Orenthal James Simpson

Ho deciso di scrivere un articolo su un uomo di cui molti conoscono solo le note vicende che hanno monopolizzato i media americani per molto tempo. Quel processo farsa, battezzato come ‘il processo del secolo’, che lo vide assolto dall’accusa di duplice omicidio ai danni della ex-moglie e dell’amante di lei è il motivo principale, assieme alla carriera di attore (Capricorn One, Una pallottola spuntata), per cui quest’uomo è conosciuto in Italia.

Ma c’è di più. Nella sua vita tormentata c’è stato un periodo in cui ‘The Juice’ (il succo, così fu soprannominato perchè era il miglior runningback della sua generazione) è stato uno straordinario atleta, un collezionista di premi e di record sia al college che nella sua decennale carriera nella NFL. OJ Simpson (Orenthal James Simpson) nasce a San Francisco nel 1947 e nella sua città natale chiuderà anche la carriera di giocatore.

Con USC

Già alle scuole superiori si era rivelato un Runningback di straordinaria efficacia e dai movimenti armoniosi. Un corridore incredibile dalla grande intelligenza tattica e con grande forza fisica. La sua “vera” carriera inizia alla university of Southern California (USC) e negli anni in cui gioca con la sua amata casacca n° 32 si dimostra di un livello superiore. Nel suo anno migliore (l’ultimo del college – 1968) viene nominato “Atleta dell’anno” e vince l’ambito Heisman Trophy. In 18 gare segna un record monumentale: 3.187 yards e 21 touchdowns. OJ entrerà poi nella College Football Hall of Fame nel 1983.

E’ talmente mostruoso, questo giovane RB, che diventa prima scelta dei Buffalo Bills, per i quali non è nemmeno molto convinto di voler giocare. OJ ambirebbe infatti ad indossare la casacca della squadra della sua città, quella dei San Francisco 49ers per i quali giocherà alla fine della della sua carriera, oramai sul viale del tramonto.

Nei Bills non si trova a suo agio ed i primi anni sono tutt’altro che buoni. Poi, all’improvviso l’esplosione, dapprima come miglior rusher nel 1972 e autore nel 1973 di un record incredibile: in quell’anno infatti infrange il muro delle 2.000 yards di corsa nella stagione regolare (ne corre per la precisione 2.003) ed a tutt’oggi è l’unico ad averle corse in sole 14 partite. Un record incredibile che solo un grande atleta può stabilire.

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Coi Bills

Altri 4 atleti supereranno il suo record, ma in 16 partite invece che in 14:

1984 Eric Dickerson – 2105 yards
1997 Barry Sanders – 2053 yards
1998 Terrell Davis – 2008 yards
2003 Jamal Lewis – 2066 yards

La sua carriera NFL dura 10 anni: dal 1969 al 1977 corre per i Buffalo Bills e dal 1978 al 1979 per i San Francisco 49ers, la squadra della sua città natale. In questo lasso di tempo guadagna una valanga di onori tra cui:

1973 – NFL most valuable player
1972/73/75/76 – 4 titoli NFL RUSHING
6 volte pro bowler
1973 – PRO BOWL PLAYER OF THE GAME

Nel 1985 entra al primo colpo nella NFL Hall of Fame. Nel 1991 entra nella Buffalo Bills Hall of Fame. Intraprende poi la carriera cinematografica, sarà presente nelle pellicole:

– Richard Burton Triple Bill: The Klansman / Divorce His, Divorce Hers / Green Grow the Rushes (2002)
– Naked Guns Collection (1997)
– O.J. Simpson – The Interview (1996)
– The Burning Cross (1995)
– Naked Gun 33 1/3 – The Final Insult (1994)
– No Place to Hide (1993)
– C.I.A.: Codename Alexa (1992)
– Naked Gun 2 1/2, The – The Smell of Fear (1991)
– The Naked Gun – From the Files of Police Squad! (1988)
– Hambone and Hillie (1984)
– Firepower (1979)
– Capricorn One (1978)
– The Cassandra Crossing (1976)
– The Klansman (1974)
– The Towering Inferno (1974)
Cameo
– Back to the Beach (1987)