La “Run and Shoot Offense”

La “Run and Shoot Offense” fu introdotta per la prima volta negli anni ’60 da Glen “Tiger” Ellison da Middletown, Ohio.
La sua popolare versione dell’attacco permetteva di segnare un Touchdown ogni 10 giochi, ed in una partita la sua squadra mise a tabellone 98 punti.

Negli anni ’70, Darrel “Mouse” Davis ebbe un grande successo, con questo tipo di attacco, a Portland State. La sua particolare versione della R&S offense era strutturata in modo da contenere solo 3 giochi di corsa e 5 giochi di passaggio. Davis divise le coperture difensive avversarie in 4 categorie (3 Deep, 2 Deep, Man to Man, Blitz) e creò le varianti con cui la sua offense doveva attaccarne ognuna.

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Darrel “Mouse” Davis

Essendo un tipo di attacco che prevede l’adattamento alle disposizioni difensive avversarie, questo sistema forza le difese avversarie a scoprire le proprie coperture e permette così al Quarterback di ordinare cambi di giochi sulla Line of Scrimmage (audibles), chiamando le azioni che possono battere le coperture mostrate dalle difese stesse.

Le motions (per esempio quella di uno dei 2 Wide Receivers) sono usate, oltre che per scoprire le coperture avversarie, anche per creare superiorità numerica da un lato e a cercare per gli stessi receivers dei matchups favorevoli.

Sia il Quarterback che i Receivers devono essere intelligenti, e se il primo deve essere abile a leggere le difese avversarie ed a chiamare il gioco giusto per batterle, altrettanto i secondi devono sapere come liberarsi per ricevere il passaggio.
Per esempio contro la copertura a zona devono essere bravi a trovare una “finestra” tra i difensori per farsi trovare in una zona aperta, mentre contro una copertura a uomo devono riuscire a battere il marcatore e a prendere quel metro che permette loro di farsi trovare in vantaggio sul pallone.

Nella pass protection gli assegnamenti di bloccaggio sono semplici. I Defensive Linemen sono numerati con 0, 1, 2, 3 ed ogni Offensive Lineman blocca il proprio uomo. Per esempio il Centro blocca su 0, la Guardia su 1, Il Tackle su 2 e via dicendo. Gli uomini senza copertura assegnata vanno a bloccare eventuali blitz, il tutto a formare la classica tasca a difesa del Quarterback.

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Barry Sanders

Spesso il passing game viene usato al posto del rushing game (l’halfback più adatto a questo tipo di gioco è di corporatura più minuta, veloce e con ottime mani, visto l’utilizzo di giochi come lo screen), che prevede più che altro Draw e Off-Tackles, ma anche Trap, Counter Trap, Sweep e Options.
Da sottolineare comunque è il fatto che, essendo la R&S offense un sistema che chiama le difese a stoppare i passaggi, questo tipo di gioco ha prodotto solidissimi attacchi su corsa, permettendo a RBs come Barry Sanders (che era un fenomeno di suo e avrebbe fatto bene in tutti I sistemi), Lorenzo White e Gary Brown di fornire prestazioni super, guidare la classifica per yards corse ed essere convocati al Pro-Bowl.

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Lorenzo White e Gary Brown

Le migliori squadre che nella NFL hanno usato questo tipo di gioco sono gli Houston Oilers (1989-1994) del grande Warren Moon, i Detroit Lions (1989-1994) e gli Atlanta Falcons (1990-1995).

Warren Moon

Questo sistema di gioco (vedi disegno sotto) fa leva su formazioni shotgun con 5 lineman a bloccare, un Quarterback (QB-1, posizionato 5 yards dietro la palla), un solo Runningback (SB-3) e 4 Receivers (2 Split Ends, X e Z che si posizionano larghi e 2 Slots, W-2 e Y-4 allieati all’esterno dei Tackles e 1 yard dietro la line of scrimmage per essere ricevitori eleggibili) senza Fullback e Thight End, anche se alcune varianti prevedono l’uso di un RB o un Tight End al posto di un Receiver. In generale le formazioni sono “equilibrate” e non presentano pertanto un lato forte e un lato debole.

 

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La “Run and Shoot” è stata uno dei più prolifici attacchi di tutti i tempi, ed a livello di high school è virtualmente non fermabile.