L’avversario senza nome

Isabella Rampini va in meta con il suo secondo romanzo.

Anche questa volta ci accompagna e coinvolge nel mondo super competitivo e scintillante del football professionistico degli Stati Uniti.

La figura di Dylan Forrester, campione figlio di un mito sportivo del passato, un padre violento e fuori dal mondo, si impadronisce della storia e corre dentro il suo dramma vitale e sportivo, affrontando le battaglie inaudite del campo e della vita. Una parabola segnata dal dolore del fisico e dell’anima. Anche per lui un’opportunità di rinascita arriverà dal Canada.

A questo punto l’autrice ritrova gli unici punti di contatto con il suo primo e avvincente romanzo, ricollegando per un attimo e con abilità narrativa alcune figure significative alla nuova e diversa storia che è rinata negli scenari incantevoli, incontaminati e difficili delle terre del Nord.

C’è il riscatto, ma anche la verità e il disincanto della vita vera; ai vari personaggi sono concesse delle nuove opportunità, ma senza sconti e con gli avvenimenti che mantengono il contatto con l’esistenza.

Una lettura coinvolgente e uno stile definito che vale più del prezzo del biglietto.