Baltimore Ravens: Season Recap

La stagione dei Ravens quest’anno non è stata all’altezza di quelle a cui siamo sempre stati abitutati, quest’anno, siamo finiti nella top ten delle pick al draft oltre ad aver mancato i playoff. Per questo recap, non voglio parlare con statistiche suddividendo i singoli reparti, ma cercherò di fare un discorso più generale parlando solo di offense e defense, cercando di analizzare cosa è mancato, cosa è andato bene e cosa bisognerebbe fare per cercare di non ripetere questo sciagurato anno.

 

OFFENSE

 

Quando si parla della offense dei Baltimore Ravens la prima cosa di cui si parla è la mancanza di un gioco di corse che ci permettesse di alleggerire la pressione su Joe Flacco e che costringesse la difesa avversaria a riaddattarsi. Ma di chi è la colpa se il gioco di corse non si è visto così efficace come lo è stato con Gary Kubiak? La linea offensiva? I running back? La mia personale risposta sono le chiamate dell’offensive coordinator Marc Trestman. Una cosa che un buon gioco di corse necessita per funzionare (oltre agli ovvi blocchi di tutte le parti in causa a livello di gioco sul campo) è la varietà delle chiamate, cosa che non c’è mai stata nelle corse dei Ravens in questa stagione, riducendo tutte le chiamate di corsa entro i buchi 3 e 4. Limitando le chiamate in questo range, è molto più semplice per una difesa riuscire a bloccare le corse limitando i guadagni o addirittura a causare perdite di terreno. Il Motivo? Verrà spiegato quando parlerò tra poco del passing game. Giustamente vi potreste porre la domanda: “Possibile che non sia colpa anche dei giocatori?” la mia risposta è che si tratta di una componente minima del problema, in quanto il personale in campo era lo stesso dell’anno precedente, almeno per parte della stagione, prima che Eugene Monroe, Jeremy Zuttah si rompessero per tutta la stagione e che Kelechi Osemele saltasse qualche gara e che si infortunassero Justin Forsett e Lorenzo Taliaferro. L’unica cosa che è davvero cambiata è appunto l’offensive coordiantor.

Il passing game ha visto una notevole evoluzione, sia a livello di numero di chiamate sia per i giocatori coinvolti. Mai come quest’anno è stato chiesto di ricevere tanti palloni ai giocatori dei Ravens e mai come quest’anno sono stati utilizzati così tanti ricevtori e tight-end, anche a causa di vari infortuni che hanno portato anticipatamente al termine della stagione di molti giocatori. Il passing game ha visto emergere molti giocatori, per esempio Crockett Gillmore che ha messo in mostra notevoli progressi nell’uscire a ricevere prima di infortunarsi, oppure Kamar Aiken che dopo l’infortunio di Steve Smith SR nessuno avrebbe potuto immaginare che fosse un degno rimpiazzo nel ruolo di WR1, eppure ha dato prova di essere in grado di dare un target affidabile alla sfilza di quarterback che hanno giocato per i Ravens, ben 4 i quarterback che hanno messo piede in campo. Troppi QB sono entrati in campo e qui mi ricollego a quanto detto sul running game aggiungendo che un altro motivo per cui ha funzionato poco era il passing game, non perchè non fosse efficace, perchè Trestman ama usare i RB in situazione di screen pass o farli uscire a ricevere con delle tracce swing o altri tipi di tracce che mandano il RB nel flat, per questo Trestman chiama corse solo nei buchi centrali. Questo ci è costato l’infortunio di Flacco, facendo perdere all’attacco uno dei pezzi più importanti in campo, costringendoci a giocare con dei QB d’èlite nell’aiutare gli avversari ovvero Matt Schaub, Jimmy Clausen e Ryan Mallett, che poi il povero Clausen non ha nemmeno fatto una pessima figura, solo che si è trovato a giocare contro Seattle con un roster che vantava l’infermeria piena di titolari.

 

DEFENSE

 

Veniamo ora alla defense e qui di cose che non sono andate bene se ne sono viste, anche troppe. La prima è stata senza ombra di dubbio la mancanza di una pass rush costante. Nonostante i sack giungessero, la pressione non era mai costante, arrivando a volte ad essere davvero inesistente, poichè i QB avversari erano in grado di decidere dove lanciare per circa 6 secondi prima che un qualche giocatore dei Ravens riuscisse a farsi vivo. Purtroppo, l’assenza di Terrell Suggs si è sentita pesantemente sulla pass rush, lasciando Elvis Dumervil come unico vero edge rusher e che è stato puntualmente soggetto a raddoppi per via della mancanza di un altro vero e proprio rusher efficace.

Anche la secondaria, non ha beneficiato di questo, infatti, nella prima metà di stagione a causa dei troppi secondi lasciati al QB avversario, non riuscivano a tenere l’uomo per tutto quel lasso di tempo. Non è comunque esente, perchè se marchi un giocatore, lo devi tenere finchè l’azione non finisce, però, sicuramente non è facile, quando la secondaria in questione non ha all’interno degli elementi che d’èlite. Un altro grosso problema della secondaria sono stati i turnover, che non è mai stata in grado di forzarne una buona quantità, riuscendo anche a divorarsi quelli già fatti.

 

RIMEDI

 

Per la offense, a livello di gioco ne basta semplicemente uno: utilizzare di più le corse esterne. Quelle rare volte che sono state chiamate, hanno sempre portato ottimi guadagni. Essere meno ostinati e uscire dai propri schemi non è sempre un male, anche questo è il ruolo dell’allenatore. Un’altra stagione come quella dello scorso anno sotto il profilo del running game, non è ammissibile, perchè non si può rischiare che il QB titolare rischi nuovamente un infortunio dopo che quest’anno si è rotto il crociato anteriore e il medio collaterale. Quest’anno va fatto funzionare il running game.

In difesa un intervento è stato fatto sotto il profilo del coaching staff, cambiando il DB coach. Si spera che questo intervento porti qualche miglioria per quanto riguarda gli interventi sulle ricezioni, la pass coverage e soprattutto a livello di intercetti. Importante è trovare un valido sostituto per Suggs e Dumervil, in modo da avere sempre qualità in campo per fornire una pass rush costante. Za’Darius Smith è sicuramente un buon prospetto su cui lavorare in questo senso, ma è ancora grezzo e deve migliorare, ma le basi da cui partire ci sono, serve però uno che sia pronto subito se deve essere chiamato in causa e sicuramente si lavorerà al draft in questo senso. Infine, sarebbe stato necessario cambiare anche il defensive coordinator, perchè se si fa fatica a fermare il gioco di pass avversario, aggiungere un uomo in più in pass rush non per forza la soluzione ottimale. Magari sperimentare, mandando meno uomini in pass rush e tenendone di più a zona o cambiare completamente sistema difensivo poteva essere una soluzione. Non essendoci stato nessun cambio, quello che mi aspetto è di vedere più sperimentazione quando un sistema non funziona.