L’esercito nega di avere nascosto le vere ragioni della morte di Tillman
Nella giornata di venerdì, l’Esercito statunitense ha fatto sapere che il ritardo nella diffusione del rapporto sulla vera causa della morte di Pat Tillman, ovvero il c.d. “fuoco amico”, è stato causato da errori procedurali, non dalla volontà di nascondere la verità.
I genitori di Tillman hanno rivolto pesanti critiche all’Esercito per aver aspettato settimane prima di rilvelare loro la natura accidentale della morte di Pat.
La coppia ha anche accusato il Governo di aver mentito per coprire i fatti.
Una dichiarazione dell’ufficio relazioni col pubblico dell’Esercito, diffuso giovedì scorso, ha sostenuto che l’unità Ranger di Tillman non ha comunicato prontamente al Pentagono la natura della sua morte lo scorso 22 Aprile 2004, in quanto i responsabili della medesima unità erano in attesa della chiusura delle indagini.
“Alcuni errori procedurali hanno controbuito a creare un clima di sospetto, ma nessuno ha inteso ingannare la famiglia Tillman o la pubblica opinione circa la causa della sua morte“.
Il fatto che l’unità Ranger abbia tenuto per se le informazioni “non ha costituito una cosciente violazione del regolamento. Non di meno, è stata proceduralmente sbagliata“.
Tillman aveva lasciato la NFL dopo gli attacchi terroristici dell’11 Settembre 2001 per arruolarsi nell’Esercito con il fratello.
Dopo una missione in Iraq, entrambi erano stati inviati in Afghanistan nel 2004.
Pat è stato ucciso dai suoi stessi compagni, che l’hanno scambiato per il nemico quando si era portato in posizione per difenderli, come hanno dichiarato gli ufficiali.
Il suo funerale si è tenuto a San Jose, California, il 3 Maggio 2004.
Solo 26 giorni dopo, l’Esercito ha rivelato che la morte era stata provocata dal “fuoco amico”.