Le coperture difensive
Dopo aver visto le varie formazioni difensive, possiamo approfondire alcuni aspetti che contraddistinguono le difese stesse. Il compito degli 11 uomini che scendono in campo, contrapponendosi all’attacco dell’altra squadra è, ovviamente, quello di impedire agli avversari di violare la propria end zone.
Di più. Lo scopo che ogni difesa ha è quello di recuperare la palla il più velocemente possibile. I modi in cui ciò può avvenire sono diversi: three and out (punt avversario), un intercetto, un fumble recuperato, un ‘turnovers on downs’ (quando l’attacco non conquista almeno 10 yards in 4 tentativi) o una safety (quando il portatore di palla avversario viene placcato all’interno della sua end zone), che permette anche di conquistare 2 punti.
Ogni difensore ha uno o più compiti a seconda dello schema chiamato.
- I Linemen sono la prima barriera contro le corse, e devono tentare di bloccare i passaggi sul nascere, atterrando il Quarterback avversario, deflettando un lancio o addirittura intercettandolo.
- I Linebackers sono la seconda barriera difensiva contro le corse, presidiano la zona centrale difensiva contro i passaggi e blitzano per ‘sackare’ il QB.
- I Cornerbacks difendono contro i passaggi (sia a zona che a uomo), possono anch’essi blitzare e, ovviamente, aiutano contro le corse quando il Runningback avversario arriva nella loro zona.
- Le Safeties (Strong e Free) hanno il compito di fermare il portatore di palla, qualora fosse riuscito a superare Linemen e Linebackers e si trovasse in campo aperto, di raddoppiare le marcature sui Receivers avversari e, più in generale, sono l’ultima barriera difensiva, l’ultimo baluardo a difesa della propria end zone.
Contro il gioco di corse, la difesa deve fermare il portatore di palla (solitamente un Runningback, ma anche un Receiver o il Quarterback in determinate azioni). L’attaccante, dovendo attraversare la Line of Scrimmage con il pallone in mano, rimane sempre ben visibile e, a meno di cadere in qualche finta dell’attacco (come per esempio end around e reverse), è placcabile a più riprese anche con perdita di yard. Il massimo risultato che una difesa può ottenere contro le corse è un Fumble (perdita della palla da parte del portatore) recuperato e riportato in meta. Di certo questa non è un’azione che si vede ad ogni partita.
Contro i giochi di passaggio la difesa deve tenere d’occhio tutto il campo. In queste azioni, il pallone può arrivare ovunque e i difensori hanno compiti diversi: chi di marcatura a uomo, chi di copertura di una determinata zona. Ogni schema viene chiamato in particolari situazioni come, per esempio, un ovvio passaggio, una probabile corsa, un possibile lancio nel mezzo e via dicendo. Meno un’azione avversaria è ovvia, più entrano in gioco l’esperienza, la preparazione mentale e fisica, l’analisi effettuata in settimana sul gioco avversario con la visione delle cassette, lo studio delle contromosse effettuato alla lavagna e provato sul campo di allenamento.
Difendere, nel Football Americano, significa non solo eseguire il compito assegnato dallo schema, ma anche avere intuito, leggere i movimenti dell’attacco per anticiparne le mosse e fermarlo. Ecco perché l’esperienza ha spesso un peso molto elevato nella valutazione dei giocatori; ad un giocatore esperto, a volte, basta un minimo particolare per capire cosa farà l’avversario.
Proviamo ora a mettere a fuoco le varie coperture difensive ed a capire come si sviluppano, contro quali giochi sono efficaci e i loro, immancabili, punti deboli, dovuti spesso al fatto che se una difesa è più sbilanciata per difendere contro una corsa, lascia inevitabilmente spazio ai lanci. E viceversa.
E’ la famosa storia della coperta corta.

Come il nome fa intuire molto bene, questo è uno schema difensivo puramente man-to-man, cioè a uomo. Forte contro i passaggi corti e le corse, questo schema è però attaccabile sul profondo dove non stazionano difensori.
Questo schema prevede una sola Safety a coprire il profondo e, mentre i Linebackers e i Cornerbacks marcano ad uomo i rispettivi avversari, l’altra Safety è libera di raddoppiare sul Wide Receiver (1), marcare il Tight End (2) o blitzare sul Quarterback (3). La COVER 1 solitamente è uno schema molto aggressivo. Lo scopo è quello di lasciare poco tempo al Quarterback di prendere una decisione, facendo collassare velocemente la ‘tasca’ a difesa del ‘signal caller’ avversario.
Una delle cose più importanti di questo schema difensivo è la possibilità di variare le marcature velocemente da prima a dopo lo snap del pallone.
Per fare un esempio, la safety può blitzare se il Cornerback è man-to-man con il “suo” Receiver, oppure in blitz ci può andare il suddetto Cornerback e sarà quindi compito della Safety quello di marcare il Receiver avversario.
Il principale punto debole della COVER 1 è che l’unico difensore che sta sul profondo deve coprire una grande porzione di campo. L’offense può attaccare il profondo facendo correre a 2 o più Receiver delle tracce profonde, sapendo comunque che probabilmente il Quarterback non avrà molto tempo per trovare un ricevitore libero. La Safety che sta in profondità dovrà decidere se andare sul Tight End o se raddoppiare su uno dei 2 Wide Receiver, lasciando l’altro uno contro uno col Cornerback.
Cover 2


In questo schema le due Safeties (Free e Strong) hanno la responsabilità di difendere, uno da una parte e l’altro dall’altra del campo, in profondità.
Nella COVER 2 MAN (fig.1) i Cornerbacks e I Linebackers seguono i rispettivi avversari marcandoli a uomo. Nella COVER 2 ZONE (fig.2) i Cornerbacks e i Linebacker “droppano” indietro fino ad arrivare alla zona loro assegnata per difendere sui passaggi.
Questo tipo di copertura permette di difendere bene contro i passaggi lunghi, ma concede spesso piccoli guadagni. Il punto debole della COVER 2, dove cioè essa è più attaccabile, è rappresentato dallo spazio tra le due Safeties, che può venire creato facendo correre ai Receivers delle tracce che tengano larghi i Cornerbacks che li marcano.
Un altro Receiver, spesso il Tight End, attaccando il buco creatosi, obbliga la Safety a decidere se seguirlo o meno. Il Quarterback, osservando le Safeties e i loro movimenti, può dunque prendere la miglior decisione sul passaggio da effettuare. Se la Safety segue il Tight End ci sarà un Wide Receiver uomo contro uomo con il Cornerback, se la Safety deciderà di raddoppiare sul Wide Receiver, il Tight End potrà ricevere il passaggio nel mezzo relativamente libero.
Cover 3

Lo schema detto COVER 3 prevede che siano 3 i Defensive backs che proteggono il profondo. Questa difesa viene usata solitamente contro i giochi di passaggio, ovviando al problema che presenta la COVER 2: la spesso difficilmente difendibile zona tra le 2 Safeties. Solitamente le 3 zone sono difese da 2 Cornerbacks (quelle esterne) e da una Safety (quella centrale). I 2 CBs, dopo lo snap, si posizionano nelle aree da difendere loro assegnate, una delle Safety va a difendere l’area in mezzo ai 2 e l’altra è libera di andare a difendere i passaggi nella ‘flat area’, di concentrarsi sul Tight End o di blitzare.
Se, con questo schema, i passaggi lunghi sono ben difendibili, non sipuò dire altrettanto per quelli corti, soprattutto verso la sideline, zona poco presidiata e nella quale l’attacco può trovare ottimi sbocchi.
Cover 4

Come si intuisce dal nome, questo schema prevede ben 4 difensori a presidiare il profondo. Normalmente la COVER 4 prevede 2 Cornerbacks che arretrano a presidiare la zona di competenza e le 2 Safeties che difendono le rispettive zone tra i 2 CBs.
Pregi e difetti assomigliano molto a quelli della COVER 3: ottima difesa sul profondo, scarsa sul corto, soprattutto verso le sidelines.
Bracket Cover


Questo schema difensivo prevede che 2 difensori lavorino sullo stesso receiver per coprire 2 possibili opzioni di passaggio.
Esistono 2 varianti:
High & Low (fig.1), nella quale un difensore staziona tra la Line of Scrimmage e il Receiver per difendere su una eventuale traccia corta ed un altro si posiziona davanti allo stesso Receiver per seguirlo se dovesse correre una traccia in profondità.
Uno dei modi per battere questo tipo di marcatura difensiva è far correre al Receiver una traccia detta ‘in’ (che lo porta, dopo aver corso alcune yards versola end zone, a “virare” di 90° verso il centro) oppure una ‘post’ (con cambio di direzione di 30/60°).
In entrambi i casi il Receiver dovrà usare tutta la sua velocità per separarsi in fretta dal difensore che lo segue per farsi trovare libero a ricevere.
In & Out (fig.2), nella quale un difensore va a proteggere su una eventuale traccia interna ed un altro va a difendere su una possibile traccia esterna.
Questo tipo di copertura è battibile semplicemente facendo correre al Receiver una ‘fly’, una traccia cioè che punta dritta verso la end zone.
Zone Blitz

Questo è uno schema difensivo che prevede che 1 Linebacker o 1 Defensive back vada in blitz, mentre un Defensive lineman vada a coprire la zona lasciata scoperta dal LB o dal DB andato a ‘caccia’ del Quarterback avversario. L’inventore di tale tattica difensiva è Dick Lebeau, il geniale Defensive Coordinator dei Pittsburgh Steelers.
Tampa 2

Come si intuisce dal nome, questo schema difensivo è molto giocato dai Tampa Bay Buccaneers. Il suo successo lo ha portato ad essere molto utilizzato sia tra i Pro che al College. Esso prevede che le 2 Safeties proteggano come nella cover 2, ma più larghi e che il Middle Linebacker protegga nel mezzo sia a medio che corto raggio.
E’ chiaro che questo schema prevede maggiore protezione della Cover 2 in profondità tra le 2 Safeties e maggiore protezione sul corto/esterno della Cover 3, visto che i 2 Cornerbacks non dovendo droppare indietro a difendere dove ora ci sono le 2 Safeties, possono seguire ad uomo i rispettivi Receivers.
Eccellente, Ale!!!
Un validissimo ausilio a chi vuole comprendere maggiormente i segreti di uno sport affascinante e complesso come il football!!!
Chapeau.
Braaavo Ale. Mi servir
Da vecchio offensive lineman, ho avuto sempre una certa difficolt
bellissima spiegazione!!!!!!!
Graaaaande spiegazione!!!
Non ero mai capitato da queste parti…
Disegni e commenti facili da capire anche per chi, come me non ha mai giocato!
Grazie.