[Blue Emerald] Draft day 2: Nick Vannett e Rees Odhiambo

Altri due rinforzi sono arrivati dal terzo round del draft 2016. Dopo aver aggiunto qualità alla linea difensiva e al backfield è stato il turno dell’offensive line e del reparto tight end. Con la novantaquattresima assoluta è stato chiamato il tight end Nick Vannett, four star recruitment da Westerville (Ohio) e dal 2011 all’Ohio State University e campione nazionale nel 2014. La novantasettesima, invece, ha visto chiamare la guardia Rees Odhiambo da Boise State, dove è stato usato anche nel ruolo di tackle. Si trattano sicuramente di due giocatori di secondo piano rispetto ai nomi chiamati in precedenza, ed è soprattutto per questo andranno tenuti particolarmente d’occhio.

Nick Vannett

Vannett ha giocato tre stagioni come backup fra le fila ricche di talento di Ohio State per un totale di 40 partite (partendo 3 volte come titolare) e totalizzando 423 yard su 36 ricezioni con 6 TD, compreso quello contro Oregon nel Championship Game NCAA. Nel 2015, invece, ha iniziato ogni partita, ricevendo per 19 volte per un totale di 162 yard, senza segnare alcun touchdown. Ciò che colpisce di Vannett è la notevole versatilità mostrata nel corso degli anni universitari, dimostrando di poter giocare in linea come nello slot o nel backfield. È inoltre un buon run blocker, sia in linea che in campo aperto, qualità che potrebbe rivelarsi molto utile considerati i problemi avuti la passata stagione in questo ruolo nelle situazioni di corsa. La sua abilità nel percorrere la traccia, anche grazie alle leve di cui è dotato, e l’affidabilità nei passaggi possono renderlo una buona opzione offensiva anche nel gioco aereo, anche se è probabile che lo scarso utilizzo in queste situazioni possa aver nascosto ulteriori qualità. Questo sarà sicuramente un punto da chiarire nei vari camp estivi. Nel complesso, però, aggiungerà notevole talento nel run blocking, che era sostanzialmente il need principale in questo ruolo.


Rees Odhiambo
Secondo i media oltreoceano, l’unico motivo per cui Odhiambo non è stato annoverato fra i migliori prospetti della linea offensiva è la scarsa affidabilità della sua salute fisica. Considerato ciò, va detto che il nativo keniano è uno dei più talentuosi lineman di questo draft e ha un notevole margine di miglioramento davanti a sé, tenendo presente che ha iniziato a giocare a football soltanto al liceo. Nel 2013 è stato promosso a right tackle titolare dei Boise State Broncos, dopo soltanto sei partite disputate l’anno precedente, per poi passare a left tackle nella stagione da senior. La sua carriera universitaria, però, è stata danneggiata da numerosi infortuni (fra i quali spicca quello alla caviglia nell’ultima stagione) e dai costanti dubbi degli allenatori sulla sua effettiva versatilità all’interno della linea. Dal punto di vista atletico, però, risulta essere uno dei migliori in ottica NFL, con una buona distribuzione del peso e degli ottimi margini di miglioramento a livello di massa corporea.
È risultato essere un giocatore molto reattivo allo snap, con una buona forza nelle mani, ben orientato verso il cosiddetto grappling, veloce, agile e bilanciato in pass protection così come nel run blocking. In poche parole, dovesse rimanere sano sarebbe un aggiunta di grandissimo valore per la linea offensiva.