Lions roster preview di Luglio: la difesa.
Dopo la carrellata precedente sull’attacco è il momento di proseguire il nostro sguardo a volo d’uccello sul roster estivo dei Lions 2016.
Defensive tackle
Lo scorso anno l’interno della linea di difesa ha sofferto più del previsto la partenza di Suh, questo anche a causa degli infortuni ai previsti titolari Haloti Ngata e Tyrunn Walker.
Tuttavia i Lions sembrano molto convinti del loro potenziale e li hanno rifirmati entrambi.
Del resto, Ngata dopo aver ritrovato la forma nella seconda metà della stagione, ha mostrato tutto quello che l’aveva portato allo status di pro-bowler a Baltimore mentre T-Walk è giovane e deciso a dimostrare il suo valore.
A questi due signori bisogna aggiungere il secondo giro A’Shawn Robinson che dovrebbe già contribuire contro le corse già da questo primo anno e che non ha che da guadagnare dal tempo passato accanto a Ngata, uno dei DT più cerebrali della lega.
In più, i Lions hanno acquisito in FA Stephan Charles dai Bills, con un considerevole investimento che rispecchia le potenzialità del quarto anno.
Al mix bisogna aggiungere Caraun Reid, che non si è mal comportato quando si è trovato a ricoprire il ruolo di starter e il terzo giro 2015 Gabe Wright le cui prestazioni non sono state all’altezza delle potenzialità.
E non bisogna dimenticare Khiry Thorton e Kerry Hyder che, chiamati in corso d’opera a rattoppare il 2015, han mostrato di sapere cosa fare quando la palla si mette in moto.
In pratica, un gruppo in cui la competizione sarà molto elevata fino alla fine della preseason e che si può sperare sia di nuovo un punto di forza, anche per questione di schema difensivo.
Defensive end
Sui bordi della linea la situazione è quasi opposta.
Detroit avrà ancora a disposizione Ziggy Ansah, cioè uno dei più pericolosi pass-rusher della lega ma dopo di lui le certezze latitano.
Sul lato opposto, dovrebbe essere confermato Devin Taylor specie dopo le buone prestazioni di fine stagione, anche dal punto di vista prettamente stilistico…
(scusate non ho saputo resistere…)
Tuttavia ancora non è sicuro che Taylor possa mantenere lo stesso livello per tutta
l’annata.
Alle loro spalle troviamo Wallace Gilberry, un affidabile Journeyman, lo special teamer in ascesa Brandon Copeland[1] e l’abbattitore di alberi Anthony Zettel scelto al quinto e probabilmente ancora un po’ grezzo per la NFL.
Per rinforzare il gruppo, giusto in questi giorni è stato firmato Quanterus Smith, giocatore ricco di potenzialità ma la cui carriera è stata deragliata da vari infortuni.
Vedremo se l’unità avrà abbastanza profondità per affrontare la stagione.
Line Backer
Discorso simile si potrebbe fare per i LB: se gli starter sembrano più che adeguati, le riserve suscitano qualche perplessità.
Come Will, LB sul lato debole, torna DeAndre Levy e questa è un’ottima notizia o meglio lo sarebbe se si potesse essere sicuri che il numero 54 torni ai livelli abituali e abbia totalmente smaltito il (misterioso) infortunio al fianco che l’ha bloccato lo scorso anno.
Malgrado i toni rassicuranti e il fatto che Levy abbia partecipato regolarmente a tutte le attività previste in questo periodo, un po’ di dubbi sono leciti.
Accanto a lui al centro (come Mike) torna Tahir Whitehead ed anche questo è buono visto il livello di gioco messo in mostra lo scorso anno.
Per il posto sul lato debole, la situazione è più fluida: in primis, sembra che la difesa base dei Lions sarà una nickel con due LB e tre CB e che quindi il ruolo di Sam sia meno importante degli altri (si parla di un 25% di snap), in secundis non c’è un chiaro favorito per la posizione.
Allo stato delle cose si può pensare che il posto se lo giochino Kyle Van Noy e Josh Bynes.
Il primo dovrebbe avere un potenziale maggiore (si parla pur sempre di un secondo giro) ma non è affatto certo che possa correggere i propri difetti, il secondo è più affidabile ma ha limiti atletici ben conosciuti.
Completano il quadro il rookie Antwione Williams e il FA Brandon Bostic che dovrebbero competere per il ruolo di prima riserva con il perdente della competizione di cui sopra e darsi da fare per entrare negli special team.
Niente da segnalare su Jerry Franklin, Zaviar Gooden e Khassen Greene a cui auguro solo di reggere il primo giro di tagli (sperando di essere piacevolmente sorpreso da uno di loro).
Safety
Altro ruolo interessante da trattare è quello di safety.
Se il ruolo di Free safety titolare è saldamente nelle mani di Glover Quin, il suo corrispettivo come Strong Safety è ancora da identificare.
Il primo favorito dovrebbe essere l’ex-Saints Raphael Bush che, però, rientra da un brutto infortunio e non dà (secondo molti) grosse garanzie di poter durare un’intera stagione.
Alle sue spalle, la competizione è tra Miles Killebrew (scelto al quarto giro) e gli special teamer John Bademosi, Tavon Wilson e Isahia Johnson.
Tra tutti questi i meglio piazzati sembrano essere Killebrew (anche se proveniente da un sistema diverso) e Wilson, se non altro perché Bob Quinn ne conosceva bene le potenzialità mentre gli offriva un contratto.
Certo la situazione non è del tutto tranquillizzante, anche perché il tempo è impietoso anche per GQ…
Cornerback
Una cosa importante prima di tutto: sia nel draft che in FA i Lions han passato praticamente su tutti i CB disponibili, il che vuol dire che sia i coach che il front office si sentono sicuri su questo punto.
Del resto Darius Slay si è sviluppato in un corner di tutto rispetto, al minimo tra i primi 20 della lega[2] e probabilmente ha ancora spazio di crescita.
Anche Newin Lawson ha recuperato alla grande dopo l’infortunio al piede che ha rischiato di bloccarne la carriera e sembra in grado (penalità a parte) di occupare il ruolo di secondo Corner.
Al Nickel, Quandre Diggs si è rivelato un bel jolly visto che, selezionato col 200esimo pick, ha mostrato etica e capacità nel ruolo per quanto alcuni limiti fisici (altezza) gli impediscano di ambire al ruolo di CB primario.
Certo, per entrambi, la valutazione si basa su un periodo di tempo limitato ma, come detto, la fiducia mostrata dalla società nei loro confronti avrà i suoi buoni motivi.
Come riserve primarie, i Lions conteranno sul veterano Darrin Walls e su Alex Carter, praticamente al primo anno dopo l’infortunio della scorsa stagione ma di cui si parlava un gran bene in uscita dal college. C’è da sperare che non vedano molto tempo di gioco ma entrambi hanno la capacità di far bene.
L’eroe del Lambeau, il mai troppo lodato Credzon Butler e Aidarus Barnes completano il quadro.
Bonus: special teamers
Abbiamo già incontrato in altra veste buona parte di coloro che si occuperanno della terza fase del gioco.
Giova ricordare, però, che i Lions ritroveranno sia Matt Prater come kicker che Sam Martin ai punt il che è buono viste le ottime prestazioni di entrambi lo scorso anno.
Il ruolo di Long Snapper per entrambi potrebbe, anzi dovrebbe, vedere l’avvicendamento di Jimmy Landes al posto del veteranissimo Don Muhlbach, vedremo con che risultati[3].
Conclusioni premature
Ricordando bene che le conclusioni a questo livello della preseason sono sempre premature, i Lions si avviano al training camp come una tipica squadra NFL di medio livello.
A reparti che sembrano problematici sia in attacco (i TE) che in difesa (i DE e la SS) se ne affiancano altri che fanno bene sperare (come il QB e il reparto ricevitori in attacco e i DT in difesa) mentre per altri ancora a titolari affermati non fanno riscontro delle riserve sicure.
Ma questa è la situazione della stragrande maggioranza dei team, escludendo i perenni vincenti (inutile far nomi) e quelle squadre in piena rifondazione (idem).
Molto dipenderà anche dagli infortuni che potrebbero costringere ad aggiustamenti in corsa (vedasi quel che si diceva prima di Ngata e Walker) ma anche dallo sviluppo casalingo dei giocatori e anche dalle capacità del coaching staff di nascondere le magagne sotto il tappeto e mettere in risalto i punti di forza della squadra.
In sintesi, credo personalmente che ci siano le premesse per far bene ed essere competitivi di domenica in domenica, dando filo da torcere un po’ a tutti… del resto, già lo scorso anno Detroit si è fermata a due chiamate arbitrali farlocche dai Playoff (in realtà ne bastava una in meno).
Vedremo, per ora questi sono solo classici discorsi di Luglio che lasciano un po’ il tempo che trovano am aiutano a sconfiggere l’astinenza da NFL tuttavia scommetto che in autunno e inverno ci sarà da restare sintonizzati per un bel po’…
[1]: in molti roster, Copeland è ancora indicato come LB ma ha confermato lui stesso che i coach gli han chiesto di tornare a giocare sull’esterna. Buona notizia per una delle poche storie di successo della veteran combine 2015.
[2]: se trovate qualcuno che non è d’accordo probabilmente ha visto la partita contro Denver e poi stop.
[3]: il triste destino di kicker, punter e long snapper è di essere notati solo quando le cose vanno storte. Quindi meno ne sentiremo parlare, meglio sarà per loro e per la squadra. Poracci.