Questi sono i miei gioielli
Quello che si apre questo pomeriggio al Paul Brown Stadium, è il primo minicamp aperto al pubblico della storia dei Bengals. Questo la dice lunga sull’entusiasmo che ruota intorno alla squadra e della consapevolezza che il lungo periodo lontano dalla post-season sia destinato a terminare. In altre occasioni una iniziativa del genere sarebbe stata accolta con una certa indifferenza dal pur sempre entusiasta pubblico di Cincinnati, da 15 anni in attesa di una partita giocata in gennaio dai propri beniamini, ma la squadra di quest’anno sembra costruita per poter competere con ognuna delle rivali più accreditate, non solo all’interno della division. L’attacco è rimasto immutato: il QB Carson Palmer ha un anno di esperienza in più ed è pienamente ristabilito da un infortunio patito nel finale di stagione quando il suo rendimento stava progressivamente crescendo. A disposizione rimarranno tutti i WRs con cui Palmer ha stabilito la necessaria intesa lo scorso anno, ovvero Chad Johnson e TJ Housmandzadeh a cui si aggiungono Peter Warrick, di ritorno dall’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi da gioco lo scorso anno, e i promettenti rookies Chris Henry e Tab Perry. La batteria dei TEs è la stessa dello scorso anno, che pur non allineando il fenomeno che sposta le partite, è sempre stata sinonimo di affidabilità. La linea offensiva titolare è la stessa dell’anno scorso, l’unica insieme a quella dei Chargers che può vantare questa continuità, oltre il fatto di schierare giocatori del calibro di Willie Anderson, Levi Jones e Eric Steinbach. A RB c’è il ritorno del favorito dei tifosi, Rudi Johnson, e un Chris Perry in salute potrebbe dimostrare di non meritare l’etichetta di ‘bidone’ che molti frettolosamente gli hanno affibiato.
La difesa non sembra garantire lo stesso entusiasmo che si dimostra per l’attacco, ma con l’acquisizione via free agency del DT Bryan Robinson e dele prime due scelte al draft 2005, i LBs David Pollack e Odell Thurman dimostra perlomeno di essere nettamente migliorata rispetto a quella non irreprensibile dello scorso anno. Inoltre, potrebbe essere l’anno dell’esplosione di due talenti fino ad ora tenuti nascosti, come Robert Geathers e Matthias Askew. Il primo ha già meritato il posto da titolare a spese di Duane Clemons, mentre per il secondo l’unico freno potrebbe essere rappresentato dai frequenti infortuni. Uscito con troppo anticipo dal college lo scorso anno, una quarta scelta del 2004, al draft di quest’anno è stato valutato non avrebbe aspettato più di due turni prima di sentire nominato il suo nome . I DBs Madieu Williams e Keiwan Ratliff hanno giocato bene come rookies e niente fa pensare che possano essere da meno quest’anno.
Insomma, c’è un insolito entusiasmo a Cincinnati che verrà confermato e amplificato questo pomeriggio dai tifosi che accorreranno numerosi al Paul Brown Stadium a salutare quelli si spera potranno essere i futuri campioni della North division della AFC. E magari qualcosa di più…