Cleveland Browns 20 –Washington Redskins 31 : Recap

I Redskins hanno fatto quello che sanno fare meglio: battere un avversario inferiore. Neppure tanto inferiore, poi, visto che in apertura dell’ultimo quarto i Browns conducevano per 20 a17. Però c’è la volontà di vincere e come contro i Giants, quell’ultimo segmento di partita che tante volte c’è stato fatale quest’ anno per fortuna e per merito, è stato a noi favorevole. Bene così, prendere il .500 in Division è corroborante e speriamo serva, perché di cose da mettere a posto ce ne sono ancora parecchie. Cominciamo con Cousins, che gioca meglio, per carità, ha completato 21 su 27 per 183 yards, tre touchdown e un intercetto. Si suol dire un gioco solido, ha anche avuto un Rate di 116,5, ma non bisogna farsi ingannare. Tra il secondo e il terzo quarto, il nostro quarterback è un po’ scomparso dal campo, auitato da un coaching pavido e titubante, ha lanciato un intercetto in traffico che è valso il pareggio e nell’ultimo quarto ha assorbito un sack a perdere terreno quando poteva buttare la palla. Il gioco seguente ha ignorato Jackson libero all’esterno per guardare al centro. Ma ha ritrovato produttività in Red Zone con un ottimo 3 su 5 e questo ha coinciso con i primi due TD di Jordan Reed della stagione, e con un bel pass a Chris Thompson. Le sue 183 yards sono il minimo storico che tocca, in una partita completa, dal week 17 del 2013. Lo ha fatto vincendo e prendiamo la cosa come un buon auspicio. Altra cosa che ha funzionato, finalmente, sono le corse. Senza Kory Lichtensteiger è stata usata unicamente la Power e gli effetti su Matt Jones si sono visti. Correndo 22-117-1 comincia a mettere a score numeri da vero running back bell-cow (2-21 su ricezione) cogliendo il suo career-hight. Questo fa ben sperare per il futuro, se al centro finirà Sullivan che con la sua esperienza dovrebbe dare un ottimo impulso alle corse. Altro punto favorevole: la squadra genera turnover. Nelle ultime due partite, non a caso vinte, sono stati sei tra fumble e intercetti ed è un punto che nella nostra difesa era endemicamente carente. Sulla difesa però c’ è altro da dire, in seguito. La squadra, poi, sa reagire alle avversità. L’uscita di Kerrigan e di Craven sono state assorbite e il team è andato a vincere ugualmente, nonostante fossero fuori due dei migliori talenti del reparto difensivo. Ma abbiamo, come sempre, anche le note dolenti: la difesa innanzi tutto. Il reparto di Barry è 30esimo per yds concesse su corsa, 29esomo in yards totali e 26 esimo in punti concessi. Certo, c’è un consolante ottavo posto contro il pass, ma sembra proprio che siamo alla classica coperta corta. I punto debole restano i linebacker, cerniera tra il pass e le run e soprattutto fondamentali nei tackle de secondo livello, che regolarmente manchiamo per carenza tecnica, magari, o per un errato piazzamento. Delle 163 yards su corsa dei Browns, 64 è arrivate dopo il contatto. Oltre al linebacker, ciascuno dei tre safety che hanno giocato Domenica, David Bruton Jr. , Duke Ihenacho e Will Blackmon, hanno perso più di un tackle soprattutto vicino al box. La uscita dal campo dell’esperienza di Hall, nella comunicazione in campo ha sicuramente grande peso, mancando adesso di un veterano che aiuti una secondaria giovane a trovare le posizioni quando si deve contrastare la corsa, ma, spiace dirlo, il coaching ha grande parte in questo. Non eccelle in pressione neanche la nostra pass rush, appena discreta, visto che Kessler si permette di completare il 70% dei suoi pass. Il problema vero è che i Redskins non ha fatto alcuna significativa aggiunta alla anterior dei sette nella offseason, anzi perdendo Paea ( visto che ora alle volte ci schieriamo con 4 in linea di scrimmage magari sarebbe stato utile) e Knighton (che nella 3-4 avrebbe detto la sua contro le run). Se è vero che siamo un work in progress portiamo pazienza, abbiamo anche la sfortuna di una prima pick che ancora deve entrare in NFL. In difesa poi, concediamo un tasso di successo troppo alto ai terzi down avversari. Siamo al 60% per tentativi sopra le 7 yards. Realmente troppo. Probabilmente è un fatto derivato da una scarsa pressure ed una pass rush debolina, ma bisognerebbe, in quelle occasioni, essere un po’ più coraggiosi nei blitz. Dal punto di vista offensivo, se va bene equilibrare i pass e le run (27 a 26 contro i Browns) lasciano spesso a desiderare scelte incomprensibili di coaching, dove su terzi down da 8 yds si va ad un pass da cinque su un taglio interno, o con un secondo e lungo si va con corsa centrale. Ma non sono probante. Non sopporto Gruden. La prossima si va al M&T Bank Stadium contro i Ravens, che, oggettivamente, per noi sono troppo forti. Ma sognare non costa niente.