Wild Card week end

WILD CARD NFC

* ST. LOUIS RAMS at SEATTLE SEAHAWKS 27-20 *

La partita del Qwest Field non è stata bellissima, ma le emozioni non sono comunque mancate.
Sin dal primo drive offensivo, i Rams hanno messo in chiaro il modo in cui avrebbero condotto la gara: attaccando in verticale.
Il drive, di ben 79 yds, si è concluso con una spettacolare ricezione acrobatica di Torry Holt in endzone, subito contestata da Mike Holmgren: ma la chiamata è stata confermata dagli arbitri, in seguito al challenge chiamato dalla panchina di Seattle.
Risultato: St. Louis 7 – Seattle 0.
Hasselbeck, chiamato a rispondere, è incappato in un intercetto al primo lancio, restituendo così palla agli avversari.
Marc Bulger non ha voluto essere da meno, facendosi a sua volta intercettare, con un lancio inteso a Torry Holt, ben difeso da Ken Hamlin.
Dopo una serie di reciproci three – and – out, i Seahawks hanno finalmente messo punti sul tabellone, con un FG di Brown da 47 yds.
Risultato: St. Louis 7 – Seattle 3.
Il secondo quarto si è aperto con una splendida ricezione da 50 yds di Kevin Curtis, ottimamente imbeccato da Bulger.
A concludere il drive in modo vincente ci ha pensato lo Sceriffo, il grande Marshall Faulk, con una corsa da 1 yard. Il veterano ha certamente giocato meglio dell’ottimo rookie Steven Jackson, penalizzato da un colpo alle costole rimediato in un’azione precedente.
Risultato: St. Louis 14 – Seattle 3.
Anche Shaun Alexander non ha brillato, condizionato da un infortunio alla mano, e ben contenuto dalla difesa dei Rams.
Ad 8’48” dal termine, l’azione che poteva decidere la partita: il lancio di Hasselbeck in direzione di Morris è stato intercettato da Groce; tuttavia, uno sciagurato face mask di Polley ha vanificato l’eccellente gesto tecnico del compagno.
Nell’azione successiva, il QB dei Seahawks pesca Bobby Engram in endzone.
Risultato: St. Louis 14 – Seattle 10.
Il primo tempo si è chiuso su questo risultato, dopo che le squadre avevano faticato a segnare punti.
A 8’54” dalla fine del terzo quarto, i Seahawks hanno accorciato le distanze con un FG di Brown da 30 yds, cui ha risposto Jeff Wilkins.
Risultato: St. Louis 17 – Seattle 13.
L’inizio dell’ultimo periodo ha visto il sorpasso dei Seahawks, grazie al TD realizzato da Jackson su lancio di Hasselbeck.
Risultato: St. Louis 17 – Seattle 20.
I Rams si sono riportati in avanti, raggiungendo il pareggio nuovamente per merito del proprio kicker, con un calcio da 27 yds.
Risultato: St. Louis 20 – Seattle 20.
Il successivo drive offensivo si è concluso con un nulla di fatto per i Seahawks, costretti a restituire palla agli avversari.
Marc Bulger ha innescato prima Shaun McDonald (con uno swing che ha portato ad un guadagno di ben 31 yds) e poi nuovamente Kevin Curtis (13 yds), concludendo con un bellissimo TD pass per il TE Cameron Cleeland, che poco aveva ricevuto in regular season.
Risultato: St. Louis 27 – Seattle 20.
I Seahawks si sono lanciati in avanti, alla disperata ricerca della segnatura che avrebbe, quantomeno, portato ai supplementari.
Ma un passaggio incompleto di Hasselbeck per Engram sulla linea di meta ha di fatto chiuso la partita.
Risultato finale: St. Louis Rams 27 – Seattle Seahawks 20.
Il prossimo impegno non sarà facile per i Rams, chiamati a sfidare gli Atlanta Falcons di Michael Vick al Georgia Dome, stadio nel quale hanno conquistato il loro ultimo Superbowl.

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Torry Holt festeggia un TD

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Matt Hasselbeck si dispera alla fine della partita

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* MINNESOTA VIKINGS at GREEN BAY PACKERS 31-17 *

Nel gelo del Lambeau Field, si è disputato il secondo incontro di Wild Card della NFC.
I Packers ne sono usciti con le ossa rotte, e soprattutto Brett Favre è incappato in una delle peggiori prestazioni della carriera: il grande QB è apparso stanco, demotivato, senza l’ardore e la capacità di reazione che gli sono propri.
L’incontro si è aperto con la segnatura pressoché immediata dei Vikings, con un lancio di Culpepper per Williams da ben 68 yds, sul quale le secondarie di Green Bay hanno pesanti responsabilità.
Risultato: Minnesota 7 – Green Bay 0.
Il primo drive offensivo dei Packers si è concluso con un three – and – out, e la palla è tornata a Minnesota.
Dopo un paio di ricezioni di Wiggins ed una corsa di Bennett, i Vikings sono andati ancora a segno, questa volta con Randy Moss, imbeccato da Culpepper con un lancio da 20 yds.
Il ricevitore si è prodotto in un festeggiamento che ha non poco indispettito i padroni di casa; Moss ha rivolto la schiena al pubblico, mimando il gesto, consueto da parte dei supporters di Green Bay, di mostrare il fondoschiena agli avversari sconfitti.
Risultato: Minnesota 14 – Green Bay 0.
Favre ha tentato di rispondere, ma il suo lancio, inteso per Donald Driver, è stato intercettato da Antoine Winfield.
Dopo il cambio di possesso, i Vikings hanno premuto sull’acceleratore, allungando le distanze con un FG da 35 yds del veteranissimo Morten Andersen.
Risultato: Minnesota 17 – Green Bay 0.
A 2’47” dallo scadere del primo quarto, i Packers si sono sbloccati, grazie ad un FG da 43 yds di Ryan Longwell.
Risultato: Minnesota 17 – Green Bay 3.
Su questo punteggio si è chiusa la prima frazione di gioco.
I Packers si sono riportati sotto nel secondo quarto, grazie ad un TD pass di Favre per uno dei suoi bersagli preferiti, Bubba Franks.
Risultato: Minnesota 17 – Green Bay 10.
I Vikings si sono spinti nuovamente in avanti, cercando di chiudere la partita; ma il FG di Andersen, scivolato a causa del campo pesante, è stato bloccato dallo special team di Green Bay.
Dopo il cambio di possesso, tuttavia, Favre è nuovamente incappato in un intercetto, questa volta da parte di Russell.
Come un pugile che veda l’avversario con una ferita aperta, Culpepper ha sferrato un colpo violentissimo ai Packers, con un TD pass da 19 yds per Nate Burleson.
Risultato: Minnesota 24 – Green Bay 10.
La serata storta di Favre è proseguita, con un’azione che ha dato molto da pensare e che ha lasciato perplessi tifosi ed addetti ai lavori: Brett, uscito in scramble, ha eseguito un passaggio illegale, avendo ormai attraversato la linea di scrimmage; il TD, pertanto, è stato annullato.
Il FG di Longwell dalle 28 yds è terminato fuori, lasciando quindi inalterato il punteggio.
Il terzo quarto ha visto il terzo intercetto di Favre, questa volta messo a segno da Brown, ma questa volta i Vikings non hanno trasformato l’errore in punti.
A 5’50” dal termine della frazione di gioco, per Favre è giunto anche il quarto intercetto, messo a segno, nell’occasione, da Williams.
L’inizio dell’ultimo quarto ha visto i Packers andare a segno, con una corsa di Davenport per 1 yard.
Risultato: Minnesota 24 – Green Bay 17.
Tre minuti più tardi, i Vikings hanno dato il colpo di grazia ai Packers ed alle loro speranze di rimonta: Culpepper ha trovato nuovamente libero Randy Moss, che ha messo a segno il secondo TD della serata.
Risultato: Minnesota 31 – Green Bay 17.
Il punteggio non è più cambiato sino alla fine dell’incontro: i Packers escono mestamente di scena, mentre i Vikings avanzano al Divisional Playoff, in cui affronteranno i Philadelpia Eagles di Donovan McNabb.

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Randy Moss segna un TD, Harris non può nulla

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L’immenso Brett Favre delude e la sua prestazione sembra un addio

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WID CARD AFN

* NEW YORK JETS at SAN DIEGO CHARGERS 20-17 *

Mi è tornato in mente l’articolo che scrissi tempo fa su Garo Yepremian quando il giovanissimo Keading, kicker rookie dei San Diego Chargers, ha sbagliato il FG decisivo durante l’OT. Auguro al ragazzino di riprendersi dal logico sconforto in cui si entra quando ti cade il mondo addosso. La stoffa ce l’ha, il piede pure. Manca l’esperienza, che in momenti decisivi serve soprattutto a controllare le emozioni, a isolarsi e concentrarsi. In bocca al lupo a lui.
La partita l’hanno vinta i Jets con un calcio Brien, il cui piede non ha tremato, a 8 secondi dal termine dell’OT. Ma andiamo con ordine.

La partrita è sentitissima a San Diego, la possibilità di accedere al divisional playoff è ghiotta. Per tutta la stagione il QB Brees, il RB Tomlinson e il TE Gates (scoperto per caso e ingaggiato con 7.000 dollari!) hanno fatto vedere i sorci verdi alle difese avversarie. La difesa, terza della lega sulle corse è però debole sui passaggi (31esima della NFL).
Infatti Chad Pennington tenta subito di colpire la secondaria dei Chargers senza però molto successo, almeno nel 1° quarto che si conclude 0 a 0 dopo un FG sbagliato da Brien sotto la pioggia che ha accompagnato le squadre dall’inizio alla fine del match.

Il secondo quarto vede portarsi avanti San Diego con un TD pass da 26 yards di Brees per K.McCardell dopo un drive di oltre 8 minuti meravigliosamente orchestrato dallo stesso Brees. 7-0 Chargers.
Non si fa però attendere la risposta di NY che impatta il match grazie ad un passaggio di Pennington (13 yards) per Becht. 7-7.
Ci riprovano i Chargers, ma Brees viene intercettato da R.Tongue verso la fine del primo tempo. Si va all’intervallo in parità.

Durante il terzo quarto pare che i Jets prendano in mano la partita. Gli aggiustamenti di coach Edwards consentono alla franchigia Newyorkese di neutralizzare Brees, Tomplinson e Gates. Al contrario Chad Pennington pare in formissima. NY si porta avanti di 10 punti grazie ad un bellissimo passaggio di Chad (47 yards) per Santana Moss che colpisce i Chargers come… un fulmine!
Poi, dopo aver costretto al punt San Diego, ci pensa Brien con un FG a portare il punteggio sul 17-7.
Si conclude così il 3° quarto. Partita finita? Giammai.
Il nervosismo attanaglia le due panchine e si assiste anche ad un antipatico battibecco tra coach Edwards e bishop Harris, il coach dei RB, pare per un mancato accordo su chi far giocare da RB; il primo vorrebbe in campo Martin (il migliore della stagione regolare per yards corse con 1697), mentre il secondo vorrebbe far giocare Lamar Jordan.
Ma andiamo avanti, perché in un 4° quarto rocambolesco i Jets non riescono per un pelo nell’impresa di regalare la partita ai Chargers.
Infatti, l’attacco dei Jets si blocca, grazie ad una difesa ottima di SD.
I Chargers accorciano le distanze con un FG del giovane Keading dalle 35 yards, costringendo poi NY al punt.
Ora Drew Brees e compagni possono tentare la disperata impresa di impattare il match e andare all’over time. 17-10.

Parte il drive decisivo e si svegliano all’improvviso e tutte assieme le stelle di SD, che partono dalle loro 20y e arrivano, grazie alle ricezioni di Gates e alle corse di Tomlinson, fino ad una yard dal pareggio.
I Chargers però si complicano la vita e, complici le chiamate abbastanza discutibili di Coach Shottenheimer (eletto coach dell’anno dall’associated press) si ritrovano a giocare un decisivo 4° e 2 con 24 secondi sul cronometro. Brees indietreggia, ma viene braccato da E.Barton che commette una colossale stupidata andandolo a colpire dopo che il QB di San Diego aveva lanciato l’incompleto che avrebbe messo la parola fine al match e causando quindi un ‘roughing the passer’ che ridà la palla su 1 yard ai Chargers con 4 tentativi e 16 secondi sul cronometro.
E, ringraziando i Jets per l’inatteso regalo, San Diego pareggia con un TD pass di Brees per Gates e al punto addizionale di Keading. 17-17.
E’ overtime.

SD vince il lancio della moneta e ha il primo possesso. PUNT.
“Puntano” anche i Jets, fermati dall’ottima difesa di SD.
Ed ecco il momento decisivo: i Chargers hanno, nei piedi di Keading (1° rookie della storia della NFL a calciare un FG decisivo in un OT della post season), la possibilità di vincere a andare avanti.
Ma il giovane sbaglia, mentre Brien, dall’altra parte no. 20-17 per NY tra la delusione della gente di San Diego che sa di esserci andata vicino, molto vicino.

Ora i Jets saranno impegnati nella difficilissima trasferta di Pittsburgh, dove affronterano i fortissimi Steelers di Big Ben Roetthlisberger, il Rookie dei records.
Il risultato è meno scontato di ciò che si pensa: NY ha poco da perdere, Chad Pennington è in forma, Big Ben è alla sua prima partita di playoffs e le Stelle di Pitt sono ferme da 3 settimane. Insomma, motivi di interesse ce ne sono. E chi vince si giocherà il Championship contro la vincente dell’attesissima sfida tra Colts e Patriots, che deciderà chi andrà a Jacsonville per disputare il Super Bowl.

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Chad Pennington al passaggio

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Nate Keading dopo il FG decisivo, sbagliato in OT

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* DENVER BRONCOS at INDIANAPOLIS COLTS 24-49 *

Partita che, alla vigilia, appariva dall’esito scontato, nonostante la vittoria dei Broncos nella week 17, che non ha comunque ingannato analisti e appassionati. I Colts, infatti, in quella partita giocarono senza le Stelle, volendole giustamente preservare per i playoffs.

E, così come appariva, il match è una passeggiata di salute per la compagine di Indianapolische già nel primo tempo prende saldamente in mano le redini della partita grazie soprattutto a tre protagonisti: Peyton Manning, Reggie Wayne e Dallas Clark.

Il primo lancia che è una meraviglia, continuando una stagioneda incorniciare che lo ha visto battere il record del grande Dan Marino di TD passes in stagione regolare (49 conbtro 48). Vero che The Man non giocava in un Dome sull’astroturf e che le regole 20 anni fa non favorivano come oggi i giochi di passaggio, ma i numeri sono lì a testimoniare che questo ragazzo è fortissimo e oggi non ha rivali come passer.

Il secondo, il WR più in forma della lega e il migliore (vista l’assenza forzata di Terrell Owens) per yards guadagnate dopo la ricezione (grazie anche agli splendidi blocchi in campo aperto dei suoi compagni dell’attacco), disputa una partita che definire stellare è poco.

Il tezo, il FB, in avvio di partita, effettua una ricezione acrobatica ad una mano che da sola varrebbe il prezzo, seppur carissimo, del biglietto.

Alla fine, Manning chiude la gara con un 27 su 33 per 457 yards, 4 TD (+ 1 su corsa) e un INT (abbastanza casuale visto che la difesa si era posizionata male), che comunque non intacca una prestazione magnifica.
Wayne finisce la partita con 10 ricezioni per 221 yards e 2 TD, mandando un chiaro segnale alla secondaria di New England, anche se nel freddo di Boston la musica è destinata a cambiare.

Dall’altra parte una squadra, quella di Denver, che per il secondo anno consecutivo si veste da vittima sacrificale o, se preferite, da sparring partner.
A nulla vale il sussulto d’orgoglio che, nel 3° qiuarto, permette ai Broncos di segnare 2 mete approfittando anche di un prevedibile calo d’intensità dei ragazzi di coach Tony Dungy. La sensazione palpabile è che Denver in partita non ci sia mai.

La tattica della squadra di coach Shannahan era chiara e , se vogliamo, logica: tentare di andare avanti col punteggio e poi portare avanti drive lunghi, sfruttando le corse di Droughns e Bell, per non dare mai ritmo all’attacco dei Colts. Ovviamente il tutto avrebbe dovuto essere accompagnato da una giornata no di Peyton Manning…
Trovatisi praticamente subito sotto 14-0, invece, non hanno saputo reagire anche a causa della difesa di Indy, sempre attenta e apparsa tutt’altro che scarsa e in costante miglioramento sia contro i passaggi di Plummer, che contro le corse dei già citati Bell e Droughns.

Ecco il dettaglio delle segnature avvenute nel primo tempo:

1° QUARTO

– TD COLTS: P. Manning 2 y pass per J. Mungro (kick good). 7-0
– TD COLTS: E. James corsa di 1 y (kick good). 14-0

2° QUARTO

– TD COLTS: P. Manning 19 y pass per D. Clark (Kick good) 21-0
– FG BRONCOS: J. Elam da 33 y. 21-3
– TD COLTS: P. Manning 35 y pass per R. Wayne (Kick good) 28-3
– TD CLTS: corsa di P. Manning da 1 y. 35-3

Il secondo tempo vede, come detto, una reazione di Denver grazie a 2 drive ben orchestrati da Jake Plummer che portano ad altrettanti TD, ma è un fuoco di paglia che i Colts spengono subito assieme alle pochissime speranze che erano riaffiorate nella mente dei tifosi dei Broncos.
Indy vince per 49 a 24 e si appreta a sfidare i Patriots domenica prossima nel divisional playoff.

Ecco il dettaglio delle segnature avvenute nel secondo tempo:

3° QUARTO

-TD BRONCOS: J. Plummer 9 y pass per R. Smith (Kick good). 35-10
-TD BRONCOS: J. Plummer 35 y pass per J. Putzier (Kick good). 35-17

4° QUARTO

– TD COLTS: P. Manning 43 y pass per R. Wayne (Kick good) 42-17
– TD BRONCOS: T.Bell corsa di 1 y (Kick good). 42-24
– TD COLTS: D. Rhodes corsa di 2 y (Kick good) 49-24.

La prossima settimana le cosa per I Colts saranno diverse.
L’impressione è che se Indy riuscisse a trovare il ritmo giusto, potrebbero sovvertire il pronostico che vede New England leggermente favorita, ma i Patriots non saranno certo in campo per pigliare schiaffi; anzi, se la squadra di manning non giocherà la sua miglior partita approfittando anche dell’assenza per infortunio, nelle fila dei rivali, dei 2 CB titolari (Ty Law e Tyrone Poole), gli schiaffi potrebbero prenderli. Proprio come un anno fa.

Quello che pare certo è che sarà una partita tiratissima, giocata anche sulla tensione nervosa, tra due squadre che possono ambire al titolo AFC per sfidare, il 6 febbraio a Jacksonville – FL, i campioni della NFC.

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Reggie Wayne, grande prestazione con 221 y su ricezione e 2 TD

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Dallas Clark effettua una splendida ricezione ad una mano