Lions: cinque facce che forse non vedremo più…
La primavera è una stagione tremenda per i giocatori di Football americano.
I roster di 90 uomini gonfiano le speranze ma molti sanno che restare durante i tagli che scremeranno fino ai 53 di inizio stagione, non sarà facile.
A meno di non essere un franchise quarteback, un rookie dei primi giri o un pezzo da novanta in una delle tre fasi, la competizione per un posto è durissima e, spesso, per i veterani non è facile difendersi dall’assalto di giovani e meno costose alternative.
In questo articolo, vediamo cinque giocatori esperti che, chi più chi meno, chi per il meglio chi per il peggio, rischiano di non arrivare in squadra a inizio stagione 2016.
- Dan Orlovsky
Dan O ha ricoperto con onore il ruolo di riserva di Stafford negli ultimi due anni. Si è trovato anche a dover gestire il finale della vergognosa prestazione contro i Cardinals lo scorso anno e ha messo mano a Twitter per difendere a spada tratta il suo compagno di ruolo dalle critiche sorte in seguito al licenziamento di Joe Lombardi.
In più, è stata una presenza tranquilla e tranquillizzante nello spogliatoio. Ora, però, l’arrivo di Jake Rudock potrebbe farlo restare a piedi. Certo può darsi che mi sbagli e che l’ex Michigan trovi la strada della pratice squad ma non credo che Bob Quinn abbia scelto un QB per non metterlo in squadra. Anche perché se i Lions non arriveranno ai playoff (e ad oggi è in grosso se), il prossimo anno sulla panchina di Detroit potrebbe esserci un nuovo allenatore e, con lui, una vera competizione per il ruolo di QB titolare. Quindi se Jake deve arrivare in squadra bene per lui che ci riesca quest’anno. Tutto considerato, Big Dan un po’ mi mancherà. Chi l’avrebbe mai detto due anni fa?
- Don Muhlbach
Parlando di gente che subisce la concorrenza di qualcuno scelto al sesto giro, Don “the Muhl” al 99% lascerà il posto a Jimmy Landes dopo quattordici anni di carriera ed un pro-bowl.
Pare che tra i due non ci siano attriti e che la competizione sarà serrata e leale (e scandita da snap al fulmicotone) ma prepariamoci a salutare Muhl.
- Corey Fuller
Corey Fuller ha avuto un primo anno promettente ma il 2015 ha segnato un notevole passo indietro per lui. Da ricevitore destinato a diventare il vice-Megatron, Fuller si è visto superare sulla depth chart da TJ Jones e relegare ai doveri di Special Teamer e anche in quel ruolo, tra una palla toccata per errore e una penalità, non ha brillato. Con l’arrivo di Kerley, si giocherà l’ultimo posto da esterno disponibile con Jay Lee (UDFA di Baylor) e l’ex-Denver Campbell. Ma gli servirà un’offseason bombolona…
- Corey Robinson
Immagino che in pochi si ricordino di Robinson, tackle offensivo scelto al settimo giro lo scorso anno come progetto da sviluppare, rimasto a roster per volontà del vecchio Front Office e mai, dico mai, sottolineo mai, messo da Caldwell manco nei 49 pronti per giocare la domenica.
Con questo poco invidiabile stato di servizio, Non posso certo dar torto a chi ne aveva rimosso la presenza e con tutta la concorrenza arrivata quest’anno, Robinson avrà difficoltà anche a conquistare la pratice squad.
Arriva in questa lista perché nessuno mi toglierà mai dalla testa che la scelta di tagliare L.A. Waddle e non lui per mettere in squadra Micheal Ola sia costata il posto a Sheldon White (pure giustamente) e che, quindi, sia l’involontario artefice della definitiva rottamazione delle ultime vestigia dell’era Millen a Motown.
- Kyle Van Noy
KVN era arrivato al secondo giro e con grandi speranze nel 2014 ma il suo primo anno è stato rovinato dagli infortuni e, nel secondo anno, il suo gioco non è riuscito a decollare. Ha contribuito notevolmente agli ST ma in difesa ha alternato buone giocate a momenti in cui “sembrava perso come un cervo abbagliato dai fari” come ha scritto un commentatore. Il suo contribuito più importante nel 2015 non è una giocata vera e propria ma l’aver fatto saltare i nervi ad un giocatore di Green Bay durante un punt (con relativa penalità di 15 iarde) nella storica vittoria di novembre scorso.
KVN sta avendo la possibilità di avere la sua buona dose di reps come Strong LB (e, infatti, negli OTA sta giocando con la prima squadra) ma anche lui deve fare un bel passo avanti per restare in corsa.
Menzioni onorevoli: Stephen Tulloch, Don Carey, Micheal Burton, Gabe Wright, Khyri Thornton.
Se ho tempo e vi è piaciuto, potrebbe arrivare una seconda carrellata.
Emanuele