Sean Taylor ancora nei guai

Dopo avere pregato Sean Taylor per settimane di aggregarsi ai compagni per il mini-camp, ora il management di Washington gli ha raccomandato di restare a Miami e per il momento di non farsi vedere, per permettergli di risolvere le sue faccende personali sempre più complicate.

Taylor è stato accusato di aggressione aggravata con possesso di arma da fuoco, e si è consegnato dopo tre giorni in cui era ricercato alla polizia di Miami.
Gli agenti sostengono che Taylor ha puntato l’arma contro una persona non ancora identificata mentre discuteva animatamente riguardo a due veicoli che gli sarebbero stati sottratti. Secondo la polizia, il defensive back avrebbe anche dato un pugno ad un’altra persona.

Taylor, 22 enne, sarà giudicato in prima istanza il giorno 24 giugno prossimo e se le accuse mosse fossero confermate, la carriera della safety potrebbe essere in pericolo, in quanto la legislazione della Florida prevede che per questo tipo di crimine si possa essere incarcerati per un minimo di tre anni.

Il giocatore non è nuovo a comportamenti di questo tipo, essendo stato accusato e poi prosciolto per avere guidato in stato di ubriachezza nell’ottobre del 2004 dopo essere stato alla festa di compleanno del compagno Rod Gardner.