Bengals Free-Agency: I numeri dei nuovi arrivati

Ad una decina di giorni dal Draft 2016 può probabilmente dirsi conclusa la prima finestra di Free-Agency 2016 dei Cincinnati Bengals. Ci sono tre importanti aggiornamenti rispetto alle prime due puntate: la partenza di Reggie Nelson e gli arrivi di Karlos Dansby e Brandon LaFell.

Sebbene ci siano quasi 11 milioni di cap ancora disponibile (considerando anche i contratti dei futuri rookie), i Bengals non sembrano interessati ad acquisire altri giocatori svincolati, l’unica eccezione potrebbe essere Leon Hall (l’unico ex Bengals ancora sul mercato). Hall è stato operato alla schiena e potrebbe tornare a Cincinnati dato che nessuna delle squadre per cui ha svolto dei camp ha deciso di offrirgli un contratto. Stimerei il suo valore attorno ai 3 milioni l’anno, circa un terzo di quello che ha guadagnato nel 2015 con la franchigia dell’Ohio.

Partiamo da LaFell.

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Il WR ex-Patriots arriva alla corte di Marvin Lewis dopo 4 anni a Carolina e due a New England firmando un contratto annuale del valore massimo di $2,5 milioni, con $1 milione di garantito. Le statistiche del prodotto di LSU sono più che buone, ma è evidente che gli eccessivi drop hanno influito molto sul valore del contratto.

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Non dobbiamo dimenticare che, escluso il 2010 con Clausen, LaFell ha giocato con due QB da top-10, svolgendo anche il ruolo di primo ricevitore ai Patriots, anche se la capacità di Brady di distribuire palloni a chiunque gli ha facilitato il compito. LaFell non è un fenomeno, non è mai arrivato neanche a 1000 yard, ma porterà esperienza in un reparto (di cui abbiamo parlato qui) che, oltre ad AJ Green, sarà formato solo da rookie e da giocatori che sostanzialmente non hanno mai giocato. Quantomeno la statistica relativa ai fumble è rassicurante. LaFell lotterà per il posto da WR2 (e quindi target #3 dopo AJ e Eifert) con il rookie che arriverà nei primi due giri e forse con James Wright, sesto giro del 2014 da LSU che ha saltato tutto il 2015 per infortunio.

Karlos Dansby, 34 anni per lui, invece arriva da Cleveland ed è la classica “mossa” da offseason dei Bengals: un LB ultratrentenne, dal passato glorioso, con esperienza da Super Bowl. Era successo con James Harrison e con AJ Hawk, quest’anno è il turno di Dansby. I risultati dei due precedenti sono stati molto deludenti, Harrison non è fatto per la 4-3 e Hawk non ne ha più (perdonate l’espressione gergale).

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Per Dansby c’è un contratto di un anno da $2 milioni, con $700k di garantito. Con la partenza di Lamur e l’assenza di Burfict ad inizio stagione sarà interessante quale sarà la rotazione tra i linebacker, se avrà spazio anche Dawson, o se, come spesso succede, ci si affiderà all’esperienza dei veterani, a discapito dell’atletismo dei giovani.

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Due intercetti contro Denver e uno contro Baltimore sembrano promettere bene. In 12 anni parliamo di 1208 tackle, 41 sack e 19 intercetti, numeri che lo accostano ad un certo Brian Urlacher. Quest’anno probabilmente entrerà nel prestigioso club dei 40-20 (sack-intercetti), composto dai soli Brian Urlacher (13 anni), Seth Joyner (13 anni), Ray Lewis (17 anni) e Wilber Marshall (12 anni).

L’addio di Reggie Nelson invece è stato quasi inaspettato, dopo la partenza dei due ricevitori si pensava si arrivasse anche la seconda safety (dopo Iloka), iinvece così non è stato. Alcune fonti hanno riportato che a Nelson è stata offerta la stessa somma di Iloka ($6 mln a stagione), ma per un numero inferiore di anni. Alla fine Nelson ha firmato con Oakland, concludendo un scambio bizzarro e assai svantaggioso tra Cincy e i nero-argento: il leader stagionale della Lega per intercetti (Nelson) per un backup mediocre, lento in lettura e scarso in copertura (Taylor Mays).

Tratto da The Italian Jungle