovviamente rimane appeso all’efficienza del quarterback, che nel secondo tempo della gara con i Redskins è nettamente migliorata, ed alla capacità dei ricevitori di tenere la palla, evitare banali drop, cercando di confermare da questo punto di vista il miglioramento mostrato nella gara contro Washington.

 

Il lato destro della OL. Arizona ha una OL pericolosamente fallata sulla destra, il tackle Bobby Massie era partito assai bene ma ha avuto una involuzione che lo ha portato fuori dai migliori 50 tackle della lega, dopo week 12 le cose sono migliorate per un utilizzo più rarefatto nelle giocate su corsa. Ted Larsen ha recuperato il ruolo di guardia titolare ad inizio dicembre dopo l’infortunio di Jonathan Cooper, Arians lo ha schierato da week #10 ma non ha mai convinto del tutto, quest’anno è rankato da PFF come la #75 guardia di tutta la NFL con una qualità di pass blocking veramente bassa.

La presenza a Green Bay di una unità di passrush variegata ed aggressiva, con i sei sack messi a segno a Washington, i Packers sono arrivati a quota 49 in questa stagione, top 5 della NFL in merito, e sono il settimo team in NFL per TFL. Non si tratta di una macchina da punti come fu quella che Capers schierò nell’anno del Super Bowl, anche perchè il personale è diverso da Charles Woodson e Nick Collins, ma parliamo di un reparto che sa mettere paura al backfield avversario in maniera continuativa.
(Gianni Cidioli)

Si gioca a Glendale, kickoff sabato notte alle 2:15. All’University of Phoenix Stadium è favorita Arizona, secondo ESPN con l’80,1% di probabilità di vincere. Per IronRank favoridi i Cardinals di 7 punti. Per SBnation ancora i Cardinals di 7 voti a 1.